The Bluff
L’ascolto del contesto nelle opere dello studio Lazzarini Pickering Architetti è l’avvio di un percorso progettuale che prende forma secondo le peculiarità del luogo ospitante e della sua storia, con uno sguardo attento alle esigenze della committenza.
Il caso di The Bluff, la villa completata nel 2012 nella campagna tra Londra e Oxford, da questo punto di vista è paradigmatico. Frutto di un’operazione di demolizione e ricostruzione di una casa dei primi del Novecento circondata da prati, boschi e tipici cottage inglesi, stabilisce con efficacia un dialogo tra tradizione e linguaggio contemporaneo.
L’intervento di Lazzarini Pickering, in questa come in altre occasioni, coinvolge tanto la scala architettonica che quella paesaggistica: l’ingresso all’abitazione risente dell’impianto tipico delle ville classiche, con una rotonda percorribile delimitata da siepi. La struttura della casa, ricoperta da un manto erboso, è situata a un livello inferiore, a scomparsa rispetto all’intorno. Prevede due parallelepipedi diversamente orientati collegati attraverso un corpo centrale a pianta quadrata che funge da snodo e zona intima e di raccoglimento dell’abitare.
Il concept progettuale si sviluppa sotto il segno della leggerezza. I due volumi rettangolari, di chiara ispirazione miesiana, si estendono nel parco circostante attraverso una struttura in ferro e vetro. L’effetto ricercato è l’osmosi tra interno ed esterno che si influenzano vicendevolmente, in un gioco di trasparenze e rimandi, mentre il complesso architettonico sembra librare dal terreno grazie a un appoggio a sbalzo.
Le facciate sono segnate da un contrappunto di pannelli apribili che conferiscono effetti di tridimensionalità e amplificazione prospettica alla superficie continua vetrata, rendendo dinamica la regolarità della configurazione. Le ante, variamente orientabili, rispondono alle necessità di chi abita gli spazi, ribadendo un elemento distintivo del lavoro di Lazzarini Pickering: la trasformabilità.
Una qualità che ritorna nell’infilata degli spazi interni, per prospettive lunghe, comunicanti o separabili a seconda dell’uso da pareti mobili in laminato. Lo spazio centrale, invece, è chiuso da muri ricoperti di libri e grandi opere d’arte. È il cuore spirituale della casa dove rifugiarsi per leggere e conversare, immersi in un ambiente ricco di memoria e storia che risponde al desiderio di classicità della committenza.
La progettazione, come d’abitudine dello studio, si applica anche all’interior design fino all’ideazione di oggetti e arredi site specific che convivono con la collezione di elementi pregiati di antiquariato e modernariato dei proprietari. È il caso del divano - un’isola pensata per ospitare numerose persone che interpreta e scandisce le geometrie dello spazio ospitante - dei camini, realizzati accostando forme contemporanee e antiche, di tavoli e lampade.
Il giardino che circonda la villa, curato secondo la tradizione inglese che prevede la combinazione di zone naturali e formalizzate, ospita una piscina disegnata dallo studio e alcune presenze originarie, come grandi vasi e padiglioni di forma diversa.
Tratto da: Domitilla Dardi, Emilia Giorgi (a cura di), Lazzarini Pickering Architects, Quodlibet, Macerata 2014.