Nuovo Stadio del Ghiaccio di Brunico
Lo stadio del Ghiaccio come icona civica: lo stadio-Piazza
"Nel gran cerchio de l'alpi, su 'I granito
Squallido e scialbo, su' ghiacciai candenti,
Regna sereno intenso ed infinito
Nel suo grande silenzio il mezzodí.
Pini ed abeti senza aura di venti
Si drizzano nel sol che gli penètra,
Sola garrisce in picciol suon di cetra
L'acqua che tenue tra i sassi fluí."
Giosuè Carducci
La magia evocativa di questi versi sottende un approccio irrinunciabile al paesaggio montano,ormai ampiamente codificato da tutte le arti figurative, nel quale si verifica una perfetta corrispondenza tra paesaggio naturale, paesaggio antropico e caratteristiche culturali delle popolazioni insediate.
Non si può sottacere il forte significato comunitario che assumono nella tradizione delle culture montane alcuni edifici emblematici ,che nel passato corrispondevano, tanto nei monasteri e nelle chiese, quanto nel castello o nel forte , luoghi riconosciuti da una intera comunità dispersa nelle valli circostanti.
Questo accorrere di soggetti distanti in un luogo reso, dalla sua stessa funzione, emblema identitario per l'intera comunità ,come è noto, ha avuto cause e motivazioni variabili: da quelle militari a quelle religiose a quelle commerciali, se vi si includono fiere e mercati.
Recentemente lo sport, in quanto attività che alimenta la passione e la partecipazione collettiva, si è fortemente proposto come occasione di identità comunitaria. Richiamata da questo si radunano, con modalità non dissimili da quelle dell'antichità, soggetti provenienti da aree anche distanti, costituendo così una nuovo “piazza” , un inedito “mercato”, un nuovo “castello”. Per aderire a questa immagine di luogo di adunanze in occasione di particolari eventi il progetto “imita” una piazza collocata su una piastra in posizione elevata raggiungibile da rampe e scale: simbolici pendii del paesaggio alpino
In una specifica trasposizione delle forme, tipiche del paesaggio alpino, resa in una chiave astratta, metafisica, minimalista, sono anche riconoscibili altri tipici elementi della cultura della montagna: la piazza , nella fattispecie, il “plateau”, si identifica anche con le aie, luoghi sopraelevati esposti ai venti anch'esse luogo simbolico di lavoro e di abbondanza dove venivano trebbiati i grani e raccolte le erbe dei campi.
Anche la copertura che sovrasta e incombe, resa in diretto rapporto percettivo con il “plateau” tradisce un elemento iconico dell'architettura rurale, per la quale non può che privilegiarsi- nella nota ambivalenza e contrapposizione inaugurata da Frank Lloyd Wright essere un edificio luogo “sotto un tetto piuttosto che tra mura”.
Il tetto è infatti il simbolo massimo dell'artificio, dell'ingegnoso lavoro, della famiglia che i boschi costituiscono con l'uomo, donandogli il materiale grezzo da organizzare in mirabile struttura.
Si è voluto quindi, in estrema sintesi, rappresentare, scevri da ogni tentazione mimetica, tre “materiali concettuali” che si traducono in specifiche citazioni paesaggistiche tratte dai luoghi del progetto: il “plateau”; la rampa quale ripido versante montano percorsi da uomini che ascendono; il grande tetto ( coinvolto in una riduzione metonimica) e caratterizzato da un materiale, il rame, tipico della tradizione e dotato di una patina parzialmente lucida in cui il paesaggio circostante si rifletterà, così per come descritto nei versi di Carducci, sereno, intenso, infinito.
I motivi del progetto
La scala della città e la bassa densità del suo intorno definiscono un contesto architettonico e paesaggistico di elevata qualità, in cui artificio e natura in perfetta armonia appaiono come il risultato di un reciproco “patto di non belligeranza”.
In questa logica, l'area assegnata per la futura costruzione del nuovo Palaghiaccio non rappresenta una eccezione.
