Concorso di progettazione nuova sede IPES a Bolzano
Concept urbanistico: L’inserimento del nuovo edificio dell’IPES nel tessuto urbano di Bolzano, e nel quartiere in particolare, è stato visto come un’occasione per riqualificare e dare un carattere agli spazi pubblici circostanti. Il nuovo corpo di fabbrica ricongiunge in maniera elegante e innovativa la topografia esistente, “snodandosi” lungo via Milano e creando un moderno spazio urbano in corrispondenza dell’ingresso al nuovo edificio.
Il chiosco dei giornali si distingue per la sua nuova funzionalità potenziata e diventa il fulcro della nuova piazza, l’elemento centrale che collega in diagonale l’edificio con piazza Matteotti.
Il nuovo corpo di fabbrica ricuce la geometria della strada sul fronte est, mentre sul fronte ovest si piega in corrispondenza degli edifici esistenti, garantendo un ampio spazio fruibile anche sul fronte secondario.
Sono stati previsti 50 posti auto interrati, raggiungibili tramite l’esistente rampa di ingresso sul fronte est. In superficie sono stati predisposti 16 posti per le auto, 20 per le moto e 70 per le biciclette. La viabilità carrabile si concilia con i percorsi pedonali previsti. Deve essere garantita una continua fruizione del pedone tra la piazza Matteotti, l’ingresso alla sede IPES e tutti gli spazi pubblici contigui alla nuova costruzione, limitando le barriere architettoniche.
Funzionalità architettonica: Il nuovo edificio è aperto e trasparente; si snoda attorno ad un atrio interno visibile dall’esterno e crea una sorta di identità collettiva per tutti coloro che vi lavoreranno o che vi si recheranno.
È un atrio a tutta altezza che agevola la comunicazione verticale e orizzontale tra i diversi dipartimenti. Diventa il centro delle dinamiche che si instaurano tra i vari piani e agevola l’orientamento e la comprensione degli spazi. Consente inoltre incontri tra i dipendenti nelle aree distributive, sui ponti di collegamento tra un braccio e l’altro e negli ambienti di servizio quali cucine, lounge e zone di riposo.
L’impianto stesso dell’edificio favorisce la flessibilità in quanto i servizi, comprese le sale riunioni, sono raggruppati insieme alle scale, lasciando lunghi spazi flessibili e intercambiabili adatti ad essere utilizzati quali ambienti di lavoro. I percorsi sono tutti rivolti verso l’atrio, garantendo così a tutti gli uffici un’apertura verso l’esterno.
Al piano terra le funzioni proposte, come il foyer, il complesso dell’auditorium, l’area bambini, i servizi con sportelli, lo spazio polifunzionale e il bar, permettono un’apertura e una trasparenza con la città, facendo dell’IPES un elemento di riferimento nel tessuto urbano.
Le soluzioni funzionali presentate sono solo una delle innumerevoli possibilità di arredo.
Qualità architettonica: La composizione dei volumi e dei tetti permette all’edificio di inserirsi con eleganza nel tessuto urbano e, giocando con le differenti pendenze delle falde, propone innovativi temi architettonici.
La composizione delle facciate si sviluppa ritmicamente seguendo l’orientamento dell’edificio tramite la ripetizione di un modulo standard dell’infisso che permette aperture più grandi sul fronte nord.
L’atrio, climaticamente protetto all’interno del corpo dell’edificio, crea uno spazio verticale interessante su cui si affacciano, ad ogni piano, piccoli punti di incontro e colloquio, tutti colpiti da luce zenitale.
Il materiale scelto per il rivestimento esterno sottolinea nella sua precisione la sfaccettatura e purezza dei volumi, giocando sul rapporto tra pieni e vuoti nelle aperture, dove anche il pannello di schermatura verso via Milano è eseguito in pietra. L’ardesia brasiliana è un materiale nobile e duraturo, anche se non costoso, e valorizza l’IPES nel suo insieme facendolo diventare un nuovo punto di riferimento per la città.