Gdansk Shakespearean Theatre
Nominated at the Mies van der Rohe Award 2015,
Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana 2015
Menzione d'onore - Nuovi Edifici
Two fundamental assumptions converge in the project: first, historical nature; the second, political-cultural nature.
A-Historically: the Baltic city had already known at the beginning of the seventeenth century the wooden building of the Elizabethan Theatre. After about four centuries builds the new theatre on the same place, but in an urban and landscape context completely different, restarting from their archaeological traces found of that far away presence.
B- Politically: in 2004 Poland enters in the European Union. The same year of the international competition for the design of the new Elizabethan Theatre. As if the new theatre had to represent on the stage of Gdansk of the reversal of the political horizon.
The theatre building is divided formally and functionally into three main parts:
- the walkway around the outer edges,
- the theatre itself,
- the administrative area.
1 The edges
The outer edges are public passageways leading around the whole complex. This new pedestrian urban platform lies six metres above the entrance level. The height offers a new viewpoint of the historic and modern city with its contrasts and compositional counterpoints. Functionally, the edges ensure escape ways from the theatre, and pedestrian links with all the levels of the complex, including that of the basement at five metres below level ground.
2 The Theatre
A - Outside
On the outside, the theatre’s silhouette is characterised by three general aspects: volumes, masonry ribs, and an openable roof.
From the volume’s profile two very distinct parts emerge. The first belongs to the Elizabethan theatre, and sets the high of the building to 12.00m. The second belongs to the 18.00m high scenic tower. Technical, systems related and symbolic requirements make it the highest panoramic point. When the theatre roof is open, the view from the tower includes the interior of the theatre.
Masonry ribs in the outer walls characterise the volumes of the theatre and scenic tower. On the outside, they indicate the rhythm of the modular indoor structure. They are needed to absorb the pressure that the open “wings” of the roof exert on the walls below in order to contrast the force of northerly winds.
Openable roof. It comes from typological and symbolic needs. With its wings opened straight up, the edges reach a height of 24 metres, concluding the vertical progression of levels (6, 12, 18, 24m). In plan, the whole assumes the figure of a diapason with the main axis oriented east-west. The scenic tower transversely divides the theatre area from the administrative one. Its central position restricts the pathways of the outer pedestrian edges. Situated within the perimeter of the diapason (3.6 metres thick) are all the horizontal and vertical walkways. This figuratively autonomous part is set back from the outer edges precisely in order to express the spatial hierarchy between the different formal systems.
B- Inside
In contrast to the gravity and compactness of the outer walls, the interiors of the building are in light wood of two types, one for the Elizabethan theatre, and one for the suspended volume above the foyer. For the former, the typological module of 2.8 x 2.8 x 2.8 metres is taken from the one found during archaeological excavations of the site. In plan, there are six modules on the two long sides and five on the one short side, making a C-shaped figure. All in all, there are 51 modules for about 600 spectators. Wooden columns (25 x 25 centimetres) contain an internal steel structure and are positioned in accordance with the modular pattern of the galleries. The Elizabethan and Italian stages are fully mechanised to meet the theatre’s varying configuration needs. The stage movement technology is located in the base below the floor slab. The stages are mobile, almost in response to the wings of the roof. In the foyer volume, a suspended box offsets the external masses. A large double height room overlooks the different types of voids that distinguish and envelop the entry spaces, from the museum area in the basement to the galleries of the theatre itself. When the wings open, the sun rays can extend until the basement.
3 Administrative area
It contains all secondary activities of the theatre. Offices, surveillance, restaurant, dressing rooms, etc. A two floors volume, with a roof terrace at the same level with the outer edges from which it is possible to access the square roof open to the entire city. Another unexpected place for representations. The third "stage".
The fourth "stage": the one that looks to the sky of Gdansk, the sky of Shakespeare, the inner sky of each of us.
Nel nuovo teatro Shakesperiano di Danzica convergono due presupposti fondamentali: il primo, di natura storica; il secondo, di natura politico-culturale.
A- Storicamente: la città baltica aveva già conosciuto all'inizio del secolo XVII l'edificio in legno del teatro elisabettiano. Dopo circa quattro secoli costruisce il nuovo teatro sullo stesso luogo, ma in un contesto urbano e paesaggistico completamente diverso, ripartendo proprio dalle tracce archeologiche rinvenute di quella lontana presenza.
B- Politicamente: nel 2004 la Polonia esce dall'Unione Sovietica ed entra ufficialmente nell'Unione Europea. Lo stesso anno del concorso internazionale per la progettazione del nuovo Teatro Elisabettiano. Come se il nuovo teatro dovesse rappresentare sul palcoscenico di Danzica il capovolgimento dell'orizzonte politico.
L'edificio del teatro si articola formalmente e funzionalmente in tre parti principali. 1- Il sistema dei bordi; 2- II teatro vero e proprio; 3- L'area amministrativa.