Situata al limite del consolidato urbano e prossima ad edifici pubblici è lambita da campi coltivati e boschi centenari che si perdono sullo sfondo delle montagne che circondano la valle. Questo luogo, e le sue peculiari condizioni funzionali e paesaggistiche domandano adesso una rinnovata identità fisica caratterizzata da una nuova icona architettonica tale da rappresentare Brunico e la sua importante tradizione sportiva.
La strategia di progetto prevede un unico edificio integrato nel suo contesto naturale e cosciente della sua ubicazione al margine della città.
Volumentricamente l'edificio è scomponibile in due elementi: il plateau che si configura come una grande piazza e che contine i campi da ghiaccio eil grande tetto che vuole determinarsi come un ogetto astratto, galleggiante sopra il plateau che copre il campo e le tribune principali dell'arena
Questa suddivisione dei volumi esplicita formalmente la volontà di porre, per ragioni di praticità funzionale, le due piste alla medesima quota ribassata (m.-4,20), dando massimo risalto alla pista principale e nascondendo, sotto la piazza, quella da allenamento.
La pista di allenamento, così per come previsto dal bando sarà pertanto coperta e del tutto indipendente da quella dell'arena sia dal punto di vista degli accessi che da quello impiantistico. La particolare configurazione prevista dal progetto, che prevede di utilizzare la copertura della pista di allenamento come piazza di accesso all'arena, ha inoltre reso possibile valutare anche l'ipotesi di chiuderne il perimetro con ampie poste lungo i versanti est e ovest. In assenza delle superfici vetrate la sicurezza e l'inviolabilità della pistà sarà garantita da un sistema di gelosie metalliche che consentono l'ingresso della luce naturale. La scelta di considerare la copertura come parte integrante del volume di progetto consente inoltre una considerevole economia di scala.
Sistema di accessibilità e parcheggi
Come si evince dalla planimetria generale, si prevede di posizionare l'edificio al centro dell'area di progetto sfalsando leggermente la piattaforma rispetto all'asse della strada di accesso che conduce dalla Via San Lorenzo al sedime di intervento.
Una grande rampa inclinata connette il piano di campagna con la quota della piazza (+3,60) dalla quale è previsto l'accesso degli utenti premium, sponsor, stampa. La piazza è collegata inoltre da due scalinate poste a nord e a ovest de
Dalla piazza saranno inoltre accessibili le attività commerciali a cui, è stata data grande visibilità così per come raccomandato dal bando di concorso.
La piazza è pensata come un luogo in cui celebrare l'accesso dei tifosi al palaghiaccio e che nelle belle stagioni potrà ospitare eventi di entertainment connessi allo sport. Dalla Piazza attraverso i grandi lucernari sarà possibile vedere la pista da allenamento sottostante.
La dotazione dei parcheggi richiesta è stata distribuita perimetralmente all'edificio saturando la richiesta del bando. Il parcheggio dei pullman è collocato nella porzione più prossima alla strada di accesso al lotto per facilitare l'accesso delle squadre.
Dalla quota della piazza di accesso. Come meglio esplicitato in seguito, è stato reso possibile il collegamento con la Via del Bosco. Nel versante meridionale dell'edifcio una rampa connette il plateau con la quota 0,00.
Organizzazione funzionale e distributiva dei vari livelli
Pianta a quota 3.60
Questo è il livello della grande piazza cui si accede tramite la rampa posta sul lato nord ovest e tramite due grandi scale poste a nord est e sud ovest. La Pavimentazione della piazza così come tutto il plateau è in cemento armato additivato con resina, al fine di conferire al materiale un aspetto omogeneo. La Piazza è messa in contatto visivo con il sottostante campo di allenamento, tramite una serie di lucernari quadrati. La piazza offrirà ai suoi visitatori un punto di vista privilegiato per amminare il paesaggio circostante e darà la possibilità di accedere all'arena e ai negozi. Sul fronte Est tramite un percorso protetto dallo sbalzo della copertura avviene il collegamento pedonale con la Via Villa del bosco.
