MANIFESTO by Andrea Boschetti_Metrogramma
“vorrei che fosse uno spazio semplice ma complesso; inafferrabile per gli occhi ma riconoscibilissimo per la memoria; raffinato come le superfici ceramiche ma brutale come il cemento, insomma vorremmo progettare una finzione teatrale del tutto vera. Un luogo in cui la città non si senta estranea, anzi in cui essa si possa riconoscere come luogo comune”.
Andrea Boschetti _ presentazione del progetto.
SuperSurfaceSpace è innanzitutto una galleria espositiva mutante dedicata alla promozione culturale dell’architettura e del design contemporaneo nella città di Mosca progettata da Metrogramma per il GRUPPO IRIS (FMG, Fiandre, Iris Ceramica); Dopo la galleria SpazioFMG a Milano Tortona, il SuperSurfaceSpace di Mosca è il secondo spazio voluto dal GRUPPO IRIS dedicato oltreché ai prodotti, alla promozione del design innovativo e pensato per essere dislocato in altre metropoli internazionali in cui il gruppo modenese della ceramica è leader sul mercato. Luoghi concepiti per ospitare esposizioni, mostre, eventi, workshop ma anche, e soprattutto, spazi pensati per diventare antenne e ricettori del dibattito urbano, pertanto punti di riferimento nelle città per tutto ciò che attiene le intersezioni, tra architettura, design, nuove idee ed innovazione tecnologica.
Il concept generale del progetto commissionato dal GRUPPO IRIS è stato pensato dallo studio Metrogramma Milano che ha concepito e realizzato il primo SUPERSURFACESPACE proprio nella città di Mosca; il programma eventi 2015 per SuperSurfaceSpace Mosca, invece, è stato affidato allo studio di architettura Buromoscow che ne curerà i contenuti dal punto di vista programmatico ed artistico.
IDENTITY IMAGE
L’idea di Metrogramma per la definizione di un identity image per le nuove gallerie del GRUPPO IRIS nel mondo è basata fondamentalmente sull’idea di mostrare le capacità aziendali, quindi i prodotti esistenti e possibili, attraverso la predisposizione di spazi in grado di ospitare iniziative culturali dedicate alla ricerca ed alla sua comunicazione. Costruire spazi in paesi diversi, pensati come luoghi in stretta relazione con le città e riconoscibili nell’immagine architettonica, significa innanzitutto aver immaginato un nuovo modello di marketing commerciale ma anche e, soprattutto, aver compreso l’importanza di presentarsi in modo nuovo sul mercato.
La localizzazione degli spazi è sempre connessa a luoghi urbani strategici come distretti culturali o creativi. Sono sempre spazi facilmente accessibili e sempre adiacenti a strade pedonali urbane quasi fossero “negozi di vicinato”. Il concept architettonico rimanda ad allestimenti teatrali, luoghi della trasfigurazione spaziale per eccellenza. Colore nero, macchine sceniche, luci colorate e proiezioni, sono gli elementi principali di questi luoghi. Palchi urbani attrezzati per mettere in scena ricerca in chiave culturale ed artistica.
IL GRUPPO IRIS intende in questo modo affermarsi come holding industriale capace di dare concrete risposte alla sempre più frequente domanda d’innovazione e di customizzazione dei prodotti per l’architettura ed il design. In poche parole SuperSurfaceSpace punta ad intercettare coloro che sono interessati, oltre che al prodotto ceramico tradizionale per pavimenti e rivestimenti, anche al tema dell’evoluzione del prodotto, quindi dell’artigianato in senso evoluto. Giovani architetti, ricercatori e scuole, università in prima fila, cioè i professionisti di domani.
ARCHITECTURE
SuperSurfaceSpace Moscow, da un punto di vista architettonico, è la prima macchina scenica realizzata di questo progetto di identy image per le gallerie del GRUPPO IRIS. Localizzata a Mosca al piano strada di in un palazzetto storico nel distretto culturale di Park Kultury a qualche decina di metri dal complesso di Yandex, SuperSurfaceSpace si presenta come uno spazio rettangolare molto semplice di circa 25 metri per 8, nero, dall’aspetto piuttosto brutale che accosta dettagli raffinatissimi alla radicalità della macchina teatrale nuda e cruda. Un vero e proprio palcoscenico urbano progettato con il preciso scopo di poterne mutare configurazioni e renderlo flessibile ad infiniti utilizzi.
Lo Studio Metrogramma con questo progetto prosegue la ricerca intorno alle relazioni sussistenti tra pieno e vuoto, pesante e leggero, sospeso e posato. E’ evidente e non nascosto il tributo a personalità di riferimento sempre presenti nella sua ricerca continua quali Yona Friedman, Giò Ponti.
Tre piattaforme reticolari d’acciaio in spessore rivestite nella parte superiore con grandi superfici ceramiche (fiore all’occhiello della produzione del gruppo aziendale del GRUPPO IRIS) formano il più grande tavolo che si conosca al mondo capace di disegnare da solo sorprendenti e sempre diversi assetti dello spazio. Configurazioni che si moltiplicano riflettendosi infinitamente attraverso le superfici riflettenti dei lati corti della sala a formare un lungo spazio complesso e semplice senza fine.
Le piattaforme giustapposte l’una alle altre formano infatti una grande superficie continua di oltre 20 metri che a seconda dell’evento o della specificità espositiva può muoversi e salire fino a divenire una maestosa costellazione luminosa nello spazio. La superfice del tavolo non è regolare ma sensuale quasi fosse la “siluette” di un corpo di donna disteso le cui forme sono state plasmate dalle forze immateriali del vuoto: suoni, luci, colori, sapori.
SuperSurfaceSpace è di fatto un’ utopia in pieno stile radicale Metrogramma.