Loft a Bologna
Una vecchia officina meccanica in centro a Bologna ritorna ad essere spazio vivo della città aggiungendo altresì alte prestazioni di risparmio energetico. Ampi volumi ripensati per divenire oggi una nuova abitazione privata, uno splendido esempio di recupero intelligente di fabbricati industriali dismessi. Lo spazio tipico dell' officina si presentava come un grande volume voltato, affiancato da un corpo più basso nel quale è stato ricavato un cortile interno a cielo aperto rivestito il legno. E’ stato così possibile aprire al piano terra le due enormi porte-finestre che hanno conferito aria e luce a tutta la parte bassa dello spazio.
Per i serramenti di questo loft i giovani architetti Sara Bergami e Luca Bertacchi hanno deciso di utilizzare un originale sistema che discende dallo storico profilo ferrofinestra, mantenendo la naturale finitura grezza dell’acciaio: i profili sono infatti stati semplicemente sottoposti ad una verniciatura trasparente opaca. I ridottissimi ingombri dei telai ricreano lo stile di un tempo e garantiscono massima luminosità agli ambienti, assicurando al contempo eccezionali prestazioni in termini di sicurezza e isolamento termico.
L’esposizione dell’immobile fa sì che, durante l’inverno, dalle bucature di questa parete esposta a sud la luce entri ad illuminare il soggiorno open space, caratterizzato da una lunga cucina nera in cemento e da un grande tavolo da sarta in legno di fine ‘800. Nei mesi più freddi, quindi, il sole entra nel cuore dell’edificio e scalda l’ambiente, sia dal punto di vista visivo sia termico. Il disegno che gli architetti hanno voluto replicare negli infissi, la divisione tipica delle finestre degli ambienti artigianali, si staglia sul pavimento in cemento industriale creando disegni e ombre che decorano il suolo. In estate, invece, il sole alto non entra all’interno del volume, cosicché gli ambienti restano freschi perché ben isolati dall’intervento di cappotto esterno a cui è stato sottoposto il fabbricato.
Oltre alla grande zona giorno, per altro caratterizzata dalla ex buca del meccanico ora trasformata in gavone contenitivo e coperta da pannelli di legno rovere massello disegnati a regola d'arte, al piano terra si trovano anche un locale tecnico, un bagno lavanderia, uno studio che si affaccia sul cortile privato e una zona relax più raccolta perché, come la cucina e a differenza del resto dell’ambiente che si caratterizza per il suo doppio volume, che trova spazio al di sotto di una parte del piano superiore.
L’immobile infatti si articola anche in un piano soppalco diviso in due zone differenti, una chiusa e riservata, l’altra aperta verso il piano terra ma già predisposta per essere modificata nel principio della massima flessibilità. Le due zone sono unite da una passerella, a cui si accede dalla scala immediatamente a ridosso dell’ingresso dal lato nord. Questo lato è caratterizzato da un grande portone così come prima dell’intervento di ristrutturazione ma modificato e tamponato con lamiere piegate a croce diagonale, anch’esso disegno tipico degli ambienti industriali e per questo riproposto dai progettisti come dettaglio in diversi infissi.
Una volta saliti al piano superiore, un'ampia passerella disimpegna uno spazio aperto relax dalla parte più riservata del loft dove ritirarsi per la notte, caratterizzata da un ambiente voltato dove l’elemento bagno, più basso rispetto alla volta, funge da divisorio tra le due camere da letto rese ancora più intime da pennellature in legno che scavalcano il volume del bagno. In particolare la stanza matrimoniale si apre verso la zona giorno al piano terra con un’enorme vetrata fissa che si chiude alla vista grazie ad un pannello scorrevole movimentato da un sistema di carrucole, come fosse una scenografia teatrale. Questa scelta è stata fortemente voluta per non perdere il punto di vista più bello di tutto lo spazio e anche per dare respiro alla stanza padronale che domina l’ambiente sottostante.
Anche al piano alto le finestre sono grandi e luminose e caratterizzate da sistemi di apertura con cariglione e maniglie a T, motivo ricorrente di tutti gli infissi e grande lavoro di personalizzazione da parte dell’azienda realizzatrice su disegno degli architetti.
Il pavimento del piano soppalco è interamente rivestito in legno con un formato di assi di rovere massello realizzate su misura, molto strette e lunghe, che disegnano a terra linee dritte e ben definite.