Scuola di Compiano
Sotto il castello di Compiano, appena oltre il fiume Taro e vicino al campo sportivo è collocata la Scuola comunale “Luisa Calzetta”. La struttura originaria, costruita negli anni settanta con accesso da nord era organizzata su due livelli: al piano terra si svolgeva la didattica della Scuola elementare mentre al piano primo si trovavano, nel sottotetto, gli spazi della Materna.
Con l’obiettivo di integrare un Micronido alla dotazione precedente l’intervento si è preoccupato di ripensare l’organizzazione complessiva del nucleo grazie all’aggiunta di un corpo edilizio che occupa il lato ovest del giardino, prima non direttamente accessibile dall’edificio.
Il progetto ripensa integralmente l’articolazione degli spazi nel loro insieme suddividendo chiaramente ingressi e aree dedicate intorno al sistema di risalita comune, alla palestrina (8X4 metri) ed al giardino collettivo.
Il progetto diviene così, innanzitutto, un dispositivo di razionalizzazione della struttura e di collegamento diretto ed esclusivo di questi spazi condivisi, intesi come ambiti comuni da attivarsi a rotazione.
Se Micronido e Materna vengono ricavate al piano terra dell’edificio originario la Scuola elementare occupa buona parte del nuovo intervento.
Qui quattro aule sono disposte, a due a due, sul lato ovest del corridoio di ingresso (la quinta è ricavata nella testata rialzata dell’edificio esistente) affacciate sul piano verde che si distende sull’alveo del fiume fino alle montagne vicine. Un lungo taglio orizzontale consente alla luce di raggiungere in maniera uniforme le quattro file dei sedici banchi previsti e, nello stesso momento, guida lo sguardo, dall’interno all’esterno, verso la valle del Taro.
Sull’altro lato la palestrina aperta quasi completamente sul giardino occupa tutto il volume su due livelli.
Un grande lucernaio quadrato, largo come il corridoio, illumina dall’alto l’uscita dalle classi e l’ingresso alla scuola.
Appena fuori, in un area recintata dove vengono lasciate le biciclette aperte, il coperto inclinato sul fronte sud dell’edificio diviene luogo d’attesa protetto per i bambini in attesa dei genitori.
L’intervento realizzato a costi bassissimi (inferiori a 850 euro/mq per il nuovo) da una risposta essenziale ma articolata al tema dell’ampliamento delle dotazioni degli edifici pubblici con un’azione di riorganizzazione dell’esistente attraverso interventi minimi e l’inserimento di una nuova architettura che vuole semplicemente essere, al tempo stesso, interpretazione intelligente ed economica della normativa scolastica e presidio sul paesaggio come strumento costruito di relazione con il luogo, le sue prospettive e la sua luce.