Dalla Piazza avranno accesso gli abbonati. Gli utenti premium e gli ospiti degli sponsor, le cui postazioni si trovano sempre al livello 3.60, potranno entrare sia dalla piazza che tramite scala interna o ascensore tramite gli accessi 2 e 4 posti a quota 0,00.
Al livello 3,60, l'arena ospita, come si può evincere dalla planimetria, a nord le attività commerciali, cui è stato dato il massimo risalto e, protetta da un filtro vetrato,la zona premium che ospita un doppio livello per ampliare l'offerta di spazi. A Est trovano spazio gli stand per gli sponsor suddivisi come richiesto e a ovest la zona destinata alla stampa. Sui quattro lati questo livello è servito da 4 ascensori provenienti dalla quota 0 e da due scale interne. Il fronte Sud è libero per lasciare spazio alla vista, attraverso la grande vetrata del bosco. Sono inoltre stati previsti gli altri locali richiesti quali area fumatori, servizi ifgienici, spogliatoi e depositi.
Un grande nastro vetrato, in cui sono serigrafati il nome e il logo della squadra di casa avvolge il perimetro dell'arena assicurando l'illuminazione naturale e il continuo confronto percettivo con il paesaggio circostante.
Pianta a quota 0.00
A questo livello è stata organizzata lungo i due lati lunghi dell'edificio la zona destinata ai parcheggi delle auto e, nella porzione più a N. dei pullman. A questo livello è quello con il maggio grado di complessità dei flussi de in cui si esplicita lo schema dei percorsi verticali che regolamenta i flussi interni di tutto l'edificio. Sono stati previsti sei accessi tre sul lato ovest e tre sul lato est tra loro speculari e che in planimetria sono stati numerati in senso orario. Gli accessi 1 e 6 che si aprono rispettivamente sui fronti est e ovest sono quelli deputati all'accesso dei tifosi. In particolar modo l'accesso 1 per i tifosi di casa non abbonati e l'accesso 6 per l'accesso dei tifosi della squadra ospite. Per ciascun accesso è stata prevista una biglietteria apposita. Gli accessi 2, 3,4 e 5 corrispondono ai sistemi di connessione verticale e sono tutti dotati di un vano scala e di un ascensore che conducono tutti al piano superiore posto a quota 3,60. Gli ascensori degli accessi 2 e 5 scendono fino al piano -4,20.
L'accesso 2 è quello deputato all'accesso dei giocatori che potranno scendere al piano -4,20 per accedere agli spogliatoi e ai campi di gioco. L'accesso 3 è quello deputato a dare accesso alle tribune per gli sponsor; l'accesso 4 è deputato a dare accesso indipendente alla stampa, i cui slot sono collocati in corrispondenza a quota 3,60; l'accesso 5 è quello per gli utenti premium. Gli accessi 3;4;5 e 6 hanno in corrispondenza posti auto riservati alle diverse tipologie di utenza.
Al suo interno la distribuzione del livello 0.00 è caratterizzata dalla presenza in posizione baricentrica tra il campo allenamenti e quello di gara della grande caffetteria, dotata di tutti gli spazi di servizio richiesti. A questo piano trova anche posto il kids lounge e perimetralmente alla sagoma del campo di gara tutti gli uffici, i servizi igienici e i depositi richiesti dal bando. In corrispondenza dell'accesso 6 è stata prevista l'isola per il noleggio dei pattini a cui è contigua la scala di accesso al piano di accesso alle piste poste a quote -4,20.
A sud lungo il fronte corto dell'edificio sono stati posizionati due chioschi che si affacciano sulla pista e da cui sarà apprezzabile, attraverso la grande vetrata, il bosco della adiacente collina.
