Nuova biblioteca comunale di Briosco
Concorso di idee - Comune di Briosco
INTRODUZIONE
Il progetto architettonico in contesto naturale è un tema di interesse quanto mai attuale nell’architettura contemporanea. Nella contemporaneità è sempre più presente una vera e propria attrazione nei riguardi del suolo, che nelle espressioni più radicali arriva a voler amalgamare in un tutt’uno l’edificio con il terreno. I temi affrontati in questo progetto sono molteplici: recinto, architettura, ambiente, architettura verticale, suolo. Essi si compenetrano e si completano l’ uno con l’altro per la creazione di un’architettura moderna.
Il tema del recinto inteso come camera all’aperto, spazio elementare che ha come soffitto la variabilità visiva del cielo.
L’architettura verticale del Moderno, sebbene abbia professato uno spirito anti-monumentale, ci lascia delle presenze verticali che hanno saputo elevare il linguaggio astratto a racconto collettivo. Il monumento verticale si impone in ambiti liberati dall’edilizia, in spazi vuoti, e diventa nell’ultimo periodo sempre meno scultorea e sempre più architettonica. Ciò permette a queste configurazioni di elevarsi a evento collettivo, vivibile e fruibile. Oggi il valore simbolico delle configurazioni verticali permane inalterato, sia come simbolo che come toponomastica.
PROGETTO PARCO - PAESAGGIO
L’intervento proposto si pone nell’ottica di inserirsi in maniera rispettosa del contesto tanto nella scelta della costruzione ipogea quanto nel mantenimento delle quote esistenti, in un contesto assolutamente consolidato e adibito ad area verde e luogo di interazione quale un parco cittadino. Una serie di elementi che insistono in uno spazio pubblico determinano un ambiente, ovvero un campo costituito dal dialogo tra diversi oggetti. Il concetto è quello del playground, qualcosa di simile a un gioco a scala urbana. Proprio a questo proposito, l’architettura ipogea si manifesta nella sua contemporaneità attraverso una serie di emergenze circolari, le quali definiscono al livello del parco nuovi spazi di relazione.
Lo spazio esterno riprende coerentemente il tema della flessibilità totale dello spazio interno, meglio descritto successivamente e ricrea attraverso una serie di compressioni e dilatazioni dei percorsi spazi di aggregazione comunicanti con l’architettura ipogea. L’architettura ipogea determina nella sua “epifania circolare”, sedute, totem e una densità qualitativa determinata dal gioco in sezione tra il piano superiore del parco e il piano 0 della biblioteca. La natura a balze del terreno non viene snaturata e viene garantita l’esistente continuità delle zone verdi. Il percorso esterno arriva a ridosso dell’ingresso e continua internamente attraverso il filtro e il patio, arrivando direttamente fino al fulcro della biblioteca.
ARCHITETTURA – CARATTERI INSEDIATIVI
Come accennato prima, dal punto di vista insediativo l’edificio mira a celarsi rispettosamente sotto terra per rispettare il carattere del luogo, ma nello stesso tempo l’architettura divampa dal terreno attraverso una serie di elementi scultorei circolari, i quali creano una serie di totem che animano lo spazio al di sopra del tetto verde e creano “viste interessanti”. I temi principali del progetto è sicuramente la flessibilità e la continuità spaziale. Il blocco servizi viene confinato nella parte Ovest della pianta e si pone come elemento ben definito e riconoscibile. Il resto del progetto è fluidità allo stato puro, garantita da una serie di elementi circolari che invitano al movimento garantendo nello stesso tempo una continuità visiva tanto internamente quanto tra interno ed esterno. La stessa sezione, come già accennato garantisce la continuità visiva tra esterno ed interno e una serie di spazi densamente qualitativi.
