CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE CENTRALI DENOMINATE PIAZZA IV NOVEMBRE E PIAZZA VENEZIA. TAGLIO DI PO
1° Premio
Un nuovo ambiente urbano.
E’ un progetto che parte dal principio di ricreare una piazza unica e unitaria, assumendola come risorsa e
valore per ridare forma ed immagine al centro della città di Taglio di Po.
Un progetto urbano che si fonda sul riconoscimento che gli spazi aperti sono luoghi di sosta e di incontro, di riconciliazione, luoghi in cui si fa comunità, in cui il verde e la memoria sono un patrimonio di identità ma anche di gioia e di piacere.
Ai fini di realizzare una proposta progettuale che rispondesse sia ai requisiti tecnici che a quelli sociali in modo coerente ed omogeneo, è stata svolta una prima fase di analisi dell’area interessata consistente in: sopralluoghi in fasce orarie diverse; sondaggio ai residenti (e non residenti) frequentatori della piazza e agli
esercenti luogo il suo perimetro; esame della viabilità; visione di foto storiche.
L’immagine emersa dall’elaborazione e dalla sovrapposizione di tali studi è quella di uno spazio tripartito.
L’antica identità di piazza - intesa come spazio unico, ampio e rappresentativo del centro urbano, è mutata negli anni in uno spazio disegnato dalle automobili, in cui piazza Venezia appare come una piazza nella piazza; il municipio ha perso il suo spazio rappresentativo antistante; Piazza IV novembre è un piazzale per le auto; e il sagrato della chiesa è isolato rispetto alle altre funzioni pubbliche.
Tenendo presente il fatto che oggi è sempre più difficile rinunciare all’utilizzo dell’automobile, e quindi
sarebbe inopportuno pensare ad uno spazio completamente pedonale, si è ricercata una soluzione che potesse ripristinare l’identità antica della piazza coniugandola alle esigenze di mobilità e accessibilità odierne.
Viene quindi proposta una nuova viabilità che garantisce l’accesso e l’attraversamento della piazza solamente in alcuni punti, su modello dei “woonerf” olandesi: uno spazio condiviso da auto e pedoni dove
questi ultimi hanno la supremazia. L’attuale sedime stradale che lambisce l’area dei giardini (lato “circolo
ACLI”) e il suo marciapiede vengono ricostruiti in un’unica pavimentazione portandola a livello dei giardini
in modo da allargare l’estensione della piazza fino a ridosso degli edifici; la pavimentazione garantisce la
continuità. La strada fa ora parte del “sistema piazza”. La velocità di transito è di 20 km/h.
Traffico lento significa città vivaci:
“Se la velocità di movimento è ridotta da 60 a 6 chilometri orari, il numero delle persone presenti sulla strada sembrerà aumentare di dieci volte, perchè ciascun individuo resterà in un dato campo visivo per un periodo di tempo dieci volte più lungo. Quando tutta la circolazione è lenta c’è più vita nelle strade e nelle piazze, al contrario di quanto si verifica nelle città fatte per le automobili, dove il traffico veloce riduce automaticamente il grado di attività.”
da “Vita in città, spazio urbano e relazioni sociali” di Jan Gehl.
Al fine di percepire la piazza come uno spazio unitario gli elementi esistenti vengono integrati tramite la nuova pavimentazione (sempre in acciottolato di porfido stessa colorazione) e l’annullamento del dislivelli mantenendo comunque le caratteristiche che li contraddistinguono tra loro.
In definitiva gli elementi caratterizzanti la piazza sono:
- l’area antistante la chiesa
- i giardini
- l’area antistante il municipio
il parcheggio
Illuminazione: è previsto il mantenimento dell’illuminazione esistente con l’implementazione di paletti bassi illuminanti i percorsi principali e faretti orientabili per l’illuminazione dal basso delle chiome dei pini con lo scopo di enfatizzare l’effetto scenografico della piazza-giardino.
vegetazione: tutte le alberature esistenti vengono mantenute, fatto salvo i piccoli arbusti nell’area dei giardini. La vegetazione aggiunta (siepi basse davanti al municipio e siepi di rampicanti nei giardini) consiste in specie adatte all’utilizzo urbano dunque a bassa manutenzione e con un’alta rusticità per resistere a condizioni di stress.
pavimentazione: i materiali inerti sono per la maggior parte drenanti (acciottolato di porfido e Biostrasse) in modo da aumentare l’infiltrazione in falda dell’acqua piovana e diminuire il rischio di allagamenti, ora frequenti in tutta l’area in esame.
arredo urbano: come richiesto dagli utenti intervistati, oltre all’utilizzo di panchine più comode e nuovi
cestini, è stata prevista la dotazione di fontanelle d’acqua potabile. Nelle aree ospitanti il mercato sono stati
preventivati dei totem per allacciamento alla rete idrica ed elettrica.