L’ampliamento della sede della Banca di Credito Cooperativo di Caraglio, prevede l’edificazione di in nuovo fabbricato.
Attualmente la sede è ospitata nell’adiacente “Palazzo del Fucile”. Un palazzo storico per Caraglio, edificato all’incirca nel 1700 con aggiunta di varie costruzioni accessorie succedutesi dal 1800 al 1930 circa. Recentemente il Palazzo è stato totalmente ristrutturato per poterlo adibire a sede della Banca di Credito Cooperativo locale e restituirlo alla città.
La stretta manica storica dell’edificio e la sua limitata superficie interna ha fatto sorgere l’esigenza di ampliare la sede con l’edificazione di un nuovo fabbricato da collegare funzionalmente al “Palazzo del Fucile”.
Il progetto prevede una nuova costruzione che sarà posta perpendicolarmente al palazzo storico.
Il collegamento tra vecchio e nuovo edificio è previsto solo a piano terra, ai piani superiori il nuovo fabbricato si arretra dal prospetto del palazzo del Fucile. Un passaggio di circa 2,50 m interamente vetrato (anche a soffitto) unisce i due fabbricati.
Il nuovo edificio si estenderà su quattro piani fuori terra ed un piano interrato.
I piani fuori terra saranno totalmente destinati ad uffici commerciali ed il piano interrato sarà interamente destinato a parcheggio.
L’area di pertinenza sarà parte destinata a piazza pubblica (porzione sopra i parcheggi pubblici) e parte ad area di parcheggio di pertinenza dell’edificio (cortile retrostante).
La forma volumetrica dell’edificio è stata dettata dalla necessità di interferire visivamente il meno possibile con la facciata dello storico “Palazzo del Fucile”. Infatti il particolare taglio inclinato della facciata a ponente permette la visione dell’intera facciata del palazzo al pubblico in transito da Via Gioberti verso Via Roma.
Questa nuova sagoma, risulta assai meno imponente di quella prevista dal precedente progetto edilizio.
E’ stato inevitabile sacrificare parte della cubatura disponibile a fronte di un minor impatto sull’ambiente urbano circostante e una miglior fruizione degli spazi lavorativi.
Il nuovo volume con un taglio moderno, semplice e volutamente in contrasto con il palazzo storico, contribuisce a mettere in risalto le singole peculiarità di ciascun edificio, senza prevaricazioni reciproche.
L’edificio, molto vetrato sull’antistante piazza pubblica, viene movimentato sul prospetto da un nastro scuro, che partendo dal terreno, in prossimità del palazzo storico, sale e va a formare dei movimenti sulla facciata, diventando all’occorrenza cornicione e frangisole, mascherando l’imponenza dei quattro piani fuoriterra.
Questo nastro, a sezione triangolare irregolare, è previsto in alucobond antracite, e porterà anche degli elementi frangisole verticali, che si snoderanno tra piano e piano, e saranno realizzati con un estruso di vetroresina rivestito da un impiallacciatura in legno appositamente trattata per restistere nelò tempo all'esterno.
La copertura è prevista piana, atta ad ospitare dei pannelli solari e fotovoltaici, invisibili dall’ambiente circostante, in quanto nascosti dal nastro-veletta.
Per l’interno, verranno usati materiali il più possibile naturali, con una grande presenza di elementi in legno in colorazione naturale.
L’edificio oltre all’aspetto formale ed estetico conterrà anche numerosi accorgimenti destinati ad incentivare il risparmio energetico. Oltre ai già citati pannelli solari e fotovoltaici sulla copertura, particolare attenzione verrà posta allo studio di interventi sulle vetrate, che potranno diventare veri e propri elementi tecnologici attivi.
Saranno infatti utilizzate vetrate basso-emissive e schermate per l’irraggiamento solare estivo.
Saranno altresì valutate eventuali possibilità di utilizzare sistemi solari passivi, qualora risulti energeticamente conveniente.
Particolare cura verrà riservata ai sistemi di illuminazione interni ed esterni. Entrambi saranno eseguiti con fonti luminose a risparmio energetico, quella scenografica esterna , realizzata con corpi illuminanti con sistemi a led, valorizzerà i due edifici e la piazza pubblica nelle ore notturne.
L’antistante piazza, è stata pensata come “salotto urbano” fruibile dalla popolazione, con aree verdi, sedute e ampie aiuole ospitanti essenze decorative ornamentali.
Le pavimentazioni esterne di uso pubblico, onde garantire una buona durata, saranno eseguite in pietra color naturale (luserna in lastre o cubetti), con opportuna finitura superficiale antisdrucciolo.
Questo spazio pubblico previsto molto aperto, prevederà diversi collegamenti pedonali agli edifici e ai sottostanti parcheggi pubblici e privati.
Un’attenzione particolare sarà prestata per il recupero e mantenimento dell’attuale portale di accesso in pietra, proveniente dall’abbattimento del Forte di Demonte nell’anno 1744. Oltre ad essere recuperato integralmente il manufatto con gli adiacenti due spezzoni di recinzione in muratura, verrà restituita al portale la sua funzione storica di ingresso, diventando il nuovo accesso all’intera struttura.
Dal portale, un vialetto porterà alla vasta hall vetrata che collegherà funzionalmente il palazzo del Fucile con il nuovo edificio. Le trasparenze giocano un ruolo fondamentale del progetto, permettendo ai fruitori dell’edificio, di godere di ampie visuali sul centro di Caraglio e sull’adiacente palazzo storico.
Questo effetto sarà maggiormente apprezzabile ai piani superiori dove finestre, balconate e terrazzamenti si affacceranno sull’ambiente circostante.
Il piano interrato destinato a parcheggio di uso pubblico conterrà 42 posti auto, mentre altri 10 posti auto saranno dislocati in superficie lungo via Gioberti, per un numero complessivo di 52 posti auto.
I parcheggi privati previsti a disposizione del personale della banca, saranno 40 al piano interrato e 16 al piano terra nel cortile retrostante l’edificio.
Questi ultimi, in particolar modo, con il trasferimento della filiale cittadina dall’attuale Via Roma al piano terreno del nuovo edificio, contribuirà in modo drastico a liberare posti auto per la popolazione.