L’appartamento oggetto d’intervento rientra in una delle prime edificazioni della periferia storica bolognese sviluppatasi a seguito del Piano Regolatore del 1889.
L’alloggio di circa 115 mq presenta una distribuzione interna piuttosto articolata dovuta ad un particolare impianto planimetrico dell’intero complesso edilizio che prevede un’alternanza di vuoti e pieni, spazi edificati e cortili interni, generando interessanti movimenti di facciata e gerarchie spaziali.
Il progetto prevede una redistribuzione funzionale dell’alloggio tramite interventi concentrati che mirano a limitare lo spazio destinato alla distribuzione (un lungo corridoio ad “L”), definendo un legame funzionale tra il soggiorno e la cucina che acquisisce una maggior importanza. La demolizione di alcuni tramezzi e un’apertura nel muro di spina centrale con una cerchiatura metallica a vista dipinta di bianco, conferiscono agli ambienti proporzioni più rispondenti alle esigenze dell’abitare contemporaneo. Vista la volontà della committenza di realizzare un secondo bagno, si è scelto di creare un nuovo blocco servizi compatto occupando il lato verso il cavedio, liberando così l’affaccio più interessante che diventa fruibile dalla zona giorno/cucina. Infine una libreria a ponte in legno multistrato di betulla si sviluppa per tutta la parete che divide il soggiorno dalla zona notte a cui dà accesso.
Con alcuni interventi ben mirati vengono così ridefiniti e razionalizzati i rapporti spaziali e massimizzato l’apporto di luce naturale, senza stravolgere l’originale impianto planimetrico.