Riqualificazione di Piazza Sant'Ambrogio
Autorimessa interrata e sistemazioni superficiali
SISTEMAZIONI SUPERFICIALI E AUTORIMESSA INTERRATA.
L’indiscutibile sensibilità storico testimoniale nel quale si colloca l’intervento ha determinato un lungo e costante percorso di concertazione per giungere alla miglior integrazione possibile tra la nuova infrastruttura sotterranea a la riqualificazione superficiale di un ambito rimasto per troppo tempo abbandonato a banale luogo di transito e sosta veicolare. Il progetto si è imposto pertanto di restituire a Piazza Sant'Ambrogio ed al suo stradone la dignità di luogo pubblico e di incontro nel quale si confrontano le diverse funzioni civiche e religiose, sia quelle quotidiane che occasionali, ripensando non soltanto l’immagine architettonica dello spazio, ma soprattutto la gerarchia dei flussi e della sosta, siano essi pedonali o no.
La riappropriazione di un adeguato “sagrato” per il simbolo della cristianità milanese ed il recupero del tema storico dello “Stradone di S. Ambrogio” di arrivo alla Basilica, nonché il raccordo con l’ambito di accesso all’Università Cattolica, si fondono in un importante esempio di riqualificazione urbana non limitandolo alla sola copertura del sedime della nuova autorimessa.
La proposta progettuale ha così previsto la completa pedonalizzazione dell’intera area dall’intersezione con Via San Vittore fino alle Vie S. Agnese e Terraggio - limitando l’accesso veicolare ai soli residenti dei civici esistenti - recuperando l’omogeneità spaziale di tutto l’ambito di pertinenza della Basilica. L’intervento superficiale, quindi, si è esteso mediante un disegno architettonico omogeneo al sagrato della Basilica, all’ambito nord verso le vie Terraggio e S. Agnese e all’ambito di Largo Gemelli di fronte al Monumento ai Caduti fino all’ingresso dell’università Cattolica determinando un nuovo “sistema urbano qualificato”.
Il sistema delle pavimentazioni prevede per l’intero sagrato, il raccordo verso la Pusterla e le porzioni ancora carrabili il mantenimento dei materiali e dei formati già esistenti mediante il recupero di masselli in granito riportati in quota e riposati a disegno semplice; viceversa i marciapiedi, i cordoli di contenimento delle aiuole ed il piccolo percorso lungo al Basilica sono realizzati in lastre di granito di Montorfano con formato regolare posato a correre.
Il nuovo viale pedonale centrale, delimitato dai due filari di tigli, è realizzato in “morbido” calcestre in coerenza con altri esempi di boulevard e parchi urbani. La porzione della Piazza S.Ambrogio antistante la basilica è delimitata da colonnotti di granito recuperati mentre l’innesto carrabile tra le vie S. Vittore e Lanzone, avendo unificato i dislivelli tra marciapiedi e sede stradale, è delimitato da dissuasori in acciaio zincato color antracite.