Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano
Interpretare genericamente il tema proposto del nuovo centro civico come semplice addizione intesa in termini solo funzionali e formali, risulterebbe un’operazione che non si pone come costituente del luogo, e pertanto volta le spalle all’originale individualità del paesaggio deputato ad ospitarlo. Oggi che si riconosce questa realtà, si deve dunque restituirla appieno attraverso il progetto, come punto di sintesi tra gli accenti variegati che individuano il carattere del luogo , e le esigenze funzionali in risposta alle richieste specifiche del bando, cui il nuovo centro deve rappresentare risposta concreta in termini di qualità dei luoghi urbana e relazionale. L’edificio del nuovo centro civico ponendosi come presenza significativa, costituisce col suo fronte un elemento soglia-filtro tra il contesto urbano e l’internità del quartiere storico-residenziale che sorge alle sue spalle ponendosi come naturale completamento dell’esistente e destinando alla popolazione tutta ampi spazi aperti e polivalenti.
Riconoscibilità e carattere architettonico degli edifici
La definizione dell’impianto tipologico- spaziale dell’edificio, è iscrivibile nella storia della città di Milano e alla sua spazialità concentrica e policentrica.Da qui l’idea di configurare l’edificio come una forma circolare.
Alle grandi aperture ricavate in corrispondenza degli spazi principali del Centro, è affidato il compito di portare il paesaggio circostante all’interno dell’edificio, dove le vetrate traslucide e in occasioni apribili, generano un gioco di trasparenze e riflessi che rende meno netto e definito il confine tra l’elemento naturale e l’opera dell’uomo, mentre il minuto e ripetuto sistema di rivestimento esterno in lamelle mobili, lascia intravedere il frenetico e incessante svolgersi delle attività del quotidiano, in un gioco di luci ombre e trasparenze che conferiscono fermento al luogo. Da un lato quindi il rapporto con la scala misurata del quartiere di antica compagine e la sua realtà abitativa-lavorativa-sociale, dall’altro la relazione con i nuovi interventi edilizi dell’area di Porta Garibaldi e il sistema del parco “Biblioteca degli Alberi”, cui il nuovo edificio vuole costituirsi come elemento aggiunto in continuità con esso.
È attribuendo particolare importanza all’utilizzo razionale del suolo, compattando il più possibile le volumetrie previste e destinando alla popolazione tutta ampi spazi aperti e polivalenti, che si è giunti alla scelta di articolare l’edifico su tre livelli per caratterizzarlo anche volumetricamente e farsi che possa confrontarsi con le strutture preesistenti e con la spazialità circostante. Dei sistemi di rampe a dolce pendenza interne all’edificio lo rendono al tempo stesso facilmente accessibile anche alle utenze deboli a cui il centro è rivolto e al tempo stesso caratterizzano il volume e la spazialità interna.
Aspetti spaziali e funzionali
In continuità con le scelte operate alla scala urbana, il sistema nuovo centro civico si presenta come una cortina circolare , che circoscrive le funzioni lasciate libere di articolarsi al suo interno a seconda degli usi, ricreando un edificio con un forte carattere d’introversione ribadito dalla quasi totale assenza di aperture lungo il perimetro se non in punti mirati che si rivolgono al paesaggio circostante.
Internamente è invece possibile riconoscere gli elementi architettonici “salienti” del sistema: l’ingresso al nuovo centro i volumi destinati al nuovo centro anziani e adolescenti, la sala conferenze e spettacoli, il punto ristoro accessibile anche dall’esterno per usi differenziati e nei livelli rialzati le sale lettura per un miglior isolamento acustico e illuminazione ottimale gli uffici per i servizi al cittadino e a disposizione del personale del centro. L’insieme è compatto per favorire una razionalità distributiva, il risparmio di suolo, e limitare l’impegno economico dell’intervento.
Razionalità, durabilità,sistema costruttivo, modularità, fattibilità tecnico economica
Il sistema di rivestimento della facciata è continuo e circoscrive l’intero centro diventandone un motivo riconoscibile, sopra il quale sono fissati i rivestimenti in lamelle traslucide regolabili per cogliere il maggior confort ambientale e acustico. Si prevede che l’edificio polifunzionale venga realizzato con una struttura mista in cemento armato per le strutture portanti e metallo (per il sistema di facciate e per i rivestimenti). Si è prestata particolare attenzione anche per l’esposizione degli spazi in relazione alle modalità d’uso al fine di migliorare illuminazione naturale e il risparmio energetico. Sulla copertura dell’edificio è possibile collocare dispositivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (solare termico-fotovoltaico), integrando i più moderni sistemi di recupero di calore e di acque meteoriche, oltre a sistemi di ventilazione il più possibile naturali e diretti.