VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELL’AREA SITA NELLA FRAZIONE VENA DI IONADI, DENOMINATA “LAGOGORNO” .
progettazione di aree destinate a spazi urbani, servizi collettivi e commerciali, aree verdi e impianti sportivi
Il progetto per una nuova centralità a Ionadi, un vero e proprio distretto
urbano che si estende su una superficie complessiva dell’area di intervento
pari a 270.000mq, si basa sulla lettura dei caratteri morfologici
e insediativi del contesto, misurando le proprie ambizioni invece in un
contesto più ampio e strategico.
La morfologia collinare e la natura di area di transizione tra agglomerato
urbano e campagna ha dettato le scelte insediative dell’intervento.
Esse si basano su una geometria di centuriazione (75x75 metri) che
rilegge la dimensione e la tipologia urbana dei quartieri presenti nel
contesto, la loro larghezza. Inoltre la centuriazione è adattata, come
l’edilizia esistente, all’andamento naturale del terreno, disponendola su
terrazzamenti progressivi che vanno dalla quota 518 – sotto il sagrato
della Chiesa di Gesù Salvatore – alla quota 490 dove è locato il fulcro
della mobilità, per poi proseguire sul lato nord dell’area con terrazzamenti
contrapposti sui due versanti collinari da quota 500 a quota 490.
L’importanza della morfologia naturale si accompagna a quella del
sistema vegetativo. Una serie di orti e appezzamenti agricoli vengono
impiegati come legante delle diverse aree di progetto e tra queste e il
contesto. Agrumeti, ulivi e viti sono le materie prime che caratterizzano
gli interventi. Sono il cuore della centuriazione – quadre – relative al
tessuto e caratteri preminenti dei parchi inseriti – urbano e agricolo.
Il disegno dei quartieri, denominati quadre, definisce quindi una
maglia adagiata sul sistema collinare ed una griglia “aperta”, avendo
individuato tre fondamentali tipologie insediative.
Il progetto non è una lottizzazione dove il suolo è consumato individualisticamente,
ma sono insiemi organici – di spazi, di funzioni, di aggregazione ed energetici – che funzionano più come patterns che come rigida disposizione dell’edificato. Esse, infatti possono assumere
configurazioni diverse a seconda dell’uso.
Il progetto distingue due livelli configurativi: il tessuto e le emergenze.
Abbiamo già detto che il tessuto è di forma “ aperta”, di natura
flessibile. Come contrappunto vi sono invece le centralità che hanno
una maggiore definizione formale proprio perché futuri attrattori.
Veri e propri nuclei di qualità collettiva: il nuovo sagrato della Chiesa
a Sud; l’area mercatale e piazza multifunzione all’incrocio dei due
tracciati viari principali; il parcheggio ovvero gli spazi di mobilità
inteso come accumulatore energetico del distretto; infine a monte la
centralità doppia dedicata alla innovazione tecnologica, esposizione
e didattica con la proposta di una enoteca regionale e di un polo
scientificosulla sostenibilità ambientale attraverso i processi agricoli.
In tal senso il progetto si articola in tre settori principali: il settore
Sud; il settore Centro; il settore Nord.
Il Settore Sud -
Caratterizzato dalla presenza di attività a mixitè funzionali organizzate
secondo quadre insediative di dimensione 65x65metri e aventi
un nucleo centrale di orti produttivi pari a 2600mq ognuno. Il settore
presenta due centralità del Nuovo Sagrato in corrispondenza della
Chiesa di Gesù Salvatore e l’area mercatale/piazza polifunzionale
posta all’incrocio dei viali alberati.
LE QUADRE: IL TESSUTO INSEDIATIVO
L’esistenza di manufatti privati e di recinti ha suggerito il tema di una
“quadra”, una struttura flessibile agli usi ma non individuale, collettiva.
Una struttura che al suo interno cresce attorno al valore dell’agricoltura
e del risparmio energetico e cambia nella disposizione delle
corti - aperte o chiuse - e nelle esigenze del programma funzionale,
basato comunque sul concetto di mixité, imponendo una forte flessibilità
d’uso e di spazi. Esistono tre tipologie insediative di massima
che tuttavia possono presentare alterazioni, ibridazioni e adattamenti
secondo l’uso reale e le necessità logistiche dei fruitori finali, degli
abitanti.
La quadra produttiva ha nel suo complesso aree di diversa destinazione.
Attorno allo spazio produttivo agricolo e di raccolta acque
meteoriche con la torre energetica, si sviluppa una corte a carattere
misto. Vi sono spazi destinati allo stoccaggio e depositi; spazi riservati
all’amministrazione e spazi espositivi.
