Officine del Volo
Nate dal desiderio dell’architetto Nicola Gisonda di effettuare un vero e proprio intervento di restauro di un segmento delle ex officine aeronautiche Caproni, le Officine del Volo recuperano e mantengono il fascino di una storica architettura industriale milanese dei primi del ‘900, trasformandosi in un luogo attuale e dinamico, sempre in divenire.
Il complesso è composto di tre sale, ognuna con caratteristiche architettoniche e decorative proprie (la sala Monoplano, la sala Biplano e la sala Eliche) per un totale di 1.500 mq, dotate di attrezzature tecnologiche e moderne; il risultato è un’unione sofisticata che unisce passato e presente.
La ristrutturazione non è stata però un semplice progetto di recupero architettonico, ma la rappresentazione del passaggio di testimone da una realtà produttiva storica a una attuale che si presta a molteplici usi per quelle attività che oggi hanno grande rilevanza.
Il mondo della moda, dell’arte, della pubblicità, del cinema, della creatività, oltre ad aziende e privati, trovano in questo spazio il loro luogo naturale, riconoscendogli un valore aggiunto e apprezzandolo
come progetto imprenditoriale contemporaneo, ma nel rispetto della sua storicità.
Le Officine del Volo di Milano sono anche questo: uno straordinario viaggio di sensazioni dalla città dell’industria aeronautica alla metropoli del lavoro moderno, dalla creatività e dalla fatica dei primi del Novecento alla fantasia e alla funzionalità di oggi.
Le Officine oggi sono lo spazio in cui il mondo della moda, dell’arte, della pubblicità del cinema, della creatività, trovano il loro luogo naturale. Spazio in cui inventare sfilate, spot, feste, convegni e presentazioni pienamente inserite in un contesto modernissimo ma in cui tutte le sensazioni, tutti i sapori, richiamano quelli della Milano com’era.
Le Officine del Volo un tempo erano la Fabbrica Caproni, dal 1915, un nome che evoca il fascino di una crescita industriale che ha cambiato il volto della città. Qui si costruivano aerei, in un quartiere, quello intorno a via Mecenate, dove ancora oggi le mura parlano di lavoro duro, di sogno di volare verso il futuro, di sofferenza e di successi. E proprio le sensazioni sono le fondamenta di questi spazi, fin dalla prima intuizione, quando il progettista, architetto Nicola Gisonda, passando davanti a questi luoghi, capì che la ex Fabbrica Caproni poteva passare idealmente il testimone alla Milano del lavoro di oggi.
Ovvio che la ristrutturazione non potesse essere un semplice lavoro di progettazione e muratura. Non si doveva ricostruire, ma far rinascere. Così è stato. Tutto ciò che è stato possibile recuperare è stato recuperato. I legni del parquet, delle capriate del tetto, i mattoni delle facciate, le pietre, gli intonaci dei muri e le vetrate sono state restaurati e ripuliti mediante particolari tecniche che ne hanno riportato alla luce le caratteristiche di originalità salvaguardando i segni del tempo.
Il progettista inoltre seguendo sempre il suo iniziale obiettivo “non ricostruire ma far rinascere”, ha utilizzato per la realizzazione dei nuovi elementi i tre materiali originari dell’intero fabbricato: cemento, legno e ferro. Ha disegnato inoltre elementi di design leggibili in tutto lo spazio: la grande scala esterna in ferro è quasi una passerella sospesa; la recinzione, in lamiera piegata di acciaio corten, disegna il profilo alare di un aereo investito e sospinto dal vento; l’ascensore, elemento modernissimo, è realizzato in cristallo e acciaio.
Tutto questo ha comportato un impegno che nessun altro luogo della Milano del lavoro oggi può vantare. Perché alle Officine del Volo il passato si è unito agli elementi più funzionali e più moderni. La ex Fabbrica Caproni ancora una volta nel presente e nel futuro, ma la spinta arriva da molto lontano.
Grazie a una spiccata abilità imprenditoriale e a una gestione accurata e attenta ai dettagli, Officine del Volo è oggi uno spazio iconico, riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Tra le tante attività che vi si sono svolte in particolare segnaliamo le riprese dei film Chiedimi se sono felice di Aldo, Giovanni e Giacomo e Happy Family di Gabriele Salvatores, le riprese di programmi come Masterchef e Fashion Style, spot pubblicitari tra cui Fiat e Acqua Vitasnella, eventi di Swarovski, Eni, BMW, Estee Lauder, il cinquantesimo anniversario di GQ AMERICA ed eventi moda di Jacob Cohen, Dsquared, Calvin Klein, Versace e Armani.
Cenni Storici
L’ingegnere Gianni Caproni fu uno dei più grandi pionieri dell’aviazione mondiale. Iniziò la sua attività di costruttore e sperimentatore nel 1909, nel maggio 1910 fece volare il suo primo aeroplano.
Si stabilì prima a Malpensa poi a Vizzola Ticino producendo molti tipi di aeroplani che si aggiudicarono numerosi successi e primati. Nel 1913 costruì il primo trimotore militare della storia. Nacquero a Taliedo vicino a Milano le Officine Aeronautiche. Fra tanti luoghi possibili, Caproni scelse la zona intorno a via Mecenate perché qui esisteva il campo militare ed era possibile reperire facilmente manodopera.
Dal 1915 al ’18 lo stabilimento di Taliedo produsse un ingente numero di biplani e triplani. Negli anni tra le due guerre mondiali furono prodotti numerosi tipi di aeroplani per uso civile e militare. Tra i più famosi, il “Caproncino (CA 100)” per turismo e scuole di pilotaggio, prodotto in un centinaio di esemplari. Nel 1930 fu costruito e collaudato il CA 90 enorme biplano a sei motori, all’epoca il più grande al mondo, con cui furono conquistati numerosi primati di carico trasporto e di durata.
Nel 1940 venne realizzato il Campini – Caproni, primo velivolo italiano con propulsore a reazione realizzato in Italia ed il secondo a volare al mondo. Negli anni Trenta e Quaranta le officine del Gruppo Caproni rappresentavano il più grande complesso di costruzioni aeronautiche, con circa il 25% della produzione nazionale e con il 40% delle esportazioni in vari paesi del mondo.