RIQUALIFICAZIONE, VALORIZZAZIONE E RIUSO DELL’EX MERCATO COMUNALE SITO NELLA TRAVERSA BUONOCORE - ISCHIA
PIAZZA - MERCATO
L’area oggetto d’intervento si trova a pochi passi dal mare, inserita fra le cortine edilizie del centro storico, tra la Spiaggia dei Pescatori in località San Pietro e Via Roma, il principale Corso commerciale di Ischia. In origine la zona era occupata da una piazza con agrumeto e veniva utilizzata come mercato del pesce. Oggi l’area versa in uno stato di completo abbandono.
L’idea di progetto prevede innanzitutto il recupero dell’originaria funzione come luogo di scambio e il recupero parziale della struttura esistente, integrando tale uso con nuove funzioni che accentuino il carattere pubblico e di aggregazione del luogo. L’ex-mercato diventa allora un nuovo mercato con il carattere della multifunzionalità, una piazza coperta, luogo non solo di scambi commerciali ma anche di scambi culturali e sociali.
Dal punto di vista funzionale il recupero e l’ampliamento dell’opera prevede tre nuclei o gruppi principali di funzioni:1) Gli spazi perimetrali, 2) La sala multiuso centrale ed infine 3) il piano sopraelevato degli atelier e laboratori.
Mentre il piano atelier è concepito come blocco funzionale autonomo con un proprio accesso posto nella parte posteriore dell’organismo segnalato all'esterno mediante un portico coperto, i due gruppi funzionali quali la sala e gli spazi perimetrali offrono la possibilità di scenari d’utilizzo degli ambienti differenti; infatti mediante pannelli scorrevoli sistemati a filo con le mura perimetrali interne é possibile all'occorrenza separare lo spazio della sala dalle ali perimetrali permettendo lo svolgersi di diverse attività contemporaneamente.
A livello volumetrico l'intervento aggiunge al preesistente zoccolo in muratura una nuova struttura scheletrica indipendente che s’inserisce all'interno dello spazio aperto centrale in maniera puntuale. Il carattere di leggerezza è accentuato dall'utilizzo di un filtro definito dal tipico motivo a persiane, evocazione del genius loci, interazione di luogo e identità, richiamando l’utilizzo delle tradizionali protezioni dei vani finestra del luogo. Allo stesso tempo le persiane sono state proposte per definire uno spazio interno-esterno ora con libertà alla luce ora come oscurante per rappresentazioni tematiche.
Al piano terra sono collocate la sala multifunzionale in posizione centrale, le attività commerciali nella fascia perimetrale e il blocco dei servizi con i collegamenti verticali nella parte posteriore.
Dallo slargo antistante via Buonocore si accede alla sala centrale attraversando una zona di filtro adibita a foyer. Quest’ultimo viene ridefinito spazialmente demolendo i muri divisori e realizzando pareti vetrate che consentono una percezione visiva unitaria tra interno ed esterno. Analogamente per i prospetti laterali sono state demolite le pareti di tamponamento perimetrali, sostituite con un sistema di infissi vetrati apribili a libretto generando un portico perimetrale che garantisce anche dai vicoli laterali un diretto contatto visivo con la grande corte centrale coperta.
Il piano rialzato si trova ad un'altezza di circa 7 metri dal piano di calpestio della corte centrale e gode di una suggestiva visuale sul paesaggio circostante.
Analogamente al piano terra, ma con dimensioni più' contenute, il piano sopraelevato è caratterizzato da un patio centrale attorno al quale ruotano una serie di spazi flessibili da adibire ad uffici, atelier e laboratori. Lateralmente al blocco scala con collegamento diretto con il vano ascensore é collocato uno spazio di deposito a servizio della sala multiuso.
La nuova copertura sia dello spazio centrale che degli spazi atelier, in struttura metallica a doppia orditura, si articola con un caratteristico profilo curvo a voltine e rimanda alle tradizionali coperture metalliche tipiche dei mercati italiani dei primi del novecento ed a elementi morfologici propri dell'architettura mediterranea isolana. Con lo stesso principio formale vengono realizzate le coperture degli spazi laterali utilizzando delle voltine in calcestruzzo armato gettato in opera attintate di bianco o intonacate.
Seguendo un gioco di rimandi sull'origine del luogo sono state proposte una serie di possibili idee di rivestimento superficiali degli spazi. Ad esempio in memoria dell'antica origine del sito quale giardino recintato di agrumi tipico di queste località si è proposto per la parte centrale della sala e del patio una pavimentazione a tappeto con motivo organico geometrico. L’area esterna è stata pavimentata con una pietra lavica lavorata a scalpello posata a correre che si inserisce armonicamente nel contesto. Il disegno geometrico mette in evidenza le linee principali della struttura prolungandole dall'edificio verso l’esterno fino ad incontrare i fabbricati perimetrali quasi a generare una sorta di attrazione, un invito ad entrare nell'edificio. La trama esterna viene ripresa anche all'interno per accentuare la continuità tra i due spazi determinando così un unico ambiente che ha come fulcro la pavimentazione centrale della sala che diventa il baricentro dello schema geometrico dell’intera composizione.