A livello di concept, l’edificio di progetto si presenta come una piastra rettangolare inserita in un terreno esistente. La volontà di creare uno spazio fluido scaturisce nell’inserimento di una serie di elementi circolari posizionati strategicamente al fine di indirizzare i fruitori verso le funzioni previste. I volumi circolari, nonostante abbiano intenti comuni sia nella creazione del sistema dei percorsi interni, manifestano la propria indipendenza nell’uso di materiali differenti, nelle differenti altezze e nella porzione di spazio che occupano. La zona di ingresso è segnalata dal primo volume circolare, in cui sono inseriti l’info point e uno spazio accoglienza, dalla superficie di circa 50 mq. Il volume è vetrato nella parte sottostante e rivestito da un “tappo” in legno nella parte alta. Il volume viene inteso dunque come filtro tra interno ed esterno e garantita la continuità visiva con il parco esterno, che viene fisicamente inserito in una serie di essenze arboree nel volume di ingresso. Dal filtro si passa all’interno dell’ambiente biblioteca e ci si trova subito di fronte al patio scoperto, definito da un perimetro vetrato. Il patio diffonde la luce negli ambienti limitrofi e offre uno spazio di relax all’aperto al livello della biblioteca. Il perimetro circolare calamita i fruitori in due differenti direzioni: l’area multimedia ed emeroteca, dalle superfici rispettivamente di 60 mq e 15 mq posizionata nella zona Nord- est della piastra, o la zona adibita a biblioteca vera e propria. Le varie funzioni e i vari arredi vengono letteralmente “incastonati” nei muri perimetrali. Si tratta di una serie di “absidi letterari”, di nicchie ricavate attraverso una serie di restringimenti e allargamenti della struttura perimetrale, che hanno il compito di facilitare il passaggio dei fruitori. Dall’area multimedia, andando verso sinistra, si arriva al semicerchio vetrato che definisce la sala dedicata ai bambini. Si è ritenuto infatti indispensabile separare dal resto della biblioteca quest’area, spesso chiassosa. Il volume della sala bambini e si differenzia dal patio sia a livello materico che a livello concettuale. Si tratta di un volume che si innesta ed esce dal parallelepipedo superiormente, chiuso da un “tappo” trasparente che dà luce all’interno. Viene in questo caso distinta ed evidenziata la mera funzione di presa luce del volume circolare, che differisce in diametro dal cerchio della sala bambini.
Mentre il semicerchio vetrato che dà sul percorso interno garantisce la continuità visiva, il semicerchio a contatto col terreno si comporta come il resto del perimetro, con una serie di scavi che offrono spunti interessanti per le attività ludiche. La sala bambini può, all’occorrenza, ospitare attività civiche con i suoi 50 mq di area. La parte Ovest del parallelepipedo è occupata totalmente dalla sala lettura a scaffale aperto per una superficie di circa 220 mq. Essa è segnalata dal quarto cilindro, che ha in questo caso un ruolo centripeto e porta lo sguardo verso la zona lettura. Il volume in questione è definito sia da un ribassamento circolare di circa 50 cm, sia da una sorta di “cannocchiale”, che ha la funzione di portare la luce ai lettori. La zona ribassata è perimetralmente circondata da una serie di scaffali aperti, i quali diventano piani di lettura a livello 0. Il dislivello offre una serie di sedute a livelli -0.50, in cui i fruitori possono velocemente consultare i libri prescelti.
La fascia Ovest, più rigida, definisce gli spazi accessori, che comprendono servizi, un archivio di circa 25 mq nonché una centrale termica di altrettanti metri quadri.
Altri due cilindri, di dimensioni minori, vengono posizionati come punti luce naturali per sfruttare ulteriormente la luce diurna.
I cilindri vetrati hanno dunque l’intento comune di creare uno spazio fluido e di dare luce alle varie zone. La differenza degli spazi definiti dai cilindri viene inoltre esplicitata dall’utilizzo di pavimentazioni differenti all’interno dei vari cerchi, mentre il resto della biblioteca ha un pavimento in cemento. Se il cilindro d’ingresso e il patio hanno pavimentazioni legate al parco e agli esterni , i il pavimento della sala bambini e quello dell’area lettura ospita sono molto più materici. Il filtro di ingresso ospita infatti un piccolo giardino zen, mentre il patio contiene una serie di alberature ed essenze. Arredo e illuminazione, posti a scandire i percorsi, viaggiano sullo stesso livello e vengono disposti a raggiera partire dal centro dei cilindri.
