Tavola allegorica, sottitotolo still food, è una tavola invitante lunga 4 metri, imbandita alla perfezione e pronta a ricevere i commensali. Dove però tutto è di cartone.
Non solo le stoviglie - piatti, bicchieri, bottiglie, posate, insalatiere e fruttiere - ma anche le gustose preparazioni, dai primi piatti alle pietanze fino ai dolci.
Una simulazione, una provocazione, o pura bizzarria da designer?
Al di là dell’installazione che suscita la curiosità dei visitatori, del materiale utilizzato che sorprende per versatilità e verosomiglianza, lo still food non manca di alimentare - tanto per restare in tema - dubbi e considerazioni. Ad esempio su ciò che mangiamo, cosa c’è dietro ogni preparazione industriale a dispetto delle etichette, i nuovi modelli alimentari, l’avanzare dell’ideologia nutrizionista, il ruolo dominante della più potente industria del mondo (quella agroalimentare appunto), il significato e valore dei farmers’ market.
Vero è che oggi torniamo ad apprezzare molti dei motivi per cui una volta si mangiava, oltre che per necessità: la convivialità, il piacere, il rapporto con la natura e il territorio, il desiderio-bisogno di perpetuare una tradizione.