Nuovo “Ostello al Curò”
La realizzazione del nuovo “Ostello al Curò” si inserisce nell’ambito dei programmi regionali “Nuova Generazione di Idee-politiche e linee di intervento per i giovani di Rergione Lombardia” essendo stato selezionato tra i progetti cofinanziati nell’ambito di tale programma. Il nuovo ostello è stato realizzato attraverso la rifunzionalizzazione del “vecchio” rifugio Curò trattandosi cosi di fatto del primo “ostello in quota” a livello europeo.
Il nuovo manufatto ha la finalità di integrare l’offerta ricettiva della conca del Barbellino ampliando la conoscenza del luogo, del suo intorno, degli elementi naturali, idrogeologici culturali e di valorizzazione degli elementi infrastrutturali ed idroelettrici che lo caratterizzano.
Il progetto ha comportato una riqualificazione igienico/sanitaria dell’edificio, la ridistribuzione dei locali interni adibiti al pernottamento e la realizzazione di alcune aree in ampliamento, prevalentemente realizzate con recupero dell’esistente sottotetto di una porzione dell’edificio esistente, ricorrendo alla realizzazione di nuove strutture lignee all’interno della preesistente struttura muraria. L’intervento di riqualificazione ha previsto anche un significativo intervento dell’isolamento delle strutture murarie esistenti e il totale rifacimento dell’impiantistica interna sia elettrica che di riscaldamento, per garantire la realizzazione di una struttura dotata di elevati standard qualitativi e prestazionali.
Il progetto ha previsto lo svuotamento della struttura muraria esistente e la rimozione di tutti gli intonaci che nel corso del tempo si erano stratificati. In questo modo è stato possibile evidenziare la storia dell’edificio raccontata dalle sue stesse pietre, dalle aperture che nel tempo sono state tamponate e dalle ”intrusioni” richieste dagli interventi succedutisi nel tempo.
Alla preesistente struttura muraria, semplicemente uniformata con una velatura di calce naturale è stata affiancata la nuova struttura rivestita in acciaio corten, che grazie alle sue caratteristiche di autoprotezione annullerà di fatto la necessità di manutenzione nel tempo. L’uso di questo materiale e il contrasto tra l’ossido di ferro e la pietra grigia nerastra è lo stesso che è ben visibile nella presenza di ossido di ferro nelle stratificazioni litiche del luogo. Alla severità delle superfici esterne fa da contrappunto l’atmosfera calda degli interni totalmente realizzati da doghe di rovere rosso massello trattate ad olio.