Nuova caffetteria e bookshop del Teatro Massimo di Palermo
Il luglio scorso ci si è presentata l'occasione di intervenire all'interno di uno dei maggiori monumenti della città, il Teatro Massimo, opera dell'architetto palermitano Giovan Battista Filippo Basile iniziata nel 1875 e e terminata dal figlio Ernesto , massimo esponente del Liberty siciliano, nel 1891.
Il nostro entusiasmo, oltre al notevole prestigio del luogo, era dovuto anche al fatto che eravamo i primi, dopo Ernesto Basile a intervenire con un nuovo progetto di architettura di interni all'interno del Teatro, perchè gli altri interventi sono stati prevalentemente di restauro.
Il progetto di cui siamo stati incaricati quindi è consisitito nell’arredo e nella riqualificazione della buvette del Teatro e della sala attigua prospiciente la Piazza Verdi, al fine di realizzare un caffè letterario aperto alla città anche al di fuori degli orari degli spettacoli e un bookshop con merchandising relativo al teatro e al mondo della musica.
Le fonti di ispirazione, oltre al teatro stesso, sono i caffè viennesi ed europei coevi al nostro che sono tuttora esistenti e sono un riferimento culturale universalmente noto; uno su tutti il Cafè Museum di Adolf Loos (1899). Ciò non per ricreare pedissequamente un ambiente storico artificioso, ma per ritrovare una suggestione, una atmosfera che riveli il suo genius loci. Per questo volevamo riproporre gli elementi tipici dei caffè di allora : rivestimento delle pareti in legno , grandi specchi , sfere in vetro opalino al soffitto, elementi in ottone. Il tutto riattualizzato e rivisto in chiave contemporanea, tramite la semplificazione delle linee e dei decori. Per il legno, la scelta è caduto sul rovere chiaro, che dà calore e luminosità al tempo stesso, ed ha una connotazione fortemente contemporanea. Gli specchi sono arricchiti dalla luce led retrostante che conferisce loro una senso di leggerezza e sospensione. I corpi illuminanti sono un esempio di design di alto profilo (Castore ,Artemide ) che si adattano perfettamente a qualsiasi tipo di ambiente e che consentono il "gioco" della disposizione a grappolo utilizzando anche i differenti diametri delle sfere.
SALA INTERNA (BUVETTE ) .
Nella sala interna di circa 300 mq, un lungo bancone bar è l’elemento che sottolinea la longitudinalità dell’ambiente. Esso è controbilanciato compositivamente da grandi specchi alloggiati nelle nicchie della parete opposta, che moltiplicano lo spazio e la luce. Qui è predisposto un banco per la consumazione in piedi con alcuni sgabelli, in modo tale da favorire la circolazione nei momenti di maggiore affluenza.
Lo spazio longitudinale di questa sala è caratterizzato da un lambris in rovere chiaro di m1,30 di altezza che corre lungo le due pareti perimetrali lunghe e dalla presenza del bancone bar lungo 11 m. Questo costituisce una presenza importante, in quanto fonte di luce esso stesso. E' composto da un piano in vetro opalino bianco con cornice in rovere, un frontale in vetro bianco opalino retroilluminato, una fascia alla base in ottone satinato e una barra poggiapiedi anch'essa in ottone. I laterali del bancone hanno degli sportelli apribili, per consentire il passaggio tecnico. Alle spalle del bancone, il lambris in rovere chiude parzialmente e ridimensiona l'arco che collega la sala alla cucina, per nascondere le attrezzature dell'office lì ricavato. In questa parte di lambris sono collocate quattro mensole luminose per esporre le bottiglie. Nella parete opposta al bancone, le nicchie esistenti sono chiuse da grandi specchi retroilluminati. Qui corre un piano di appoggio per la consumazione in piedi di circa 12,50 m e profondo 35 cm. che attraversa e taglia in due lo specchio centrale. Esso è un elemento longitudinale che fa da controcanto alla longitudinalità del bancone.
Alle facce di alcuni dei pilastri centrali verranno addossati dei ripiani di consumazione analoghi a quello lungo .
La illuminazione della sala avviene principalmente , in corrispondenza delle volte a crociera, con un "grappolo" di sfere di vetro luminose (Castore Artemide, De Lucchi), e con luci alloggiate dietro le cornici modanate in corrispondenza delle volte e dei pilastri.
Altre fonti di luce sono : il bancone bar, il ripiano consumazione che ha predisposte delle luci led al di sotto della mensola e gli specchi retroilluminati. In tal modo, è possibile avere più "scenari" di luce a seconda delle necessità del momento.
SALA QUADRATA (BOOKSHOP).
Proprio in questa sala si trovava originariamente il caffè del Teatro, come testimoniano delle fotografie d'epoca, mentre in seguito è stata per molti anni la sede della Associazione Siciliana della Stampa .
In questa sala quadrata di 100 mq, si trova il bookshop , concepito come un assemblaggio di moduli con diverse funzioni: vetrina espositiva, ripiano esposizione merchandising, modulo operativo ecc.. ,i posti a sedere e i tavoli per la consumazione.
Al fine di avere un continuo riferimento e dialogo con questo ambiente già fortemente caratterizzato, il disegno dei moduli è molto semplice, lineare, realizzati in legno laccato, con una tinta ricavata esattamente dalla parte basamentale della pittura parietale stessa.
Le stesse caratteristiche formali del bookshop si ritrovano nel mobile che ospita gli schermi touch screen.
Al centro della sala è collocata una grande pianta alloggiata in un porta vaso disegnato appositamente, anch'esso in legno laccato nella stessa tonalità dei mobili del bookshop, nel quale sono predisposte delle ruote per permetterne lo spostamento. La scelta di questo elemento è dovuta alla volontà di portare il verde all'interno della sala come elemento decorativo, e soprattutto un riferimento alla kentia come pianta da interno, molto in voga nei primi del secolo.
Inoltre, le sue dimensioni notevoli sottolineano l'impianto planimetrico centrale di questo spazio
e danno un fulcro visivo ordinatore.
L'illuminazione della sala avviene con i corpi illuminanti originali tutt'ora presenti.
ARREDI.
Nell'ottica di un progetto in totale sintonia con il contesto e di un intervento di una qualità consona ai luoghi, gli arredi sono stati disegnati ad hoc, ma sono stati realizzati soltanto i divani e i tavolini della sala buvette.
I tavoli (70 x70 cm h 70 ) e i tavolini (50 x 50 cm h 50) sono previsti con gli stessi materiali che ritroviamo nel bancone bar : struttura in rovere e piano in vetro opalino bianco. Tra i piedi e il ripiano sono posti com elementi distanziatori dei cilindretti in ottone, per sottolineare le parti che compongono il tavolino.
La famiglia delle sedute (divani,poltroncine, sgabelli) è caratterizzata da un disegno morbido, avvolgente per dare una idea di morbidezza e comfort . Sono realizzati con struttura in legno e rivestimento in tessuto rosso di una tinta derivata dai tendaggi del teatro . Dei bottoni posti nella seduta danno un effetto di un leggero capitonnè.