Premessa
Sostenibilità del processo
Il progetto parte dal presupposto di rendere sostenibile l’intero processo di costruzione del nuovo insediamento. La dimensione dell’intervento presuppone diverse fasi realizzative; queste, si dovranno concludere nell’arco di 10 anni, ma fra di loro non è dato stabilire a priori gli intervalli temporali. Per questo motivo, il progetto assume come assunto prioritario la sostenibilità paesaggistica del processo. Una volta dato avvio al processo, ogni fase successiva dovrà “risparmiare” energia e salvaguardare il paesaggio, rendendo il meno evidente possibile la cantierizzazione. Ciò permette inoltre di rendere vivibile, durante le fasi di cantiere successive, l’intero ambito costruito.
Concentrazione dei parcheggi
Lo scavo diffuso per realizzare dei parcheggi al di sotto delle costruzioni è una delle operazioni di maggior trasformazione e con il maggior dispendio di energie. Il progetto concentra i parcheggi privati in un unico punto, all’interno di una struttura multipiano interamente interrata. Vi è poi un’altra area che verrà sbancata per far posto ai parcheggi pubblici.
Saldo zero: scavi e riporti
L’intero volume scavato sarà risistemato al di sopra, attraverso un’operazione di rimodellazione dell’orografia. Tale operazione si concentra nella parte meno pendente del terreno e permette di progettare un nuovo andamento del terreno, in funzione dell’insediamento.
Cantiere slowd: diverse fasi
Fase 1_cantiere intensivo La prima fase è quella che costruisce quasi la metà della volumetria prevista. Per questo motivo, visto l’entità delle lavorazioni, in questa fase si concentreranno le operazioni che richiedono il maggior consumo di energia. Si procederà quindi alla realizzazione dei parcheggi privati e pubblici e alla ricollocazione il loco del materiale di scavo. Alla fine di questa fase, i due edifici costruiti saranno all’interno di un sistema orografico concluso, organizzato per “vassoi” e a differenti quote.
Fasi 2-3-4/cantiere slowd
Tutte le fasi successive si basano sulla volontà di avere un cantiere leggero, veloce, che non comprometta la vivibilità di quanto già costruito ma che soprattutto, con le sue diverse fasi, non pregiudichi paesaggisticamente l’intero ambito territoriale.
E’ quindi necessario un intervento chirurgico che non preveda l’utilizzo di mezzi pesanti.
Questo è possibile solo pensando a degli edifici con struttura in legno in Xlam, con carichi movimentabili attraverso semplici gru e con la possibilità di un accesso al cantiere limitato per misura ed entità. Ogni edificio troverà la sua naturale collocazione all’interno del nuovo andamento orografico. Le lavorazioni saranno brevi e concentrate, senza alcuna difficoltà di convivenza con le parti già costruite e senza alcuna alterazione profonda del nuovo equilibrio paesaggistico.
Social Housing
La quota di social Housing è stata distribuita all’interno degli edifici. L’intenzione del progetto è di rendere prossime fra loro le porzioni dell’abitare sociale. Le unità abitative saranno abitate tutto l’anno e per questo motivo, all’interno di un complesso dedicato alla residenza temporanea, si rende necessario avvicinare fra loro le parti abitate, in modo tale da innescare un rapporto di vicinato, in un clima di condivisione degli spazi. L’intenzione è di eliminare la sensazione di isolamento e di creare un corpus abitato di valore.
Progetto a scala urbana/insieme unitario e differenze 1
Il progetto cerca di salvaguardare l’uso del suolo evitando di portare in quota la strada carrabile. L’orientamento del versante e la sua fisionomia orografica permettono di distribuire il volume di progetto parallelamente alle curve di livello. I nuovi dislivelli permettono di concepire un insieme vario in cui gli scorci fra le case e verso l’esterno sono sempre diversi. Il sedime degli edifici si adatta alla nuova orografia e determina una vista d’insieme coerente con i principi insediativi.
Il progetto vuole trasmettere un’atmosfera in cui è la relazione fra le cose che definisce la qualità dell’intervento; lo spazio fra le case, la loro posizione in pianta e in sezione rimandano necessariamente ad un insieme dotato di identità, rifuggendo l’idea di un comparto costruito attraverso singoli episodi. Il nuovo complesso appartiene al crinale, ha una diversa natura rispetto all’insediamento consolidato a valle.
Architettura/ insieme unitario e differenze 2
L’architettura ha la necessità di trovare al suo interno una chiave di lettura univoca, evitando di cadere nella ripetizione. Gli edifici sono pensati attraverso l’uso di un rivestimento in legno e in intonaco che accoglie, all’interno della scansione data, le differenti aperture. La tipologia proposta permette di pensare abitazioni organizzate al piano o in duplex. Il trattamento differente e/o le diverse essenze, nonché il differente tono delle parti intonacate permettono di evidenziare i singoli edifici all’interno di una logica compositiva comune. Questo dispositivo consolida l’identità del nuovo insediamento in coerenza con i principi generali del progetto.