La ristrutturazione affidata a Officine Liquide comportava il recupero di una antica casa contadina sui colli fiorentini. L’intervento è stato seguito nella sua interezza, dal progetto alla direzione lavori, risanando l’immobile per renderlo una casa di campagna confortevole e contemporanea, curando anche gli arredi e l’illuminazione sia interna che esterna.
L’edificio oggetto dell’intervento è databile tra il XVIII e XIX secolo ed è caratterizzato da una struttura in muratura portante realizzata con pietre locali, prevalentemente arenaria. Da rudere subì una prima totale ristrutturazione negli anni ottanta, ma prima dell’intervento presentava ancora diversi problemi di umidità, appoggiando direttamente sul terreno. Anche gli impianti di scarico e di riscaldamento erano totalmente da rivedere.
Il problema dell’umidità era particolarmente evidente in cucina, dove è stato necessario intervenire con un sistema cupolex per separare il nuovo pavimento dal precedente e creare così un’intercapedine d’aria. Un’intercapedine è stata creata anche su una parete del soggiorno che era a diretto contatto con il terreno.
Molta attenzione negli interventi di recupero è stata data al confort termico dell’edificio; è stato aggiunto uno strato di isolante alla copertura che ne era sprovvista e alle pareti esposte a nord. Sugli altri lati è stato preferibile mantenere l’apporto dell’inerzia termica offerta dalle spesse murature perimetrali. Una finestra a tetto è stata aperta per illuminare con luce naturale il corridoio e il vano scale e per migliorare allo stesso tempo il ricircolo di aria per il raffrescamento naturale della casa in estate.
Per sfruttare al massimo il limitato apporto di luce offerto dalle piccole finestre tipiche dei casolari di campagna, sono state eliminate tutte le boiserie in legno messe a coprire le precedenti macchie di umidità e le pareti sono state ritinteggiate di bianco. Nella camera padronale inoltre è stato possibile riaprire una vecchia finestra che da al letto una spettacolare vista sulla vallata antistante.
Il panorama della campagna fiorentina si può contemplare anche godendosi un bagno caldo nella vasca del bagnetto adiacente alla camera oggetto, con gli altri due bagni della casa, di un restiling e una riprogettazione completi. Per creare più omogeneità di materiali tra gli ambienti, nei bagni si è optato per una finitura in ecomalta, un innovativo materiale privo di sostanze tossiche e altamente traspirante e resistente che permette di creare superfici continue con effetti molto simili all’intonaco. Il colore scelto è un grigio caldo molto chiaro, abbinato a un grigio vaio che con la sua tonalità richiama le foglie degli olivi circostanti.
Nel bagno principale si è voluto dare un tocco più caldo e naturale all’ambiente con delle finiture in rovere termocotto, usato sia per il parquet che per la mensola che ospita la capiente vasca del lavandino.
Il rovere termocotto è stato anche il materiale principale utilizzato per la riprogettazione della cucina. Qui è stato abbinato al travertino del piano da lavoro e alle piastrelle in ceramica smaltata artigianali prodotte dal vicino laboratorio Pecchioli.
Nel layout della cucina è stata prestata molta attenzione alla disposizione delle diverse zone (piano di lavoro, fornelli e lavello) per creare un flusso ottimale nel processo della preparazione dei cibi pur rispettando la presenza del grande camino preesistente e ancora utilizzabile per riscaldarsi e cucinare. La striscia di led sotto i pensili fornisce infine una omogenea illuminazione ai piani e facilita le operazioni.
Fonti di luce a led sono state utilizzate nella progettazione dell’illuminazione di tutta la casa, sia all’interno che all’esterno, per contenere i consumi di elettricità. All’esterno per l’illuminazione dei piazzali antistanti la casa i vecchi lampioni a sfera sono stati sostituiti con delle più performanti lampade direzionali che evitano l’ inquinamento luminoso e permettono di godersi gli incredibili cieli stellati che offrono le notti di luna nuova.