Parco Dora a Torino
Metamorfosi di un luogo: il paesaggio post-industriale del parco Dora a Torino
Negli ultimi anni la città di Torino è stata sottoposta ad una rivisitazione della sua immagine complessiva che ha investito molti campi di progetto. Si sta cercando di comprendere in una maniera nuova questa città, caratterizzata anche da paesaggi industriali e post industriali, alla ricerca di una sua nuova identità storico-culturale.
Il Parco Dora, che sorge sul vecchio sedime degli stabilimenti industriali pesanti FIAT, rappresenta uno degli interventi più importanti in questa ottica.
L’obiettivo del progetto è stato quello di creare per Torino un parco straordinario, unico nel suo genere, partorito dalla sua storia e dalla sua trasformazione: il confronto con il passato industriale e la metamorfosi del luogo sono stati gli elementi costitutivi del progetto.
Nell’approccio progettuale si è inteso definire ed articolare una strutturata sovrapposizione dei differenti livelli del progetto trattando quali elementi cardine di progetto:
• la considerazione dell’importanza della presenza del fiume Dora all’interno del parco
• la metamorfosi delle vecchie strutture industriali, alla ricerca di nuove semantiche
• la connessione del parco con la città
• la conservazione del “genius loci” , nella definizione di un rapporto nuovo ed al tempo originale con la presenza straordinaria delle vecchie strutture industriali.
Il territorio ha una superficie di circa 40 h e si è potuto articolare in 4 frammenti, in cui esistono condizioni omogenee proprie ed identificabili: l’area Vitali, che si configura come una successione di aree verdi sistemate in forma intensiva e ampie superfici da utilizzare a molteplici scopi collettivi, l’area Michelin, che è caratterizzata dalla presenza del fiume Dora e si configura come un “grande prato”, l’area Area Valdocco, come una “grande piazza alberata cittadina” e l’area Ingest, che è stata concepita come un “giardino pubblico” con la presenza di vivaci specchi d’acqua tra le fondazioni delle vecchie strutture industriali e meravigliosi “horti conclusi”.
Il progetto si è posto lo scopo di evidenziare le peculiarità e le caratteristiche delle singole zone, realizzando comunque un progetto unitario che è il segno distintivo della Spina 3 di Torino“.