Bivacco Fanton Marmarole
progetto menzionato
1x2x3
Giacomo Magnabosco/Giovanni Magnabosco/Beatrice Scarparo/Alessandro Giordani
La composizione architettonico-formale del manufatto trova origine nel processo di mimesi con la natura; il focus della mimesi in questo caso è stato avvicinarsi alla composizione chimica della dolomia, andando a imitare le strutture cristalline che la compongono; le molteplici sfaccettature di questi cristalli incastonati nella mescola rocciosa sono state di ispirazione per lo sviluppo dell’idea progettuale: affascinanti, mutevoli nei colori e spigolose.
La declinazione di questi spunti è sfociata in una volumetria sfaccettata e traslucida che gioca con l’intorno di effetti visivi e luminosi a seconda dell’ora del giorno.
Il materiale utilizzato per il rivestimento esterno, policarbonato preformato rivestito all’interno di aerogel, permette di notte alla luce artificiale di trasparire all’esterno indicando la posizione del bivacco e di giorno permettono alla luce naturale di filtrare all’interno della struttura; inoltre possiede ottime capacità meccaniche.
L’inclinazione offerta dalla sezione di queste calotte è ideale peraltro per l’installazione di pannelli fotovoltaici monocristallini, oltre che per la facilità di aggancio offerta dall’intelaiatura che le ancora alla struttura; l’orientamento di questi viene poi ottimizzato tramite la corretta esposizione del bivacco.
Per rendere il volume più visibile anche in caso di nebbia o tormenta, la struttura portante in legno è colorata con colori sgargianti come gli infissi di chiusura del sistema di rivestimento e il basamento in acciaio, sverniciato di color arancio. La struttura portante, realizzata in legno di sezione 10x10 è dimensionata per resistere alle specifiche richieste, irrobustita da un sistema di controventi molto fitto; questa struttura, collaborando con il sistema di rivestimento e l’arredo interno aumenta la sua robustezza man mano che il manufatto viene terminato e giuntato con il resto degli elementi modulari.
La proposta progettuale presentata mira nel suo complesso ad offrire un sistema costruttivo efficace, oltre che un progetto completo. La composizione spaziale e realizzativa del manufatto è formulata in modo da permettere l’inserimento e l’installazione in modo semplice e veloce.
Il concept si sviluppa in un’ottica modulare di progetto, che consente lo sviluppo funzionale in modo libero e adattabile alle esigenze. Peculiarità di questa idea è la possibilità di realizzare il bivacco in più trance che permettono tuttavia di utilizzare gli spazi anche se non ancora configurati come da progetto.
Il bivacco è stato concepito in tre sezioni principali, completamente identiche, sia nella struttura portante sia nelle componenti di rivestimento esterno. Il fissaggio in quota dei singoli moduli, avverrà tramite appoggio e bullonatura alle corrispettive teste di pilastri in c.a. gettati in opera; una volta innestati i moduli potranno essere saldati l’un l’altro tramite apposita bullonatura. Questo passaggio, completamente reversibile, va ad espletare le necessità di rimozione per manutenzione richieste senza danneggiare il modulo soggetto a riparazione, i moduli limitrofi e le basi di appoggio.
Le uniche variabili che differenziano l’interno della cella strutturale sono i complementi d’arredo nelle due principali configurazioni: zona notte e zona giorno.
Gli spazi adibiti a deposito definiti dal bando, trovano collocazione nel mobilio principale e in spazi ricavati sotto al pavimento della zona notte, impostato ad una quota più alta rispetto alla zona giorno, garantendo oltretutto una differenziazione igienica dei differenti ambienti. La zona notte è attrezzata con dei tendaggi che ne garantiscono l’oscuramento quando richiesto.
L’orientamento scelto per il bivacco è stato determinato per evitare eccessivo irraggiamento dei paramenti verticali e per favorire l’orientamento dei paramenti di chiusura dotati di fotovoltaico . In questo modo, ogni singolo modulo e maggiormente il bivacco in oggetto può garantirsi un’autosufficienza energetica tale da alimentare la dotazione elettrica ed elettronica del bivacco (punto luce interno, webcam, strumentazione meteo).
Le sezioni principali saranno assemblate per intero a valle, compreso il sistema di chiusura e rivestimento, trasportati senza l’uso di trasporti eccezionali alla piazzola di volo e poi elitrasportate in sito.
La realizzazione di queste sezioni è stata concepita di modo tale da rendere il manufatto semplice nel montaggio e smontaggio in modo da garantire il grado di sostenibilità attraverso la riduzione degli sprechi, la facilità nel ricambio delle componenti, il riuso, la dismissione e il riciclaggio una volta terminato il ciclo di vita.
L’aggancio del modulo è garantito dal sistema di chiusura inferiore della cella costruttiva, realizzato in acciaio ancorato a secco alla struttura in legno e inferiormente al pilone di aggancio realizzato in sito.
La giunzione delle celle costruttive avviene anch’essa a secco e senza collanti chimici o idraulici; i moduli infatti vengono “uniti” tramite bullonatura diretta.
La tenuta all’acqua è garantita da una doppia membrana tra i due montanti in alluminio che caratterizzano i bordi dei moduli.
La soluzione d’angolo viene risolta tramite la sezione stessa dei profili in alluminio con l’aggiunta di un profilo ulteriore che va a coprire il gap mancante, isolando la struttura da dispersioni e infiltrazioni d’acqua.
Pertanto il sistema di fissaggio dei pannelli alla struttura si limita ad essere composta da sole due tipologie di profilo di alluminio.
Anche per la struttura in legno è stato utilizzato lo stesso criterio: due sole lunghezze , tre con i controventi, con uguale sezione.
I moduli così progettati offrono robustezza al bivacco, perché espleti al meglio la sua funzione, una facile manutenzione e riparazione e una grande versatilità d’uso.