La flessibilità spaziale offre certamente la possibilità di usufruire dello spazio in maniere diverse, dunque anche la possibilità di adibire lo spazio a mostra semplicemente spostando le librerie.
A livello prospettico, l’ edificio emerge dal terreno attraverso una serie di elementi circolari che si notano in lontananza e che palesano l’intervento interrato. I cilindri sporgenti, di diverse altezze e diametri, si pongono come elementi scultorei all’interno di un sistema privo di elementi in altezza, segnato dal solo dislivello del terreno.
ENERGIA – CRITERI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
L’edificio di progetto è pensato per essere realizzato in breve tempo e per riuscire a soddisfare tanto le esigenze funzionali richieste quanto per garantire un adeguato comfort interno e una sostenibilità complessiva del processo di costruzione edilizia.
L’edificio accoglie le potenzialità legate alla progettazione bioclimatica a partire dalla sua morfologia: si tratta di un edificio dalla forma semplice, con pareti ad alto isolamento termico e che lasciano spazio a pochi elementi trasparenti. I cilindri, oltre ad essere camini di luce e a dare una dinamica all’edificio, hanno anche la funzione di favorire la circolazione dei flussi d’aria all’interno dell’edificio. La forma e le alte prestazioni termiche dell’edificio garantiscono la riduzione delle perdite per trasmissione; le vetrate collocate al piano terra favoriscono la circolazione naturale dell’ aria: in estate, le correnti più fresche entrano nell’edificio alla quota del suolo (l’aria più fredda è più densa e quindi tende a stare più in basso dell’aria calda) e, una volta riscaldatesi, fuoriescono dal patio o si portano nelle parti alte dei camini in copertura. In inverno si sfrutta invece la costruzione ipogea, per cui il terreno, sia in copertura che perimetralmente, agisce come cuscinetto termico. La scelta ipogea permette un risparmio in termini energetici molto elevato. La dispersione è infatti minore in quanto il calore interno viene trasmesso al terreno per gran parte del perimetro.
Il patio centrale è inoltre adibito a recupero delle acque attraverso una serie di canalizzazioni che convergono nello spazio aperto.
Si prevede inoltre una ventilazione meccanica con ricircolo dell’aria, la quale assicura adeguati livelli di confort ambientale.
La luce naturale che filtra dai cilindri permette inoltre un limitato sfruttamento dell’energia elettrica durante il giorno.
MATERIALI, COSTRUZIONE E CRITERI DI SOSTENIBILITA’ ECONOMICA
Dal punto di vista costruttivo, la struttura portante dell’edificio è realizzata attraverso un sistema perimetrale in calcestruzzo armato.
Il solaio contro terra sarà costituito da un classico pacchetto costituito da igloo, massetto e rivestimento in cemento.
E’ nella copertura che l’edificio trova però una sua ragione tettonica: la morfologia è realizzata attraverso un tetto verde che si appoggia su blocchi in predalles prefabbricato, così da ridurre al massimo il peso e i costi.
Viene posizionato per tutta l’area dell’intradosso un controsoffitto che ospita i vari impianti. La muratura perimetrale è in calcestruzzo armato con pannelli di isolamento in lana di vetro. Gli elementi vetrati verranno realizzati con serramenti in alluminio a taglio termico (triplo vetro, basso emissivi). Per quanto riguarda finiture e rivestimenti, le pavimentazioni differiscono all’interno dei vari cerchi rispetto al cemento della zona biblioteca. La sala dedicata ai bambini sarà rivestito in legno con isole di moquette, mentre il patio aperto, attraversato da un vialetto in pietra, sarà riempito d’erba. L’ultimo cilindro, quello della zona lettura a ridosso del cannocchiale, riprende invece la pavimentazione della restante area, in cemento spazzolato.