L’intervento riguarda un complesso edificato di proprietà dell’Università degli Studi di Torino denominato “Palazzo Nuovo” in Via S. Ottavio a Torino. Il Complesso, edificato a partire dalla fine degli anni ’60 e terminato nel 1970, è sede di cinque diverse Facoltà umanistiche dell’Università di Torino ed occupa un intero isolato nelle immediate vicinanze della Mole Antonelliana. E’ delimitato da Via S. Ottavio a ovest (ingresso principale), Corso San Maurizio a nord, via Roero di Cortanza ad est e via Verdi a sud.
L’intervento su Palazzo Nuovo si inserisce nell’ambito delle Opere Strategiche dell’Ateneo e della Città di Torino in considerazione sia della forte visibilità del complesso e sia dal punto di vista dei contenuti tecnologici. Le opere progettate costituiscono una porzione degli interventi previsti per realizzare un completo aggiornamento della sede universitaria nel campo della sicurezza e dell’adeguamento alle diverse normative vigenti sul risparmio energetico.
Il progetto di riqualificazione energetica di Palazzo Nuovo coniuga tra loro interventi tradizionali ad interventi dalle particolari valenze tecnologiche al fine di raggiungere la conformità del complesso universitario alle diverse normative relative al risparmio energetico.
Gli interventi previsti dal progetto sono estesi a tutte le facciate ed a tutti i livelli dei diversi Corpi del complesso emergenti. Sono escluse le sole parti rivestite in pietra che verranno totalmente conservate.
Sostanzialmente il progetto prevede la completa sostituzione della “pelle” di ciascun elemento in cui si articola la volumetria del complesso con particolare attenzione al Corpo A, l’edificio principale e di maggiori dimensioni che emerge dal tessuto edilizio circostante.
In questo caso la semplice sostituzione del rivestimento dei fronti con una facciata in vetro a “cellule” è stata integrata con un sistema intelligente che, a partire dall’energia elettrica prodotta da un insieme di pannelli fotovoltaici installati sul fronte sud dell’edificio, consente di azionare automaticamente un complesso di frangisole a lamelle metalliche orizzontali che proteggono uniformemente le superfici di facciata esposte al sole incidente dal lato est, alla mattina, e dal lato ovest, nel pomeriggio.
In pratica si realizza un sistema integrato che può essere sinteticamente espresso con lo slogan: “Il sole ci protegge dal sole”. Infatti, a partire dalla produzione di energia elettrica realizzata con i pannelli solari e quindi dal sole, si produce l’energia necessaria al movimento dei frangisole a lamelle che, regolati da un sensore, si muovono in senso verticale e ruotano su sé stessi per garantire la massima protezione della facciata dal sole stesso evitandone un eccessivo surriscaldamento e proteggendo le attività didattiche dalla luce radente.
E’ questo il principale elemento caratterizzante l’intervento e che consente di ottenere sensibili risparmi energetici che a loro volta si traducono in risparmi di tipo ambientale, minor produzione di CO2, e successivamente anche di tipo economico.