Valorizzazione del percorso ciclo pedonale del lago di Varese
"Tra" cielo e acqua
Il progetto.
Il bando di concorso è stata un'occasione per riflettere sul ruolo che la pista ed i servizi annessi hanno per il territorio circostante. Approfondendo le richieste dei singoli comuni ci è sembrato opportuno ragionare su un progetto d'insieme che conferisse unitarietà al territorio. Pertanto il progetto affronta e risolve le richieste iniziali e, nel farlo, va oltre, confrontandosi con il territorio, affrontando il tema dell'identità e della riconoscibilità.
Attualmente il percorso ciclopedonale che abbraccia il lago di Varese non può essere definito un elemento unico, appare piuttosto come un insieme di frammenti di percorsi che attraversano i diversi spazi che si incontrano lungo il territorio. Tale frammentarietà sembra ripercuotersi anche nell'organizzazione dei servizi, anch'essi poco funzionali.
Per tali ragioni il progetto prevede di utilizzare il tracciato della pista esistente e di renderla semplicemente un elemento continuo, con sezione costante, un unico materiale ed un’unica illuminazione, uno spazio regolare che attraversa il paesaggio e che cambia con il mutare del paesaggio stesso, delle luci e delle ombre, della vegetazione che incontra e delle città. In merito ai servizi invece si propone un elemento verticale ripetibile, che permette una gestione flessibile dello spazio e può ospitare diverse funzioni: spazio di relax e meditazione, punto ristoro, infopoint, spazio ludico, punto di sosta, punti di osservazione, stazioni di bike sharing, bike park. Le torri sono spazi flessibili e porte di accesso alle passerelle sull'acqua.
Nell'affrontare il progetto, inoltre, è stato importante riflettere anche sul concetto di continuità e sul rapporto tra paesaggio e pista ciclopedonale. Nel progetto il percorso è un elemento continuo, privo di un inizio ed una fine, che prosegue costante attraverso ambiti differenti ed in continuo mutamento; ma anche un percorso come uno spazio dinamico, mai uguale a sé stesso, in quanto continuo fluire di persone, di passi, di parole, di luci e di ombre. I concetti di unicum e di continuità sono strettamente legati tra loro: un elemento unico e riconoscibile crea infatti continuità tra gli spazi che incontra e conferisce un ordine agli stessi. Alla scala dell’uomo come alla scala del territorio il percorso è sempre presente e sempre riconoscibile. Pista, torri e passerelle sono i nuovi elementi che formano la struttura del progetto e definiscono la nuova identità del territorio varesino ed il nuovo paesaggio: la pista come entità unica, le torri come elementi verticali alla ricerca di un rapporto col cielo e le passerelle come elementi orizzontali in rapporto con l’acqua.
La pista ciclopedonale corre esterna rispetto a questi due elementi, come un nastro che li racchiude senza però toccarli. La pista è lo spazio della fluidità e dinamicità, le torri e le passerelle, invece, sono i luoghi della quiete. Dall’interno della torre è possibile osservare il paesaggio attraverso una trama verticale che ne disegna il prospetto; attraverso la scala interna si può raggiungere la terrazza che permettere di osservare il territorio dall'alto e racchiudere sotto un unico sguardo il paesaggio circostante. La pergola al termine della passerella è il luogo dal quale si gode un'esperienza visiva eccezionale e che permette, con i suoi primi piani, di rapportarsi con le grandi distanze e dimensioni delle montagne, riportate così alla scala dell'uomo.
L’architettura ha un ruolo centrale nel rapporto tra uomo e natura. Nel progetto l’architettura è la soglia sulla quale cielo ed acqua si incontrano: gli elementi verticali e quelli orizzontali ricercano un rapporto con la natura e, nel farlo, riuniscono in sé la natura stessa.Cielo e acqua corrono paralleli per incontrarsi nell'orizzonte. Nel lago questo incontro può avvenire solo nell'illusione della nebbia. Svanita quest'illusione il legame tra cielo ed acqua, uomo e natura è Architettura. La torre, come elemento verticale, richiama la relazione con il cielo; la passerella, elemento orizzontale, invece si rapporta all'acqua. Sono elementi puntuali, permanenti e riconoscibili nel paesaggio, che definiscono la relazione, il “tra” fra cielo e acqua e danno luogo ad un’architettura che risponde con lo stesso linguaggio del paesaggio. L’architettura riconduce la natura ad una dimensione umana.