Museo Ettore Fico. Torino, Italy
Il nuovo Museo Ettore Fico si colloca all'interno dell'ex complesso industriale INCET di via Cigna, nella zona nord della città.
ll MEF occupa complessivamente 2000 mq, di cui 1100 espositivi ed è composto da una serie di spazi e volumi interconnessi tra di loro in modo organico, sviluppati attorno un percorso espositivo su più livelli. Un fabbricato secondario ospita l'area ristorazione al piano terreno e gli uffici della Fondazione al piano primo.
L'edificio si apre alla città su Via Cigna con una facciata in metallo. Un monolite nero di grandi dimensioni, metafora della "lavagna" da riempire e richiamo concettuale alle scenografie teatrali. Lo strumento ideale per una reinvenzione comunicativa ed estetica in continuo mutamento, attraverso il possibile susseguirsi di installazioni artistiche a completamento dello spazio.
L'atrio di ingresso è uno spazio dinamico che consente di recepire nell'immediato la fluidità dei percorsi verso le diverse funzioni. Esso è studiato per consentire al visitatore l'accesso diretto al percorso espositivo, al bookshop e al bistrot. L'aspetto compositivo di questo spazio è caratterizzato da cemento armato facciavista contrapposto a solidi puri di colore bianco. "Beton brut" come richiamo alla forza espressiva delle strutture e memoria dell'architettura industriale del passato.
Il bar - bistrot, collocato alla sinistra dell'ingresso all'interno di un corpo di fabbrica secondario, possiede un doppio accesso: diretto dalla strada e dalla hall del museo. Una realtà autonoma in contatto con il museo attraverso un grande varco di collegamento ed un taglio vetrato che condivide le visuali dei due spazi.
Il concept store (book-shop), posizionato alla destra dell'ingresso, si sviluppa su due livelli con altezze variabili. L'accesso può avvenire dalla hall di ingresso al piano terra e dal fondo del percorso espositivo al piano primo. Arredi bassi, trasparenze e balconate garantisco continuità visiva da tutte le prospettive.
Il percorso espositivo, concepito in maniera circolare all'interno dell'intero edificio principale, si sviluppa su tre livelli attraverso un crescendo di luce e prospettive. Ha inizio dall'ingresso, spazio con altezza ridotta (2,70m) illuminato con luce artificiale indiretta. Prosegue al piano terreno con un largo corridoio di 5 metri di altezza sul quale affacciano sale espositive, uno spazio didattica, sala polifunzionale (meeting room) e locali di supporto. Il piano terreno termina con uno spazio suggestivo a tutt'altezza (17 mt circa), illuminato dall'alto da luce naturale. Qui una scala con andamento armonico lungo le pareti perimetrali, oltre a fungere da connettivo verticale, concede opportunità di affaccio sul vuoto sottostante, dove potenzialmente sarà possibile collocare una macro installazione visibile da tutti i lati.
Il piano primo offre uno spazio espositivo flessibile, valorizzato da vetrate su tutto il perimetro e caratterizzato da grandi altezze. La luce naturale crea un'atmosfera surreale, amplifica le proporzioni del volume e ritaglia visuali metafisiche.
Il percorso espositivo termina con un'ampia zona relax in diretto contatto con una terrazza sulla città. Un'ampia vetrata strutturale garantisce continuità fattiva e visiva tra interno ed esterno.
L'itinerario verso l'uscita, a completamento del percorso circolare, discende verso il piano mezzanino ed il piano terreno occupati dal book shop.
Ettore Fico nasce a Piatto Biellese il 21 settembre 1917.
Dopo i primi studi di pittura
con il maestro Luigi Serralunga, parte per la Seconda guerra mondiale e dal 1943 al 1946 è prigioniero in Algeria.
Nel corso della sua lunga
carriera artistica partecipa a numerose esposizioni collettive nazionali e internazionali tra
cui la Quadriennale d’arte di Roma (edizioni VII, VIII e IX),
la Biennale Internazionale di Cracovia nel 1966, la Mostra di Artisti Italiani a Praga nel 1968
e la XXXIX Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano.
Muore a Torino il 28 dicembre 2004.