Aula di Cromazio e piazze della Basilica di Aquileia
Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana 2015
Premio speciale speciale alla committenza
Primo Premio Internazionale di Architettura per l'Archeologia PIRANESI - PRIX DE ROME 2014
ll progetto fa seguito ad un concorso internazionale bandito per la definitiva sistemazione di tutta l’area monumentale della città dopo anni di dibattiti ed eterogenee sperimentazioni, e rappresenta la prima significativa proposta per la tutela e la valorizzazione dei siti archeologici aquileiesi.
Le due piazze, una di pietra e l’altra verde, recuperano in superfice l’impianto degli edifici antichi che in origine erano parte integrante del complesso basilicale: il quadriportico post-teodoriano e i grandi horrea di Costantino.
Per l’Aula meridionale del battistero la nuova addizione volumetrica che recupera il sedime dell’impianto originario ha rappresentato l’unica efficace possibilità di protezione del sito, consentendo la conservazione e la fruizione degli importanti resti musivi del IV° secolo commissionati dal vescovo Cromazio dopo il Concilio di Aquileia del 381. Senza forzature rispetto alla delicata situazione ambientale, il linguaggio e l’approccio metodologico esprimono inequivocabilmente il nostro tempo: all'esterno in modo discreto, grazie all’essenzialità del volume parallelepipedo realizzato con i materiali di recupero dagli scavi del sito, altrimenti destinati alle discariche (mattoni e frammenti di pietra arenaria di Muggia), confermando in tal modo la vocazione millenaria di Aquileia a rinnovarsi attraverso il consumo di se stessa; all'interno in modo più marcato, grazie anche a materiali dal carattere più forte, come il metallo verniciato a polveri, impiegato uniformemente anche nelle finiture per favorire l’attenzione del pubblico sui resti musivi.
The project is a result of an international competition for the definitive organization of the entire monumental area of the city, after years of debate and various trials, and represents the first significant proposal for the protection and enhancement of Aquileia’s archaeological sites.
The two squares, one stone-paved and the other green, trace the plans of the ancient buildings which originally belonged to the basilica complex: the post-Theodoric quadriporticus and the large Costantinian warehouse.
The new addition to the southern chamber of the baptistery has the same layout as the original construction, and offers the only effective means of protecting the site, preserving and making accessible to the public the remains of important 4th century mosaics that were commissioned by Bishop Chromatius after the Council of Aquileia in 381.
The approach and style adopted are carefully tuned to the surroundings, but constitute an unequivocal expression of the present. The exterior is discrete, due to the simplicity of the rectangular volume constructed using material recovered from excavations at the site, which would otherwise have been discarded (bricks and pieces of Muggia Sandstone); this is in keeping with Aquileia’s age-old practice of self-renewal. The interior is more assertive, thanks in part to the greater strength of the materials employed: powder-coated metal has been used throughout, also in the finishings, so as to concentrate visitors’ attention on the splendid mosaics.