Un edificio antico dalla storia complessa che prende vita oltre due secoli fa: nato come abitazione, trasformato nel tempo in un laboratorio per la produzione di zoccoli, poi destinato a negozio, ritorna con questo intervento ad essere la residenza di una giovane famiglia.
Nella fase di restauro viene messa a nudo la struttura portante, una tessitura di mattoni e solai in legno dove gli interventi e i rimaneggiamenti attuati si palesano come “sovrapposizioni di necessità”: è così che tornano alla luce alcuni passaggi, murature eterogenee di pietre e mattoni, e un'importante trave in castagno ormai deforme che sosteneva la base dell'edificio principale.
Nel corpo novecentesco due grandi vetrate si affacciano sul giardino privato. Il particolare del vetro incollato sul serramento in legno permette una perfetta complanarità tra il muro e il vetro, facendo quasi scomparire i confini in una permeabilità visiva, emotiva: dall'interno, avvicinandosi ai bordi, si ha la sensazione di essere all'aperto, “si può stare sotto la pioggia o osservare l'impeto del temporale senza bagnarsi”.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra lo studio Corde Architetti Associati e lo studio Studio Chiarot&Brosolo Associati.
Esperienza costruttiva, passione per l'architettura e attenzione per il dettaglio sono stati i temi cardine del dialogo progettuale tra queste due generazioni di professionisti.