Casa VeFC
Il salone centrale, il portego, di questo appartamento veneziano, è stato diviso a metà da un intervento di frazionamento degli ultimi anni ’80 per ricavare due unità abitative tra di loro autonome. L’ingresso è in corrispondenza di questa nuova parete, una parte dell’appartamento che raccoglie varie utilità: la scala per il piano interno superiore e sgabuzzini. Sotto il profilo della qualità degli spazi, il lato debole era questo, soprattutto rispetto alla naturale eleganza della coppia di finestre che aprono alla vista dal salone.
Un muro divisorio di natura e proporzione modesta, in raffronto a bellissimi pavimenti in terrazzo originale seicentesco, con una semina minuta legata in calce con un caldissimo colore ocra. Belli anche i pavimenti derivati dai recenti restauri, in cucina e nel bagno, in terrazzo più recente: bianco a inserti neri e nero a inserti bianchi.
Sul salone affacciano quattro porte, a cui sono stati rimossi i battenti, sostituiti da porte scorrevoli a vista laddove necessario, per eventualmente separare la cucina e lo studio. Sono stati usati profilati in ferro di comunissima produzione, trattati a convertitori di ruggine e i tamponamenti sono in plexiglass latteo, dove deve passare la luce, o in lamiera di ferro nera grezza.
La stesso tipo di lamiera riveste la originaria parete di fondo attribuendole una nuova identità. Il rivestimento resta più basso del soffitto per ospitare una luce d’ambiente. Il colore nero viene poi riproposto in continuità con questa parete, anche per il piccolo ambiente di disimpegno tra il bagno e un ulteriore zona di servizio, che sparisce nell’insieme. La parete della zona di ingresso viene invece colorata a smalto di un rosso pieno.
Questi pochi interventi definiscono il carattere dello spazio mantenendo il più possibile inalterata la caratteristica spaziale che assegna qualità a quegli ambienti: le pareti sono trattate a gesso che non viene rasato, né dipinto. Il suo colore naturale è un bianco caldo e irregolare. Le pareti scorrevoli di bagno, cucina e studio, insieme alle porte dell’armadio in camera da letto, utilizzano i profilati ad L più come sopra descritti. La lamiera di ferro nera è usata per fare di una debole paretina un volume definito, attraversato da una mensola che raccoglie opere d’arte e altre immagini. Le travi originali di larice restano a vista nel punto del salone a doppia altezza: ed a loro si accompagna il tavolo da pranzo ugualmente in larice al naturale.
Le altre due stanze della zona giorno che comunicano direttamente con il salone sono lo studio, ed il soggiorno. Le opere a parete sono di artisti contemporanei veneziani: Maurizio Pellegrin, Mariateresa Sartori, Maria Morganti, Lilli Doriguzzi, Graziano Arici tra gli altri