Il Carapace della Tenuta Castelbuono
Progetto per una nuova cantina vitivinicola di Arnaldo Pomodoro e Giorgio + Luca Pedrotti.
Il Carapace della Tenuta Castelbuono, nelle colline tra Bevagna e Montefalco, è una scultura in cui si vive e si lavora; è un’opera unica nel suo genere nata dalla visione di Arnaldo Pomodoro e della famiglia Lunelli di Trento e resa possibile dagli architetti Giorgio e Luca Pedrotti.
Un dardo rosso segna il luogo dove la cantina fuoriesce dal terreno in cui è incastonata, mostrando la forma ellittica della cupola in rame segnata dalle profonde “crepe” incise quasi come a firma dell’artista. L’interno maestoso, mostra l’anatomia di un essere primordiale custode dei concetti di bello e di buono di cui esso è fatto; gli arredamenti rossi come le foglie della vite di Sagrantino in ottobre, posti al centro della grande volta, invitano il visitatore a scendere all'interno delle viscere del Carapace percorrendo la suggestiva scala elicoidale fino al cuore della barricaia in cui è custodito il tesoro della produzione.
La particolarità dei materiali impiegati nella realizzazione di ogni singolo dettaglio, bilanciato tra arte, scultura ed architettura, rendono quest’opera, pur nell'originalità della forma contemporanea, antica come l’Umbria.
Nel panorama contemporaneo della cosiddetta “architettura del vino” che nell'ultimo decennio ha arricchito il paesaggio agrario di tutto il mondo con opere firmate da grandissimi progettisti, la realizzazione della cantina di vinificazione per la Tenuta Castelbuono nel Comune Umbro di Bevagna, rappresenta un’assoluta novità nel settore: grazie infatti alla trentennale amicizia che lega il Maestro Arnaldo Pomodoro alla Famiglia Lunelli proprietaria delle Cantine Ferrari a Trento, ed in particolare al Dott. Gino Lunelli, Presidente del Gruppo, nel 2003 è nata l’idea di realizzare una nuovissima opera che integrasse il mondo della scultura a quello dell’Architettura.
Affascinato dal dolce paesaggio collinare umbro e dalla grande storia del territorio, il Maestro Pomodoro ha immaginato che un grande “carapace” fuoriuscisse dal terreno, testimone arcaico e discreto di un territorio vocato al vino e dalle grandi tradizioni, tradizioni antiche come antica potrebbe essere una testuggine, depositaria di conoscenza e simbolo di fortuna e prosperità; questa presenza, integrata con le forme ed i colori del paesaggio, avrebbe dovuto però essere individuata da un segno forte, un grande dardo rosso conficcato nel terreno.
Questa in sintesi, è stata l’intuizione del grande scultore, che, coinvolto dalla Famiglia Lunelli nella progettazione della nuova cantina di vinificazione che è stata realizzata all’interno dei vigneti di proprietà della Tenuta, ha partecipato traducendo la propria Arte con il linguaggio e la dimensione tipica dell’Architettura.
Il “carapace” è costituito da una cupola a pianta ellittica di dimensione 35 x 28 metri divisa lungo l’asse maggiore da un grande costolone che ne definisce l’orientamento e da dodici grandi appoggi a terra che ne fanno intuire la struttura interna celata da una copertura in rame segnata da profonde nervature da cui si intravvede la materia che le ha generate; l’elemento “dardo” a base triangolare con altezza di 18 metri, si staglia nel morbido paesaggio umbro come elemento di forte richiamo e grande suggestione.
Lo studio degli architetti Giorgio e Luca Pedrotti, legati alla famiglia Lunelli da un lungo rapporto di amicizia e collaborazione professionale sfociato tra le varie realizzazioni nella progettazione dell’altra cantina fuori dal Trentino di proprietà della Famiglia, la Tenuta Castelbuono nel territorio Toscano di Ponsacco, ha avuto l’onore e l’onere di tradurre in scala architettonica le intuizioni del Maestro Pomodoro: l’ambiziosa idea dello Scultore infatti poneva fin da subito molteplici sfide da affrontare per far collimare il linguaggio artistico a quello architettonico.
