Sospesa tra il verde del vigneto e l'azzurro limpido del cielo, la Tenuta agrituristica Yala, antica dimora contadina, con rigore e cura è stata recuperata attraverso un intelligente lavoro di ripristino agricolo e di restauro.
La tenuta si estende su una superficie di sedici ettari circa caratterizzati dalla presenza di sei ettari di vigneto di Negroamaro, circondato da ulivi secolari; si erge tra i filari il bianco fabbricato dalle linee semplici ed eleganti , che offre spazi e camere per un soggiorno confortevole e rilassante a contatto con la natura e il territorio salentino. Al centro del vigneto poco distanti dal fabbricato principale, sorgono due dependances che permettono ai visitatori di vivere il proprio soggiorno immersi nella natura in piena autonomia.
Il progetto di restauro si concetra sulla ristrutturazione e l'ampliamento dei tre fabbricati rurali esistenti, caratterizzati da volte tradizionali a stella, piccole stanze adibite a deposito agricolo e stalle.
L' intervento ha previsto opere di consolidamento di notevole entità: per il fabbricato più grande si è attuato un consolidamento tramite micropali in acciaio infissi nel terreno ed in elevazione con pilastri, cordoli e soletta in cemento armato; per i fabbricati più piccoli sono stati realizzati dei setti in cemento armato contenitivi e platea di fondazione.
E' stata recuperata una porzione crollata dell'edificio centrale, le cui dimensioni e caratteristiche sono emerse grazie a sondaggi di fondazione, supportate dalla documentazione relativa alle mappe catastali. La ricostruzione è composta da due sale comunicanti voltate a stella, eseguite con la tecnica tradizionale, in armonia con il contesto architettonico e paesaggistico preesistente.
Sono stati disposti gli ampliamenti dei tre fabbricati, contemporaneamente al restauro delle preesistenze attraverso un sistema di vespaio ventilato e cappotto esterno delle murature, e il ripristino delle volte a stella a vista. La scelta della pavimentazione dell'edificio principale si è rivolta verso un pavimento battuto chiaro alla veneziana, con decori naturalistici - floreali stilizzati, soluzione aderente alla tradizione costruttiva del luogo; mentre per le depandances è stata scelta una pavimentazione in resina color terra, che uniforma tutti gli ambienti interni ed esterni.
All' interno delle sale del fabbricato grande sono stati integrati due termocamini aperti, uno in stile moderno, lineare ed elegante che contrasta ed esalta al tempo stesso la struttura delle volte a stella; l'altro in stile ampio focolare tradizionale che rende l'ambiente accogliente e familiare.
L’impostazione del progetto paesaggistico è stata improntata alla massima espressione delle valenze di multifunzionalità agro – eco – paesaggistica e di tipicità locale, nella ricerca della completa sostenibilità economica dell’azienda agricola.
La riqualificazione dell’area ha previsto un piano di valorizzazione del paesaggio rurale, tramite la cura del verde e la perfetta integrazione della piscina a sfioro nel contesto naturale.
Nel piano di valorizzazione del paesaggio agricolo si sono promossi alcuni elementi di tipicità locale in forte riduzione a causa delle dinamiche di abbandono e di marginalizzazione della campagna salentina. Tra questi elementi spiccano il vigneto, il mandorleto nella sua forma più spontanea, alberi da frutto come il melograno, il gelso e il kaki, che offrono stagionalmente i loro frutti, i cespugli di lavanda, elemento vegetale tipico della macchia mediterranea e l’orto per le funzioni di approvvigionamento interno di verdure fresche e allo stesso tempo angolo relax creativo per i proprietari e per gli ospiti della struttura. Il profilo architettonico della tenuta è caratterizzato da un disegno semplice ed elegante, in armonia con l’ essenzialità del mondo rurale salentino.
L’azienda è all’avanguardia anche dal punto di vista energetico: è stato realizzato un impianto fotovoltaico integrato su un edificio di nuova costruzione adibito a ricovero mezzi, che permette l’autonomia energetica di tutta l’azienda. E’ stato installato un impianto a pompe di calore ad alta efficienza in grado di produrre circa i 2/3 del calore generato a costo zero riducendo le emissioni di CO2 e le spese di riscaldamento annue. Inoltre grazie all’ integrazione di pannelli solari termici, sui fabbricati, è possibile produrre acqua calda sanitaria a costo zero durante il periodo estivo. Per quanto riguarda il sistema di depurazione delle acque reflue, è stato scelto il sistema della fitodepurazione che riproduce il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide.
Il progetto ha visto l’interessamento, la collaborazione e il coordinamento di diverse figure professionali, dall’ingegnere esperto in consolidamento e adeguamento sismico, ingegnere impiantista, all’architetto, all’agronomo, che hanno garantito una direzione progettuale attenta, specialistica e soprattutto coerente con il contesto in cui si operava.