La quadra commerciale, con la presenza di verde agricolo (agrumeti)
sviluppa sue tipologie di spazi: uno più propriamente commerciale
ad un piano e di ampie dimensioni (open space); l’altro a dimensioni
più contenute che possono ospitare piccoli negozi o uffici.
La quadra urbana a carattrere residenziale/direzionale riserva comunque
possibilità di mixitè, e si sviluppano su un piano sopraelevato
garantendo permeabilità al piano terra, illuminazione e ventilazione
naturale con il sistema delle corti interne (pozzi energetici).
IL PARCO URBANO
Sul versante est del settore, a limite dell’area di progetto è stato inserito
un parco urbano con impianti sportivi: piscina coperta, campo da
calcio e campi da tennis con tribune, in grado di mediare il rapporto
con la futura estensione del centro abitato verso l’area di progetto. Il
parco ha una natura vegetazionale mista, cioè non solo agricola ma
con la presenza di essenze locali e caducifoglie. Il verde è così integrato
con le attività sportive inserite e con percorsi ciclo pedonali.
Il Settore Centro -
IL PARCHEGGIO COME ACCUMULATORE ENERGETICO
Il settore centrale è sostanzialmente caratterizzato dagli spazi di
mobilità, per come indicato dal bando, con la creazione di un parcheggio
seminterrato. Esso occupa una superficie di circa 6000 mq,
ospitando al suo interno le autovetture in sosta e organizzando il
tetto come terrazza a verde e luogo per eventi e concerti di grande
portata.
Accanto al doppio programma funzionale – di sosta e di terrazza urbana
- il parcheggio è inteso come collettore energetico. Esso infatti è caratterizzato da una grande pensilina fotovoltaica che accumula energia solare per l’illuminazione led e a basso consumo energetico della viabilità e degli spazi pubblici. Attorno al parcheggio si prevede un ampio specchio d’acqua per la fito-depurazione delle acque piovane e la loro raccolta attraverso la regimentazione all’interno delle quadre con le torri energetiche presenti in ognuna di essa. L’acqua raccolta e depurata in modo naturale, viene reimpiegata per l’irrigazione del parco urbano e per rifornire in caso di accumulo eccessivo le acque bianche del tessuto insediativo.
Il Settore Nord -
IL TESSUTO RICETTIVO TURISTICO, LE CENTRALITA’ TECNOLOGICA
ED ENOGASTRONOMICA; IL PARCO AGRO-DIDATTICO
Il settore nord dell’intervento è caratterizzato da un insediamento a
terrazze contrapposte. Dal lato verso la città esso si organizza con
delle quadre speciali, che pur mantenendo la dimensione di 65x65
metri è organizzato con edifici a linea a due piani attorno a delle corti
di verde agricolo (agrumeti) tra loro comunicanti.
Le quadre hanno destinazione turistico ricettiva ma considerano una
tipologia di alloggi a carattere innovativo. Infatti, oltre alle destinazioni
propriamente alberghiere esse possono essere case di abitazioni
temporanee per lavoratori agricoli, per studenti o ricercatori, oppure
occupate in maniera temporanea nel caso di fiere o eventi di grande
portata.
Sul versante posto di fronte è invece inserita una centralità a carattere
espositivo/produttivo che nella proposta si identifica come Enoteca
Regionale. L’edificio, misurandosi con un contesto propriamente
agricolo, rinuncia ad una massività evidente e si presenta come
intervento ipogeo. Una cantina, una sala degustazione e un punto
vendita delle tipicità provinciali e regionali, sul cui tetto si espande un
parco agro didattico per la sensibilizzazione educativa all’importanza
dell’agricoltura e scientifico per la ricerca che caratterizza l’intervento
a chiusura del settore. Un edificio lineare a due piani che si incastra
nel versante e trae origine dall’ulteriore estensione del parco agricolo,
mediando gli incerti bordi dell’edificato circostante.
Sostenibilità e fattibilità dell’intervento-
La sostenibilità energetica dell’intervento,
per come espresso in relazione, si esprime
come processo integrato alla progettazione.
SISTEMA RACCOLTA E RICICLO ACQUE
METEORICHE
SISTEMA TORRI ENERGETICHE
In ogni quadra del tessuto è presente una
torre energetica per il raffrescamento nel
periodo di siccità e di raccolta acque con
relativa redistribuzione per l’irrigazione dei
campi
SISTEMA ENERGIA SOLARE
L’energia solare, accumulata dalla pensilina
forovoltaica, contribuirà alla illuminazione
degli spazi pubblici e viabilità, riducendo
l’impatto ambientale e il consumo di
energia.
I corpi illuminanti a tecnologia LED e a
basso conusmo di energia saranno regolati
da sensori per l’effettivo utilizzo e necessità
nelle ore del crepuscolo e dell’alba, dove
la luce naturale può compensare quella
artificiale