Silicon Piazza
Pisa città della Scienza: Silicon Piazza
..l'odierna facies scientifica e culturale pisana è la summa in progress di una vocazione nonchè di una consapevole volontà di studio e di ricerca che pone le sue radici in una tradizione secolare..
La posizione strategica dellarea di S. Chiara, ben collocata rispetto alle centralità pratiche e simboliche della città, consente di considerarla come un nuovo polo capace di dialogare con la grande e straordinaria emergenza della Piazza dei Miracoli e di riportare ad unità operante e significativa i diversi ambiti su cui è organizzata la città di Pisa. Lintervento si propone di saldare in una logica progettuale, proiettata verso il futuro, questi ambiti (storia conoscenza ricerca - quotidianità) che sono simultaneamente territoriali, esperenziali e simbolici.
Obiettivo principale è quello di superare l'immagine della città storica e rilanciare Pisa come città competitiva all'interno del panorama europeo attraverso il potenziamento delle centralità legate allle Università e agli istituti di ricerca. Il programma progettuale prevede infatti un grande centro congressi legato a nuovi poli ad alta tecnologia che riconquistano il centro storico, reinventandolo e trasformandolo in motore operativo e produttivo per la città. Ricerca e produzione avanzata diventano carattere sinergetico ed integrante con la ricchezza della quotidianità urbana, una condizione unica al mondo per la ricchezza del contesto storico.
La tecnologia è, nel progetto, considerata sia come risorsa per lo sviluppo della città sia come fattore e strumento di vivibilità del quotidiano.
Le imprese ad alta tecnologia e ad alta intensità di ricerca purché non inquinanti e intrusive ma discrete possono tornare nella città.
Il processo progettuale è costruto attorno ad un piano economico concreto che non incide sulla spesa della città pubblica ma anzi porta alla città quel valore economico necessario per consentire lo sviluppo vero della città stessa.
Una grande piazza in bianco di Carrara che tiene insieme il tutto: un progetto che nasce dal luogo stesso, dalla terra, dal mare, dal cielo, dalla gente. Larchitettura si misura con i suoi elementi primari, diviene relazione e paesaggio. Un lavoro, non tanto di creazione, bensì concepito come scoperta: far riemergere ciò che già è appartenenza, possesso. La piazza si sovrappone infatti, attraverso unaurea geometria, alle linee sinuose degli alberi esistenti inglobandoli.Gli edifici esistenti di particolare pregio restaurati e inglobati anchessi nella piazza appaiono come una sequenza regolare di corpi che fuoriescono dellorografia naturalizzata del suolo; manufatti sospesi e protesi verso lalto in uno scenario metafisico che disegna un grande spazio collettivo.Durante il giorno essi appaiono inseriti entro un contesto di pietra e vetro senza determinare alcun impatto contraddittorio con esso. Di notte, quando la pelle della piazza si illumina dellartificialità della luce, si dipinge un paesaggio ed una scena tutta diversa ma altrettanto suggestiva, tutta orientata alla città della contemporaneità.