Polo Museale del Porto di Trieste
All’interno del Porto Vecchio di Trieste l’Autorità Portuale ha avviato la costituzione del polo museale del porto stesso con il recupero di due edifici del tutto singolari ubicati nella zona nord verso Barcola e dedicati in origine alla produzione di energia per tutto il comparto: la Centrale Idrodinamica e la Sottostazione Elettrica.
La Centrale Idrodinamica, edificio costruito verso il 1890, viene recuperata nel 2012; composta da tre corpi di fabbrica principali presenta una superficie di circa 2.000 m² così suddivisa: parte Nord, originariamente sottostazione elettrica di riconversione ed ora destinata a sala conferenze, parte Sud, simmetrica alla precedente, dove si trovano le officine e la grande sala delle motopompe verticali, ambienti restaurati e musealizzati senza sostanziali modifiche, e parte centrale di circa 900 m² che originariamente ospitava le caldaie, di cui è conservata una porzione originale in muratura, divisa in tre ambienti di incerta destinazione.
L’intervento di allestimento si concentra nella zona centrale dell’edificio appena descritta, riqualificandone con decisione la vocazione tramite un dispositivo realizzato con telai metallici e tamponamenti in lamiere di ferro verniciate che, recuperando la spazialità originale della batteria delle caldaie, rimette a sistema i tre ambienti e definisce nuovi spazi ospitando nello spessore delle sue pareti un complesso di vetrine espositive che contribuiscono alla realizzazione di un nuovo ed articolato percorso espositivo.
La Sottostazione Elettrica, edificio costruito, per sopperire alle carenze di spazio della adiacente Centrale Idrodinamica, verso il 1913 da Giorgio Zaninovich, allievo di Otto Wagner, viene recuperata nel 2014 ed è costituita da due corpi di fabbrica principali conformati ad L. Il primo ospitava la sala interruttori e la sala delle sbarre collettrici a 27.000 V, mentre il secondo corpo, che fronteggia la Centrale Idrodinamica, ospitava una sala a doppia altezza con i due diversi quadri in bassa e media tensione, ancor oggi perfettamente conservati. All’interno del polo museale del porto questo edificio viene destinato ad ospitare al livello interrato l’archivio storico dell’Autorità Portuale, e dunque l’intervento di allestimento si occupa dell’organizzazione di sale di studio e di consultazione del materiale archivistico e della definizione del nuovo ingresso concentrandosi sul primo corpo di fabbrica, che si sviluppa longitudinalmente verso N-E. Un arredo permanente in legno di rovere disegnato su misura, riproponendo alcune regole spaziali in stretta interazione con il partito architettonico dell'edificio e l'originaria serialità dei macchinari ivi ospitati, riqualifica con decisione gli spazi, in una stretta interazione con le nuove installazioni tipografiche e segnaletiche.