La Basilica di San Pietro è uno degli edifici medievali del Mezzogiorno più legati alla tradizione costruttiva bizantina; il suo primo impianto, risale al V secolo, con aggiunte e rimaneggiamenti a partire dall’VIII sec. fino al XII sec.
L’interno è suddiviso in tre piccole navate, sostenute da otto colonne: quattro, al centro, reggono la cupola monolitica e quattro sono incassate nella muratura portante. La basilica è completamente affrescata con affreschi risalenti al X-XI sec. raffiguranti scene bibliche. Il degrado del monumento si concentra in particolare sul paramento murario esterno e nelle coperture e sulla pellicola pittorica degli affreschi.
Il progetto di restauro interviene sui fenomeni di alveolizzazione ed efflorescenze presenti sui paramenti murari modanati e non, e sulla copertura nonché sugli infissi lignei e sull impianto d' illuminazione. Gli interventi previsti riguardano il consolidamento strutturale degli apparati murari e delle malte esterne mediante operazioni di scuci-cuci, imperneazioni e pulitura, consolidamento e integrazioni.
Sono stati consolidate sia le malte esterne che gli intonaci interni non affrescati, dove erano presenti pericolosi rigonfiamenti, stacchi e lesioni dovute ad infiltrazioni d’acqua e umidità di risalita. Sulle facciate esterne è stato necessario riprendere gli intonaci a base di coccio pesto fortemente degradati, applicando una “velatura” a base di calce della superficie non dipinta.
Anche il manto di copertura è stato oggetto d’intervento mediante il rifacimento del massetto in bicomponente a base di calce idraulica a cui è stato sovrapposto uno
strato impermeabilizzante e riposizionati i coppi in argilla come in origine. Per quanto concerne i dipinti murali sono state adoperate particolari interventi di restauro della pellicola pittorica.