Chiesa Parrocchiale di Brembo a Dalmine
Sviluppato a seguito di un concorso di progettazione ad inviti l'intervento ha interessato l'ampliamento degli spazi interni con la realizzazione di una nuova navata laterale e il rifacimento complessivo della zona del presbiterio.
La chiesa esistente, realizzata negli anni ’50, era caratterizzata da una struttura quasi industriale caratterizzata da alcuni interessanti aspetti dal punto di vista dimensionale ma funzionalmente inadeguata e priva delle necessarie qualità in termini di spazio e di luminosità.
Il tema della luce ha costituito il filo conduttore dell'intervento. La realizzazione di numerosi modelli in scala e simulazioni infografiche ha permesso di controllare e gestire la resa illuminotecnica finale coniugando una certa esigenza "scenica" con un assoluto principio di sobrietà ed essenzialità.
Il presbiterio è stato completamente riqualificato con un'operazione di pulizia e rimozione di tutto l'apparato decorativo e di rivestimento murario, disomogeneo e privo di ogni interesse artistico o artigianale, per realizzare uno spazio neutro che funge da sfondo alle poche presenze significative dal punto di vista figurativo e liturgico.
La realizzazione di un nuovo tiburio di copertura con un ampia vetrata zenitale e una finitura interna in foglia oro ha consentito di trasformare uno spazio cupo e austero in un luogo caratterizzato da un'abbondante presenza di luce che accentua la composizione volumetrica dello spazio.
L'abbassamento del piano del presbiterio e l'apertura di due cappelle laterali originariamente intercluse ha permesso di aprire nuove prospettive visive che ampliano la percezione in profondità e costruiscono una successione di piani di riflessione della luce naturale e artificiale.
I materiali scelti per le finiture sono caratterizzati da tinte chiare e neutre che fungono da elemento di contrappunto alla maggiore preziosità e qualità materica degli elementi più significativi. Per il pavimento è stata utilizzata una pietra calcarea di colore chiaro, le pareti sono totalmente bianche.
Il tradizionale apparato decorativo del fondale dell'abside, che costituisce il fulcro visivo principale dell'assemblea è stato realizzato con un velario in lastre di onice stratificato e retroilluminato sorretto da un'importante struttura in acciaio ossidato. L'irregolarità "pittorica" delle venature dell'onice bianco accentuano l'importanza di questo elemento alto quasi dieci metri che, con all'altare e il lucernario sospeso vuole costituire un rimando diretto al tema della trinità.
L'altare, l'ambone, il tabernacolo, il fonte battesimale e pochi altri elementi presenti sono stati realizzati tagliando e scavando un unico blocco di onice bianco concettualmente ricomponibile. Dal punto di vista materico l'obiettivo è stato quello di coniugare l'immagine di solidità con quella della trasparenza e dell'etereo rimandando ad un ideale ricomposizione dell'unità di tutti gli elementi.
La scelta del blocco per la realizzazione dell'altare e degli altri elementi ha costituito un'interessante occasione di studio su tema della relazione tra unità e scomposizione. La realizzazione di alcuni modelli in scala ha permesso di fornire indicazioni precise in merito alla modalità e alla sequenza nella realizzazione dei tagli del blocco del quale era importante riuscire ad utilizzare ogni sua parte.
Per quanto riguarda la realizzazione della nuova navata laterale, questa consente di collegare in un'unica sequenza interna le principali funzioni che dovevano trovare adeguata collocazione all’interno della Chiesa.
Il battistero esistente, non più utilizzabile, viene messo in diretta comunicazione fisica con la nuova navata. In sequenza sono state distribuite la zona della penitenzeria e dei nuovi confessionali, il nuovo fonte battesimale, illuminato dall’alto, e una zona gradonata rivestita in legno destinata ad ospitare il coro.
Il terzo lotto ha riguardato la riqualificazione della zona assembleare di cui è stato rifatto il pavimento ed il sistema di riscaldamento a pannelli radianti, è stata sostituita e riqualificata la bussola di ingresso, la preesistente via crucis in pannelli sbalzati in rame è stata riqualificata con un trattamento di doratura e sono state ridisegnate le panche realizzate su disegno e caratterizzate dalla presenza di una seduta “individuale” nel cui schienale sono riportate alcune frasi del vangelo.
I lavori sono durati ben otto anni da quando nel 2003 lo studio PBEB di Paolo Belloni ed Elena Brazís aveva vinto il concorso ad invito per la riqualificazione della Chiesa di Brembo a Dalmine.
Si è trattato di un lavoro lungo ed articolato che, salvo alcune pause, è proseguito con continuità. La riqualificazione della Chiesa si è sviluppato percorrendo alcune tappe significative e il tema della luce ha costituito il filo conduttore di tutto l'intervento:
2005-2006 la riqualificazione del presbiterio: altare, ambone, tabernacolo e velario in fondo all’abside realizzati in onice ; nuovo tiburio con un'ampia vetrata zenitale e una finitura interna in foglia oro
2007-2008 l’ampliamento della navata laterale, coro, penitenzeria e fonte battesimale illuminato dall’alto
2011 riqualificazione dell’assemblea: rifacimento del pavimento con impianto di riscaldamento e nuove panche, impianto di videoproiezione, bussole di ingresso, riconfigurazione cromatica dei fregi raffiguranti la via crucis che in foglia oro e riqualificazione del portico esterno