Apartment X
L’appartamento si trova al primo piano di un edificio anni ’40, posizionato in Rua Sá da Bandeira nel centro della città di Porto, Portogallo.
Al momento del primo sopralluogo, settembre 2011, ospitava una palestra, composta da un ufficio di ricezione con annesso deposito, un lungo corridoio con accessi agli spogliatoi ed infine una grande sala dove vi erano attrezzature e spazio per ginnastica aerobica. Questa, pur essendo in disuso da qualche anno, manifestava ancora il fascino tipico di questi interni datati, che ricordano un’attività ben definita attraverso la sua conformazione planimetrica ed alle attrezzature ancora presenti.
La richiesta del committente, un produttore di musica elettronica e collezzionista d’arte, era quella di convertire questo spazio in una residenza con annesso studio di produzione.
L’idea iniziale era quella di mantenere la generosa spazialità esistente e, attraverso alcune modifiche nel rispetto della griglia strutturale lasciata a vista, ritagliare spazi per le nuove funzioni.
Attraverso il ridisegno delle pareti interne abbiamo trasformato la zona ufficio/ricezione nella camera da letto principale includendo una sala guardaroba e un voume funzionale che ospita doccia e servizi igienici.
Il tema del corridoio è stato vincolante dal momento in cui l’intero appartamento si sviluppa in lunghezza vedendo aperture dirette solamente sul lato NORD, prospicente la strada, e parte del lato OVEST che si affaccia su un cortile interno.
Il corridoio esistente è stato convertito in un passaggio che modifica la sezione durante la sua percorrenza, contrastando così la natura di semplice collegamento orizzontale.
In questo spazio si colloca l’ingresso alla zona servizi, che oltre ad un servizio igienico vede la presenza di una lavanderia, una camera di servizio e una piccola camera oscura, dove poter sviluppare fotografie, hobby del proprietario.
Successivamente si entra nella spazio principale che, inizialmente adibito ad attività ginniche, ora ospita il cuore della casa composto dalla sala da pranzo che insieme alla cucina e al soggiorno occupano una superficie di quasi 50 mq.
La cucina è individuata da un volume cucina, completamente disegnato su misura, rivestito di ottone da un'artigiano locale. Il risultato finale è un grande oggetto prezioso, un volume “vibrante” che, attraverso il suo processo di ossidazione, si modifica con il tempo e la luce.
Le volontà del committente includevano anche il posizionamento di alcuni quadri, di autori della scuola di Porto anni ’50 ’60, provenienti dalla sua collezzione privata. Tra questi è degno di nota il trittico di Armando Alves che, a causa delle grandi dimensioni, ha vincolato le proporzioni di una delle pareti della sala. La veranda chiusa, utilizzata precedentemente come ripostiglio per attrezzature, viene convertita in zona a servizio della cucina ospitando frigorifero, forni, dispensa e portabottiglie.
La parte più riservata della casa è sicuramente la sala della musica che, accessbile dalla sala attraverso un passaggio circolare di diametro 186 cm e posizionata a 27 cm dal pavimento, come a segnalare un'ingresso segreto. Il progetto acustico di questa sala ha coivolto la professionallità di un ingegnere del suono che, indicando dettagliatamente le proporzioni dello spazio ed il suo rivestimento isolante, ha lasciato solamente la scelta del colore come unica libertà dell’archietto. Per ovviare all’inquinamento visivo di tutte le precauzioni tecniche prese, necessarie per una miglior qualità acustica, è stato scelto un colore grigio anthracite scuro che non permettesse di percepire i confini fisici della stanza.
Superficie: 142mq
Anno: 2012