‘D'in su la vetta della torre antica, Passero solitario, alla campagna Cantando vai finché non more il giorno’
Nella celeberrima poesia di Giacomo Leopardi trova voce il nesso sempre latente che lega le vicende umane alla natura, il sentimento dell’uomo si traduce nell’immagine del passerotto che si rivolge alla campagna.
In quest’opera si è tentato di dare voce a quel legame non attraverso la parola poetica, ma attraverso la forma figurante e concreta. La forma in questione è quella della “casa”: un elemento che per essenza non appartiene al mondo della natura in quanto può esser prodotto solo dalla mano dell’uomo.
Tuttavia la forma “casa” non ha destinatari umani, ma i passerotti e gli uccellini. Il mondo umano e la natura s’intrecciano e lo fanno in un modo diverso da quello che determina il nostro tempo, e dunque non una logica produttiva che non si cura più dell’ambiente e vuole solo sfruttare la natura, ma al contrario: l’uomo fornisce riparo ai passerotti.
L’uomo dà alla natura una casa.
Ma non solo la forma “casa” lega l’uomo e la natura, bensì anche la peculiare disposizione spaziale delle casette crea un ulteriore parallelo tra vita umana e vita naturale: la maggior parte delle casette per gli uccellini sono raccolte come le case di un paesino a ricordare l’importanza della comunità; l’uomo per vivere ha bisogno della comunità (l’uomo è un “animale sociale”, diceva Aristotele) così come gli uccelli volano in stormo quando migrano.
Pur tuttavia v’è un elemento residuale, una casa è lasciata separata dalle altre, la casa per il passero solitario che non è fatto per la comunità, che deve guardare il mondo da un’altra prospettiva e che deve proteggere per la sua individualità.
Nell’epoca della comunicazione globale, del villaggio globale non dobbiamo dimenticare quell’elemento residuale, non dobbiamo dimenticare l’esigenza di essere un po’ tutti quel passero solitario che si chiama fuori per un momento dalla massa e osserva la bellezza della natura che ha intorno.
L’istallazione si compone di una piastra di basamento preforata in ferro decapato [3000x1000x4 mmc] fissata al terreno a cui fissare per mezzo di viti meccaniche tondini tubolari a sezione circolare in ferro decapato [lunghezza 2600 mm diametro 8mm] che fungono da steli di supporto per le 10 case degli uccelli. Queste, in compensato [spesso 10mm], assemblate con chiodatura manuale e realizzate per mezzo di pantografo elettronico a controllo numerico, si fissano ai gambi con dischi metallici giuntati ai gambi flessibili e filiformi.