TECHNOGYM VILLAGE BUSINESS PARK
Sfrecciando lungo l'autostrada che da Bologna conduce a Rimini (A14)inaspettatamente, all'altezza di Cesena, armoniose dune verdi rompono il susseguirsi dei campi coltivati a frutta e, sopra di loro, spunta l'elegante siluette di un edificio in legno e vetro. Si tratta della nuova sede operativa e produttiva del gruppo Technogym, fortemente voluta dal suo presidente, l'Ing. Nerio Alessandri, che a partire dal 2000 ha coinvolto lo studio di architettura Antonio Citterio Patricia Viel and Partners per la realizzazione di questo suo sogno. Su un'area di oltre 140.000 mq sono stati realizzati, oltre alla produzione ed al centro direzionale, anche un ampio edificio adibito a show-room e spazio congressi: il Wellness center. Il tutto è immerso in un ampio parco, 60.000 mq di verde, che lo studio di architettura del paesaggio beretta kastner architetti ha progettato a partire dal 2007.
Dalle prime ipotesi progettuali alla realizzazione del "Wellness Village" il cammino è stato lungo. Finalmente nel settembre 2012 è stato inaugurato ed è subito diventato non solo luogo simbolo delle migliori capacità imprenditoriali italiane, innovazione e produttività, ma anche riferimento internazionale importante per chi opera nel settore del Wellness.
Mentre le architetture hanno fin dall'inizio preso forme precise, il parco è stato ideato in più fasi, è cresciuto man mano che si rendevano disponibili alla proprietà nuove aree libere ed il progetto è stato affinato fino al momento della realizzazione. L'obbiettivo finale è stato quello di creare un luogo raccolto, un luogo di lavoro e di ricerca, che fosse nel contempo ben visibile e riconoscibile dall'esterno: un brano di paesaggio in contrappunto alla linearità della pianura romagnola ma dolcemente adagiatovi.
Fondamentale nel parco è la topografia di progetto che ha introdotto dislivelli fino a quattro metri in un paesaggio originariamente del tutto pianeggiante. Questi dislivelli prendo la conformazione di ritmiche dune verdi verso l'autostrada dove introducono le geometrie della copertura dell'edificio di produzione ed alludono, idealmente, al bellissimo paesaggio collinare appena alle spalle di Cesena. Le movimentazioni del terreno creano poi, verso la parte centrale del parco, una lieve scarpata continua che in realtà nasconde un intero piano dell'edificio lineare dedicato agli ufficio (il piano terra che contiene la mensa aziendale ed i laboratori di ricerca). Ai piedi di questo piano inclinato trova posto uno specchio d'acqua artificiale che diffonde e sue vibrazioni in tutto il parco. Foglie di graminacee propagano il movimento lungo la scarpata e, al di là del viale principale d'ingresso, nuove dune verdi di minore intensità accompagnano il movimento del terreno fino alla Via Calcinaro, importante arteria di accesso a Cesena.
A questo macro tema della movimentazione del terreno, che costituisce la struttura portante del parco, si aggiungono, sovrapponendosi, temi minori che ne connotano le varie aree attraverso un uso della vegetazione differenziato. Questo permette di creare all'interno dello stesso parco, pure se non così esteso, ambiti con atmosfere e funzioni diverse ed inoltre di adattarsi meglio ai diversi microclimi creati dalla presenza delle architetture.
All'ingresso un gruppo di Aceri segna il passare delle stagioni tingendo di rosso e giallo l'autunno e lasciando appena intravedere l'edificio della produzione per invitare il visitatore ad addentrarsi lungo il viale di accesso.
Lo specchio d'acqua centrale è il fulcro del parco, visibile sia dai locali show-room che dalla ampia terrazza di ingresso agli uffici. Le sue geometrie sinuose sono riprese da foglie di Stipa tenuissima e di Miscanthus di diverse varietà che accompagnano gli edifici raccordandoli alle superfici a prato.
Il parcheggio fiorito posto, all'interno dell'area a parco (estese aree a parcheggio di pertinenza sono presenti anche all'esterno del perimetro del parco), è giocato su volumi scultorei di siepi di Escallonia ed Abelia che insieme alle chiome dei ciliegi da fiore (Prunus avium plena) nascondono la vista delle auto.
L'ingresso principale all'edificio direzionale avviene attraverso un'ampia terrazza caratterizzata da vasi giganti in corten che ospitano grandi sfere di Buxus arborescens. Su questo lato dell'edificio la vegetazione è ispirata alle colline mediterranee dove alle siluette slanciate dei cipressi si affiancano lecci e melograni oltre a Osmanthus. Un filare di Pinus pinea funge da filtro tra questo ambito più informale del parco e le geometrie più nette del parcheggio alberato.
Infine il passaggio tra edificio di produzione e corpo uffici è stato concepito come una strada verde. Qui le difficili condizioni di ombreggiamento, unite ai forti venti che si incanalano in inverno, hanno portato ad un utilizzo combinato di piante sciafile, sul lato più riparato, e di bambù nero. Si è venuto a creare un ambiente sempreverde che da un lato maschera le ampie facciate della produzione e dall'altro crea un luogo riparato per la mensa all'aperto. Un corridoio verde percorso ogni mattina dalla maggior parte dei dipendenti del "Wellness Village" per raggiungere la loro postazione di lavoro.