1- Il sistema dei bordi dedicato ai percorsi pubblici cintura l'intero impianto teatrale alzando il nuovo orizzonte urbano-pedonale a + m. 6,00 dal piano stradale. Sul piano verticale offre un nuovo punto di vista sulla città storica e moderna, mettendole a confronto in una tensione compositiva. Funzionalmente i bordi assicurano le vie di uscita per la sicurezza della sala teatrale e i collegamenti pedonali con tutti i livelli del complesso, compreso il basamento interrato a quota - m. 4,00.
2- Il teatro.
A- Esterno
La sua sagoma si caratterizza per tre aspetti generali: volumi; nervature murarie; tetto apribile.
Il volume. Dal suo profilo emergono due parti molto distinte. La prima, relativa alla sala teatrale elisabettiana, imposta il livello dell'edificio a + m. 12,00. La seconda, fa riferimento alla torre scenica per il teatro all'italiana, a + m. 18,00. Per necessità tecniche e impiantistiche (e simboliche) diventa il punto panoramico più alto, dal quale si può osservare, con il tetto aperto, anche la cavea interna del teatro.
Le nervature murarie. Caratterizzano esclusivamente i volumi del teatro. Mostrano all'esterno il ritmo della struttura modulare interna. La loro necessità dipende invece dalle forze che le "ali" del tetto, quando sono nella loro posizione eretta, scaricano sulle murature sottostanti dovendo contrastare la pressione dei venti boreali.
Il tetto apribile. Nasce per una esigenza tipologica e simbolica. Con le ali aperte raggiunge il livello + m. 24,00. In questo modo si conclude la progressione verticale dei livelli (6, 12, 18, 24).
In pianta, il tutto assume la figura di un diapason con l'asse maggiore orientato est-ovest. La torre scenica sbarra invece trasversalmente l'ambito teatrale da quello amministrativo, mentre allo stesso tempo vincola con la sua posizione baricentrica il sistema dei bordi pedonali esterni. All'intero del perimetro del diapason (spessore di m. 3,60) sono collocati tutti i camminamentì orizzontali e verticali della sala teatrale. Questa parte, figurativamente autonoma, è separata dai bordi esterni proprio per esprimere le tensioni spaziali che si generano tra le diverse gerarchie dei sistemi formali.
B- Interno.
In opposizione alla gravità e alla compattezza dell'involucro murario, gli interni sono in legno chiaro, secondo due tipologie. La platea del teatro elisabettiano, e il volume sospeso sopra il foyer.
Nel primo caso si riprende il modulo tipologico di m. 2,80x2,80x2x2,80 emerso dagli scavi archeologici nel sito. In pianta: 6 moduli sui due lati lunghi, 5 su quello frontale. Una figura a "C". Complessivamente 51 moduli per circa 600 spettatori. Le colonne lignee da cm 25x25, (rivestono una struttura interna in acciaio) definiscono il pattern modulare della cavea. I palcoscenici elisabettiano e italiano sono invece completamente meccanizzati per rispondere alle diverse configurazioni e necessità teatrali. La tecnologia delle movimentazioni è localizzata nel basamento sotto il solaio del pavimento. I palcoscenici sono "mobili". Quasi una risonanza con le "ali" del tetto.
Nel volume del foyer, invece, si ricava un volume sospeso, per controbilanciare le masse esterne. Una grande stanza a doppia altezza si affaccia sui diversi vuoti che distinguono e avvolgono gli spazi degli ingressi, dall'area museale posta nell'interrato, dalla cavea del teatro stesso. Quando le ali si aprono, i raggi del sole possono giungere fino nel basamento.
3- L'area amministrativa.
Accoglie tutte le attività di supporto al teatro. Uffici, sorveglianza, ristorante, camerini, sala prove, ecc. Un volume a due piani, con tetto a terrazza allo stesso livello con bordi esterni dai quali si accede alla piazza pensile aperta a tutta la città. Un altro luogo inatteso per rappresentazioni. Il terzo "palcoscenico".
Il quarto "palcoscenico": quello rivolto al cielo di Danzica, al cielo di Shakespeare, al cielo interiore di ognuno di noi.
Superficie costruita totale/Built area or Total floor area: 4000 mq
Costo/Cost: 100.000.000 zl (25.000.000 euro)
Fase di progetto (mese e anno di inizio – mese e anno di fine)/Design phase (beginning and ending month, year):
Concorso internazionale 2005
Progetto esecutivo Dicembre 2008- Giugno 2010
Fase di costruzione (mese e anno di inizio – mese e anno di fine)/Construction phase (beginning and ending month, year):
Marzo 2011 – Settembre 2014
Materiali/Materials
Mattoni scuri – basalto – legno – pietra d’istria – rame (rivestimento tetto)