Architettura e ricerca.
Il tema delle grandi architetture nella città contemporanea è un tema legato ad un significato urbano, una funzione operatrice, trasformatrice della configurazione e della struttura della città. E così è anche per quel campo straordinario che è la sperimentazione, la ricerca che riunisce nel progetto questioni diverse, ossia il tipico procedere di una ricerca che pretende una sperimentazione nella teoria dell’architettura e della città. In questo senso l’architettura è chiamata ad anticipare la realtà attraverso la ricerca e la sperimentazione avendo in questo caso come sfondo la memoria e la storia del paesaggio di Mestre e Venezia.
Rapporto con l’ambiente urbano.
Le due nuove torri sono state pensate a fianco della stazione ferroviaria di Mestre in un’area attualmente di forte degrado urbano ma dalle importanti potenzialità strategiche per la vicinanza immediata a tutti i mezzi di interscambio ferroviario, tranviario e viabilistico finalizzati all’accesso a Venezia. La disposizione complessiva dei due volumi verticali è stata determinata dalle dimensioni del lotto in relazione all’asse viabilistico. Si è venuto quindi a determinare un’insula aedificatoria delle dimensioni di 200 x 36 metri nella quale le torri sono collocate tra il viale della stazione ed il sedime dei binari ferroviari. Compositivamente si possono individuare tre zone: sulla sinistra la stazione ferroviaria, al centro l’area con le due torri e sulla destra uno spazio pubblico adibito a verde, oltre al quale si accede alla nuova stazione dei tram.
Profilo estetico-formale.
Morfologicamente le due torri traggono origine dall’estrusione di una figura geometrica romboidale che da origine a due ipotesi di progetto. Nella prima una base generatrice quadrata assume progressivamente la forma di un rombo a partire dal 1° livello determinando in questo modo un restringimento alla base delle torri. Nella seconda ipotesi partendo immediatamente da una base romboidale le due torri subiscono una rotazione a partire dal 15° piano generando la sovrapposizione di due volumi ruotati. In questo modo, in entrambi i casi, le torri possono puntare la propria prua verso Venezia enfatizzata dal taglio obliquo delle sommità che ne determina la rotta.
Aspetti funzionali.
I 32 livelli dalla pianta romboidale hanno le dimensioni in asse di 50 x 21 metri ed ospitano al loro interno spazi da adibire ad uso terziario (torre A) e ricettivo (torre B) oltre ad un nucleo centrale strutturale delle dimensioni di 15 x 15 metri che permette il posizionamento dei corpi scale, degli ascensori e dei locali di servizio. Nella seconda ipotesi le torri sono dotate al 15° piano di un’area comune da adibire a ristorazione favorita dalla rotazione dei due volumi sovrapposti che generano due terrazze esterne contrapposte.
Aspetti tecnologici.
Le torri, che raggiungono un’altezza massima di 110,46 metri, sono realizzate con struttura in acciaio. I solai in lamiera piegata con soletta in calcestruzzo amato ospitano al loro interno tutti gli impianti tecnici. I prospetti, caratterizzate da un sistema avvolgente di pilastri inclinati (base 60 x 30 cm), formano una griglia strutturale esterna simile a quella dei tralicci dell’alta tensione. Questo sistema unito al nucleo centrale garantisce la necessaria stabilità alle torri. Le facciate vetrate sono dotate di un sistema di frangisole a sviluppo orizzontale che impedisce al sole di penetrare nei periodi estivi e di entrare nei periodi invernali. Questo risulta essere molto utile per un buon risparmio energetico consentendo la minore utilizzazione del condizionamento estivo ed un abbassamento dei consumi di riscaldamento nei periodi invernali. In particolare i frangisole calcolati per essere disposti ad una distanza di 100 cm l’uno dall’altro e con una profondità di 60 cm permettono sempre l’ingresso dei raggi solari nel periodo invernale che va da Ottobre a Marzo ed impediscono l’ingresso del sole nei periodi estivi compresi tra Aprile e Settembre. Particolare cura è stata posta all’uso di pannelli fotovoltaici integrati all’architettura mediante l’impiego di un sistema fotovoltaico che utilizza celle al silicio policristallino laminate nelle lastre di vetro di cui sono composti i frangisole orizzontali della facciata.