Playground
nuovo playground alla scuola di Abu hindi
Contesto sociale e territoriale
La comunità beduina di Abu Hindi è composta da due campi principali a sud di Gerusalemme Est in Cisgiordania, cui fanno capo piccoli gruppi isolati, per un totale di 2.700 persone. Abu Hindi si trova a sud della colonia israeliana Maale Adumim, in una zona semi desertica che giace sulle pendici di un torrente stagionale. Sul lato sud confina con la colonia di Qedar, i cui abitanti si battono con particolare accanimento per l’allontanamento delle comunità beduine dall’area.
Il campo sorge a valle della maggiore discarica della zona, utilizzata sia dalla Municipalità di Gerusalemme, sia dalla colonia israeliana limitrofa. La situazione è resa più critica dall’esistenza di una pozza di liquami a cielo aperto, posta a ridosso dell’alveo torrentizio. In estate, quando la temperatura raggiunge i 45 gradi, i miasmi discendono verso il villaggio, rendendo l’aria irrespirabile. Un problema non secondario è legato all’allevamento. Le sostanza tossiche entrano nel ciclo alimentare, in particolare dei bimbi, tramite il latte degli ovini, che pascolano sui versanti delle colline vicine.
L’approvvigionamento dell’acqua si realizza attraverso una canna in gomma da 2 cm di diametro, passibile di frequenti rotture e infiltrazioni. Il problema della qualità dell’acque si collega alla presenza della discarica e in particolare alla tracimazione dei liquami dalla pozza di contenimento, frequente durante le piogge invernali.
Abu Hindi non possiede allacciamento alla rete elettrica né telefonico. La comunità ricorre ad un generatore a gasolio a noleggio, che tuttavia risulta sottostimato rispetto alle necessità locali e il cui funzionamento non è garantito in modo continuativo.
Progetto Architettonico
Tre anni dopo il progetto di ristrutturazione del corpo aule della scuola, la comunità locale ha chiesto nuove classi per il 10° e l’11° grado e la costruzione di uno spazio gioco scoperto all’interno del recinto scolastico. Gli studenti che avevano raggiunto il 9° grado erano infatti obbligati a percorrere 5 Km a piedi per raggiungere la scuola di Al Azarije per proseguire gli studi. Questo contribuiva ad incrementare la dispersione scolastica, in particolare tra le ragazze.
La tecnica scelta per questa seconda fase è stata la stessa già usata nel 2010. Il pacchetto murario è stato quindi composto dalla stratificazione della mistura di fango e paglia e del bambù, mantenendo la lamiera esistente. Questa tecnica aveva infatti prodotto una straordinaria prestazione nel clima desertico.
Lo spazio esterno della scuola è diviso in due parti con una topografia molto diversa. La parte principale, verso sud, è quasi del tutto pianeggiante, mentre una parte scoscesa si estende dal centro del lotto verso nord. Su questa parte sopraelevata sono situati gli uffici del direttore e del personale. A causa delle piogge la terra era stata portata a valle creando dei problemi di stabilità per gli edifici, ed intasando lo spazio sottostante.
Perciò il progetto ha previsto la stabilizzazione e messa in sicurezza dell’area, la posa di una pavimentazione resistente nello spazio intorno gli edifici, ed ha inoltre assicurato la connessione tramite un percorso pavimentato con le stanze del personale.
La riconfigurazione del muro di contenimento del dislivello è diventata occasione progettuale. Si è scelto di costruire dei muri a secco, con una tipologia di orditura muraria tipica del luogo. In questo modo la comunità locale ha avuto l’occasione di utilizzare una tecnica nota per dare un nuovo aspetto all’elemento muro di contenimento, che ospita anche degli scivoli per i bambini, e diventa quindi un elemento multifunzionale.
We used: Bambù 155 m2
Paglia 1000 kg
Intonaco di calce 125 m2
Terra/Argilla 7 m3
Pannelli Sandwich 160 m2
Pavimento in legno 100 m2
Struttura metallica 5x5 412 m
Straw-stabilised soil bricks 2,2 m3
Muri a secco 90 m