Nell'iter progettuale, costantemente supervisionato dall'Artista attraverso disegni, modelli e modelli al vero, sono stati approfonditi ed individuati materiali e tecnologie innovative per interpretare al meglio e trasferire la forza espressiva del linguaggio in strutture architettoniche che potessero coniugare le grandi dimensioni dell’opera con la massima perfezione di forme e superfici dalla forte matericità che ne caratterizzassero linee e dettagli.
L’elemento sicuramente più complesso è rappresentato dal “carapace” che fin dalla sua genesi ha richiesto lo studio di nuove tecnologie e soluzioni sia strutturali che decorative assolutamente uniche: innanzitutto la scelta per la struttura portante dell’opera è ricaduta su di un sistema di archi a tre cerniere in travi reticolari di legno lamellare. Lo sviluppo di una tale struttura è stato possibile grazie alla scansione digitale di un modello in scala 1:20 realizzato dal Maestro Pomodoro sulla cui base sono stati adattati e conformati i dodici semi archi che costituiscono gli appoggi a terra della cupola ed il grande costolone centrale di 35 metri di diametro realizzato in tre grandi elementi incernierati tra loro: la sfida più complessa è stata quella di coniugare una struttura che fosse quanto più coerente alle forme immaginate dal Maestro, rispettando le rigide normative sismiche che garantisse ampia flessibilità alla realizzazione della particolare copertura e dell’ancor più complessa volta d’intradosso interna; il legno infatti si è dimostrato più versatile alle modifiche in corso d’opera, ha dato ottime risposte dal punto di vista sismico nel sopportare le dilatazioni differenziali dovute alla dimensione dell’opera ed alla sovrapposizione di varie tecnologie e materiali quali il fiberglass, le finiture e gli intonaci speciali su reti nervate e stirate, il manto di copertura in rame aggraffato.
- Dati di progetto
- Località Vocabolo Castellaccio, 9 Loc. Cantalupo 06031, Bevagna (PG), Umbria, Italia
- Data di realizzazione 2007-2012
- Committente Tenuta Castelbuono – Tenute Lunelli
- dati dimensionali zona produttiva interrata: 2800 mq cupola: 2500 mc superficie utile interna: 600 mq con forma ellittica (assi principali 30ml e 28 ml) Altezza massima interna: 9 ml Costolone centrale: lunghezza 35 ml Altezza esterna massima 12 ml
- Progetto Arnaldo Pomodoro con Architetti Giorgio e Luca Pedrotti "www.architettipedrotti.it"
- Realizzazione Architetti Giorgio e Luca Pedrotti con studio Arnaldo Pomodoro
- Realizzazione modelli e plastici Dialmo Ferrari, Secondo Manzi e Massimo Sassi
- Direzione lavori Architetti Giorgio e Luca Pedrotti, Trento
- Progetto illuminazione Studio Barbara Balestreri Lighting design, Milano
- Progetto paesaggistico Studio Ermanno Casasco Milano
- Progetto e direzione lavori impianti tecnici Ing. Oscar Nichelatti Unitec Group, Trento
- Calcoli statici Ing. Fausto Rossi Follonica (GR)
- Coordinamento della sicurezza Geom. Fabio Fusi Follonica (GR)
- Impresa costruttrice Giomarelli Turrita di Siena (SI)
- Legno lamellare Holz Albertani Berzo Demo (BS)
- Serramenti metallici Baesso serramenti Villanova, Camposanpiero (PD)
- Vetri curvi Viraver tecnology San Pietro Viminario (PD)
- Impianti enologici, termici e raffrescamento Sordato Soave (VR)
- Impianti elettrici Impresa elettrica Valeri Gualdo Cattaneo (PG)
- Realizzazione lastre in rame Elettroformatura Veneta Caldogno (VI)
- Pavimentazioni in porfido Consorzio porfidi Albiano (TN)
- Arredamenti cupola Falegnameria Magil Civezzano (TN)
- Rivestimenti in vetroresina Gubbio Resine GR Composites, Gubbio (PG)
- Opere in corten Coima Sinalunga (SI)
- Rifiniture interne Mcm Turrita di Siena (SI)
- Vetri curvi Viraver tecnology San Pietro Viminario (PD)
- Opere di lattoneria in rame Eurocoperture Pergine Valsugana (TN)
- Finitura dettagli in rame copertura Navi arte Origgio (VA)
- Corpi illuminanti Ares, Bernareggio (MB) Osram, Milano Viabizzuno, Bentivoglio (BO)