Cappella nel bosco
Il progetto realizza un luogo di preghiera intimamente connesso alla realtà paesaggistica esistente nell’area storica collinare interessata dall’itinerario di pellegrinaggio della Strada Romea, ancora segnato dalla duecentesca meridiana in pietra incisa sulla parete dell’antico hospitale di Casa Faggi, sito poco lontano.
Qui, nel 2010, frane e alluvioni hanno determinato la temporanea chiusura dell’antico itinerario e la deviazione del corso d’acqua che lo affianca.
Il percorso a cielo aperto tra la casa di abitazione e il bosco, che si sviluppa per circa trecento metri, è il rivelatore della piccola opera, costruita quale risarcimento simbolico del corpo del paesaggio.
Il lungo lembo prospettico costituito dall’appendice del parco, compreso tra il rio a sinistra e il monte a destra, assume come punto di fuoco, in lontananza, il nuovo elemento simbolico costituito dal frammento di muro e dalla croce.
Verso di essi l’abitante o l’ospite si incamminano.
L’intervento è costituito da un setto murario di ml. 9 x 6, cui si appoggia una croce in ferro di altezza analoga, e da una seduta.
In pianta: un punto e due linee.
Il muro è costruito a margine del declivio che, immediatamente, si inerpica a quote sempre maggiori.
La croce è impiantata dalla parte opposta, verso il rio della Moglia e la strada che sale al santuario di S. Lucia e al castello del IX° secolo.
L’edificazione è così composta attraverso elementi diversi, accostati a esaltare il rapporto con l’osservazione della morfologia paesaggistica esistente: chi giunge dalla casa, dal paese o da lontano, transita sotto la croce o vi sosta.
L'evocazione dei due elementi simbolici, il muro e la croce, uniti dallo svolgersi di un percorso, assume carattere rituale.
Il tipo architettonico è il percorso stesso, arricchito da frammenti.
Ogni giorno il sole del mattino illumina la croce in modo diretto, proiettandone gradualmente l’ombra sul muro.
Soltanto quando il sole è più alto, prima di scomparire dietro il monte, l’ombra della croce si dispone sulla terra per un breve intervallo di tempo.
Dal punto di vista materico la costruzione è concepita attraverso una muratura faccia vista in mattoni di tipo antico rosa chiaro, secondo la tradizione costruttiva di quest’area collinare in cui si rinvengono, da secoli, fornaci per la cottura dell’argilla.
La croce è costituita da travi tipo HEA 120 mm. verniciate color ruggine, come l’acqua ferruginosa che scende dal rio della Moglia, alimentata da sorgenti ricche di ferro.
La casa esistente e il suo contesto assumono così valenza di microcosmo aperto alla scoperta, attraverso la croce, della relazione con il rio e il monte, l’acqua e la terra.