“Tutti i sensi, inclusa la vista, sono estensioni del senso del tatto; i sensi sono specializzazioni del tessuto della pelle, e tutte le esperienze sensibili sono modi di toccare e, perciò, si riferiscono alla tattilità. [...] L’attuale cultura del controllo e della velocità, dell’efficienza e della razionalità, favorisce un’architettura dell’occhio col suo immaginario istantaneo e d’impatto immediato ancorché distante. L’architettura aptica, di converso, promuove lentezza e intimità, apprezzate e comprese con gradualità come immagini del corpo e della pelle.”
da Juhani Pallasmaa, Lampi di pensiero, Bologna 2011, pagg. 13-15
"Anche l’architettura ha un pensiero recondito che la sostanzia: l’intento di creare un paradiso. E’ l’unico scopo delle nostre case. […] Dietro ogni sforzo architettonico, degno di esserne simbolo, c’è la volontà di dimostrare per l’uomo il paradiso in terra."
da Alvar Aalto, Il paradiso dell’architetto, in Idee di architettura. Scritti scelti 1921-1968, Bologna, 1987, p.135
L’edificio ligneo che diventerà l’alloggio del custode, a unico livello, si imposta attorno a uno spazio centrale, rivisitazione del salone passante veneziano, affacciandosi a est, verso la villa, e a ovest. Le stanze da letto e i servizi sono collocati nelle due ali adiacenti al salone, rispettivamente a nord e a sud. Il magazzino/deposito, in c.a. a vista, è collocato nel basamento, a nord, sfruttando il dislivello esistente del terreno.
Il legno trasmette calore al corpo e all’anima. L’inconfondibile profumo emanato da un edificio in legno, che i greci antichi chiamavano ἄρωμα ξύλου, ci fa respirare a pieni polmoni per assaporarne l’essenza. L’olfatto, il tatto (da qui haptein, da ἅπτω, toccare, abbracciare), la vista, combinati insieme in una composizione esperienziale ineffabile.
Una casa in legno è una casa che respira, mantenendo la ventilazione necessaria al confort abitativo in modo completamente naturale, senza uso di isolanti derivati da materie plastiche e quindi non sufficientemente traspiranti. È calda d’inverno e fresca d’estate.
Le scatole lignee utilizzate come unica componente strutturale verticale separano lo spazio interno da quello esterno, e a loro volta fungono da divisione interna, non necessitando di corridoi e partizioni sottili. La scatola, cioè il “muro”, si apre diventando funzione e spazio (Louis Kahn).
Le scatole, formate da tronchi incrociati di abete massiccio a sezione quadrata, saranno prodotte e assemblate direttamente dal falegname nel suo stabilimento. Ciò comporta una notevole riduzione del costo di costruzione: una prima stima definisce il costo della struttura, comprese chiusure opache mobili e copertura, intorno ai 45.000 €, e il costo dell’opera finita è stimato ampiamente inferiore ai 200.000€. Il basamento in c.a. e la parte impiantistica saranno da realizzare in situ. La struttura così formata risulta completamente antisismica. Gli impianti principali saranno distribuiti sotto pavimento e all’interno della scatole, mentre per le terminazioni (es. per portare l’acqua ai rubinetti) si utilizzeranno tubature in rame a vista.