Lo stabilimento abbandonato della Fiorucci sulla via Prenestina 913 è diventato il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (MAAM). Dopo l'occupazione da parte di 150 persone, rom, peruviani, marocchini, ucraini, eritrei senza casa e la prima trasformazione in "città", nel 2012 su progetto dell'antropologo e regista Giorgio de Finis è nato il MAAM, un museo d'arte contemporanea che è diventato un tutt'uno con le abitazioni e i loro abitanti. Contro-dipositivo e opera situazionista e relazionale, il MAAM si pone in concorrenza con le grandi istituzioni museali italiane e della capitale (il MAXXI e il MACRO), facendo della sua perifericità, della sua totale assenza di fondi, della sua non asetticità (il MAAM è un museo abitato, “reale”) il suo punto di forza. Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il Metropoliz si sta dotando, grazie al MAAM, di una pelle preziosa e di una collezione, che l’aiuteranno a proteggersi dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto. Il MAAM si prefigge di trasformare l’intera fabbrica occupata in un super-oggetto e in un soggetto d’arte collettiva. Gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio, con gli abitanti, e tra di loro. Nel corso del tempo sono stati creati eventi che hanno coinvolto artisti molto diversi tra loro come Luigi Ontani, Michelangelo Pistoletto, Gian Maria Tosatti, Franco losvizero, Veronica Montanino, Mauro Cuppone e tanti altri. Il MAAM ha sede in una occupazione abitativa e non è sempre aperto al pubblico. Per informazioni sulle date di eventi e visite del il Museo è necessario consultare la sua "Pagina Facebook.":https://it-it.facebook.com/pages/MAAM-Museo-dellAltro-e-dellAltrove-di-Metropoliz_citt%C3%A0-meticcia/314110191995942
Giorgio de Finis è Antropologo, filmmaker, artista e curatore indipendente.
Autore di libri e contributi scientifici, collabora da sempre con le pagine culturali di quotidiani e periodici.
Ha fondato e diretto “Il Mondo 3. Rivista di teoria delle scienze umane e sociali”.
Ha svolto ricerca e attività didattica presso numerosi atenei italiani e stranieri e la L.U.I.S.S. di Roma. Dal 1991 al 1997 ha condotto ricerche etnografiche tra i Batak di Palawan. Da oltre dieci anni si occupa del fenomeno urbano. Per la televisione, in qualità di regista e autore, ha realizzato oltre quattrocento tra documentari e servizi. Tra gli altri le serie tv «I grandi maestri dell’architettura», «Metropolis», «Videoarchitetture», «Atelier» (Sky) e «L’Era Urbana», il programma di Radio 3 e Rai Educational evento speciale alla Biennale di Venezia. Con il suo film documentario «Diari dalla megalopoli. Mumbai», ha vinto il «Premio Zevi per la Comunicazione dell’architettura». In collaborazione con il collettivo d’arte Stalker/ON ha realizzato I seguenti film documentari: «Rome to Roma. Diario nomade», «Otnarat. Taranto a futuro inverso», «Appunti dal G. R. A.». È autore, con Fabrizio Boni, dei film documentari «C’era una volta… Savorengo Ker, la Casa di Tutti», e «Space Metropoliz», progetto che ha ricevuto numerosi riconoscimenti (vince il bando di Roma Provincia Creatica, il primo premio di FestArte Festival, il premio «Per non dimentica Abba»). I suoi video e le sue fotografie sono state presentate alla 9. alla 10. e alla 11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (sua è la regia dei video ufficiali del Padiglione Italiano “MODERNiTALIA” e “Y 2006”), al Museo Nazionale della Cina di Pechino, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Atene, alla Biennale di Rotterdam, alla Biennale di Buenos Aires, alla Esposizione Universale di Shanghai 2010 e nell’ambito di «FotoGrafia Festival internazionale di Roma» (edizioni 2008, 2009 e 2011). È autore di numerosi libri fotografici tra cui: Umani, Urbani & Marziani e Diari urbani (introduzione Marc Augé). Ha ideato e curato in qualità di event manager la Festa dell’Architettura di Roma. Ideatore e direttore artistico del MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia e della -1 art gallery della Casa dell’Architettura di Roma. È stato redattore e direttore responsabile di «ARIA [rivista d'artisti]. Attualmente è direttore (ir)respondabile di «FART i fogli della Fabbrica dell’ARTe».