Aladino è un tappeto volante, un luogo di sogno, di gioco, di spettacolo, che trasforma in principe ciascun fruitore. E’ un’installazione che in un unico maxxi oggetto vuole condensare una complessità di programmi, caratterizzandosi allo stesso tempo come suolo, copertura, landmark. Elementi base costituenti la trama del tappeto sono dei palloni ad elio e ad aria fredda, di diversa sezione ed altezza. Posizionati secondo una maglia regolare, nel loro insieme costituiscono una topografia dal profilo variabile che in punti tocca a terra, creando luoghi di relax e gioco, in altri si stacca dal suolo divenendo schermo ombreggiante. Solo alcune eccezioni: alcuni pixel di Aladino diventano notevoli, perché scappano alla maglia e invadano la piazza, o si alzano più di tutti e diventano landmark visibili da lontano, o perché più piccoli di tutti sono occasione di gioco e sosta. Il tappeto sfiora il suolo lasciandolo per lo più integro. Nei punti in cui Aladino si stacca da terra e diventa ombra, sfruttando la struttura topografica della piazza, vengono inserite alcune strisce d’acqua che moltiplicano e ne riflettono a terra la trama. Questi ambiti di sosta e relax vengono completati dai piccoli pixel sparsi che, singoli o a gruppi, si offrono come morbide sedute. Una di queste strisce, non più d’acqua ma ancora in materiale riflettente, posizionata alla stessa quota dell’ultimo gradone struttura assieme a quest’ultimo lo spazio per il palco: prospiciente la piazza del Maxxi, slittato rispetto la proiezione del tappeto, trasforma l’intera installazione in fondale scenico. Il resto dello spazio è gioco e movimento: un invito a perdersi nella trama del tappeto. Di notte ciascun pallone diventa luce. La modularità della trama consente di creare differenti configurazioni, in base al programma delle serate. Accesi tutti i pixel Aladino diventa un’intera superficie luminosa che può tingersi di colori differenti, divenendo fondale scenico della piazza del Maxxi o essa stessa evento e occasione di intrattenimento e spettacolo. Accendendo solo alcuni dei suoi punti, si configura invece come presenza discreta che illumina puntualmente le calde serate estive.