Villa di Travignoli
Progetto realizzato da Fontego Architettura, di cui Francesco Busi è fondatore.
L'equilibrio tra il vecchio e il nuovo è alla base del restauro architettonico. La mano dell'architetto deve essere imparziale ed equilibrata tanto nell'aggiungere quanto nel togliere e nel lasciare. Intervenire su una villa nella campagna toscana è complesso sotto numerosi punti di vista e comporta particolare attenzione e rispetto da parte di chi progetta. L'architettura contemporanea si accosta alla tradizione e il risultato deve risultare armonioso.
La Villa di Travignoli è immersa nel cuore del Chianti Rufina, in Toscana, a pochi chilometri ad est di Firenze. Siamo in un ex convento risalente al XV secolo circondato da una campagna ricca di vigneti e la villa stessa ha delle antichissime cantine utilizzate ancora oggi. L'edificio principale ha una forma a "U" e questo progetto riguarda la parte centrale, non toccando i due bracci laterali. Proprio questa porzione è stata aggiunta intorno al XVII secolo unendo due corpi paralleli. Siamo infatti sul sentiero di una delle antiche vie che dal capoluogo toscano portava in Casentino, attraverso il passo della Consuma: secoli fa al posto di questa porzione di edificio c'era una strada e i viandanti si fermavano al convento per un riposo.
Restaurare nel Chianti non significa soltanto rispettare il contesto storico e culturale del luogo. In questa situazione si deve tenere conto anche della tradizione che però è sempre più spesso accostata all'innovazione e alla modernizzazione tanto nel campo agricolo quanto in quello architettonico.
L'intervento alla Villa di Travignoli - carica di storia e parte di un'azienda vinicola - è stato pensato per integrarsi naturalmente nel contesto nel cui è stato effettuato, ma apporta anche nuove soluzioni formali, nell'intento di avvicinare la villa ad uno standard progettuale elevato.
Il risultato è un insieme di materiali legati a questa zona della toscana, inseriti in forme e concetti di un'architettura contemporanea.
Rispetto e innovazione, appunto.
Nello specifico il progetto è stato attuato in seguito ad una divisione della villa tra i proprietari. Sono state quindi necessarie delle scale per unire piani precedentemente indipendenti, dei nuovi bagni ed una completa ri-distribuzione delle funzioni principali dell'abitazione.