Pianta a quota -4,20
Questo è il livello a cui sono state impostate le due piste e a cui si accede attraverso le scale degli ingressi 2;3;4;5. Il piano è inoltre raggiungibile come già osservato attraverso la grande scala posta in prossimità dell'accesso 6. In questo piano trovano spazio tutti gli spogliatoi degli atleti e degli arbitri suddivisi secondo le prescrizioni del bando. È inoltre presente la sala fitness, illuminata da un sistema di lucernari la cui posizione è prossima al campo allenamenti per ovvie ragioni di praticità funzionale. Una rampa esterna consente a mezzi di servizio di accedere per la manutenzione dei macchinari e degli impianti la cui collocazione è posta in posizione baricentrica. La porzione sud è occupata dagli impianti di ventilazione in un locale dotato delle opportune aperture verso l'esterno.
La pista di allenamento è illuminata da luce naturale proveniente sia dalle ampie aperture poste sui fornti est e ovest che zenitalmente dai lucernari di sezione tronco conica posti in corrispondneza della piazza superiore.
Scelte relative alla sostenibilità ambientale ed energetica, scelte materiche
Il territorio di Brunico ricade, secondo la classificazione della vigente normativa, nella zona climatica F. L’efficienza energetica nel progetto in questione è stata raggiunta tramite la successione di scelte di controllo del microclima e riduzione dei carichi interni, scelte di controllo termico passivo de infine, l’utilizzo di sistemi attivi.
La complessità tipologica e strutturale dell’edificio destinato ha reso necessario l’utilizzo di strategie passive per il conseguimento dell’efficienza energetica in modo da rendere minimo l’uso di impianti per il raggiungimento dei livelli di comfort visivo e termo-acustico previsti dalle norme CONI. Lo studio effettuato sugli elementi dell’involucro del Palaghiaccio, è risultato di primaria importanza: gli elementi di opachi di chiusura verticale del plateau in calcestruzzo consentiranno di avere isolamento e sfasamento dell’onda termica; la grande superficie trasparente che perimetra gli spalti della pista principale è protetta a nord-est da un portico che conduce al percorso pedonale in direzione del bosco. Sugli altri versanti la superficie vetrata verrà protetta da un sistema di frangisole che limiterà l'ingresso dei raggi solari ai fini del miglioramento del comfort visivo.
Sulla copertura del campo centrale, rivestita di lamelle di rame, si prevede l'istallazione di pannelli solari ibridi integrati, in grado di produrre energia elettrica e al contempo acqua calda per usi santiari.
Ulteriore scelta progettuale volta al contenimento dei consumi di energia primaria è l’inserimento all’interno del solaio di copertura del plateau di camini solari capaci di illuminare la superficie di gioco del campo di allenamento con luce naturale. Tale soluzione già adoperata nei più moderni impianti sportivi al coperto, consentirà durante l’arco di un anno il risparmio del 70% di energia elettrica per l’illuminazione. L’integrazione del fabbisogno di illuminamento avverrà tramite lampade a LED.
Le scelte progettuali si sono orientate verso la massima sobrietà nel numero e nella qualità dei materiali previsti dal progetto che si limitano ad essere il rame per la copertura del campo principale, e il cemento armato a facciavista per il plateau e dal vetro.
Il materiale prescelto per il rivestimento della copertura è ricaduta su lastre di una lega metallica di rame e alluminio posato in lastre regolari di forma quadrata. Questa scelta è stata intrapresa non unicamente in ragione dell'effetto estetico ma sulla base delle eccellenti proprietà di riciclabilità, durabilità e economicità garantite dal materiale nonchè per via di un richiamo all'utilizzo tradizionale nelle coperture degli edifici delle zone montane. La superficie lucente dorata della copertura, che intende riproporre il giallo dei colori sociali della HC Val Pusteria, con il tempo si ammorbidisce nella tonalità diventando opaca piuttosto rapidamente dopo l’installazione, generando cosi una colorazione dalle tonalità calde e dalle caratteristiche uniche.
Il cemento a faccia vista, considerato concettualmente come una pietra artificiale, è stato prescelto in ragione della sua economicità e delle proprietà di isolamento garantita dall'utilizzo di un sistema a cassetta con interposto isolante.