La Torre del Borgo rappresenta uno degli edifici fortificati più noti alla storiografia bergamasca, divenuta nel tempo un “raccoglitore” di significati storici, artistici e sociali. La potente ed accurata fattura delle strutture murarie medievali, l’integrità della struttura tipologica di abitazione fortificata, la posizione centrale rispetto all’abitato, conferiscono a questo manufatto il senso più completo di monumento.
Il complesso è composto da più corpi di fabbrica tra loro contigui e comunicanti: centralmente sulla piazza si dispone la Torre A, con quattro piani fuori terra, che più degli altri ha mantenuto la fisionomia originaria; sulla sinistra verso strada si dispongono la Torre B, anch’essa di quattro piani ma leggermente più bassa, e l’immobile ex Clapis, edificio su due livelli più volte trasformato, sulla destra verso est si trova il corpo C ad est, edificio costituito da soli due piani e contenente i servizi e parte dei percorsi di collegamento.
Il progetto di recupero si è occupato di diversi aspetti che condizionavano fortemente la conservazione, l’utilizzo e la valorizzazione del manufatto: i dissesti strutturali di murature e solai, la mancanza di un adeguato sistema di collegamento tra i piani e i corpi di fabbrica, la totale assenza di reti impiantistiche, il degrado e la precarietà dei paramenti lapidei interni ed esterni, la mancanza di serramenti e di adeguate finiture interne, su pavimenti e pareti. Queste problematiche hanno condiviso il medesimo carattere di necessità e la loro risoluzione è stata parte di un unico problema. L’intero lavoro si è sviluppato perseguendo una duplice finalità, da un lato individuando soluzioni ai problemi del degrado, dall’altro proponendo una rilettura architettonica, distributiva e funzionale dell’edificio. In particolare si è voluto lavorare ad una soluzione in grado di risolvere, attraverso pochi elementi coerenti con la natura dell’edificio, l’insieme di problemi di carattere distributivo, strutturale e impiantistico.
Nei suoi aspetti generali l’intervento mira a far divenire l’insieme dei corpi di fabbrica un unico complesso in grado di ospitare importanti funzioni e attività per Villa d’Adda e per il territorio circostante.
Il progetto è stato pensato per essere realizzato in due lotti funzionali d’intervento: con l’ultimazione del Lotto 1, sono oggi pienamente fruibili le quattro sale della torre centrale e gli spazi del nuovo corpo C destinato a servizi e distribuzione.
Tra le principali questioni affrontate e risolte con il lotto 1 si ricorda il delicato lavoro di consolidamento strutturale delle murature e l’inserimento del nuovo sistema di rampe e passerelle, realizzato interamente con struttura e rivestimenti in ferro, che si articola fra gli spazi della torre centrale e del nuovo corpo di fabbrica collegando i vari livelli del complesso. La nuova scala rispetta pienamente la tipologia storica delle scale a rampa unica aperte direttamente sugli ambienti. Tale soluzione non altera ne la lettura degli spazi, ne tanto meno la fruibilità degli stessi, inoltre, essendo completamente interna ai volumi il sistema di risalita non è assolutamente percepibile dall’esterno, fatto che assicura da un lato la conservazione dell’immagine storica della torre, dall’altro i rapporti di relazione, visivi e volumetrici, che l’edificio intrattiene con gli edifici circostanti.
Con il completamento del progetto di recupero la Torre del Borgo sarà in grado di accogliere la sede della Biblioteca Civica di Villa d’Adda. L’idea di una torre-biblioteca trova riscontro in molti casi realizzati, divenuti esemplari per le interessanti affinità e corrispondenze tra contenuto e contenitore, tra costruzione storica e osservazione diretta dell’ambiente circostante.