Auditorium di San Francesco al Prato
Il progetto si esprime in termini concettuali nella conservazione dell'immagine attuale del monumento, caratterizzato dalle rovine architettoniche dell'abside, ove si intersecano elementi della storia della sua architettura con quelli recenti dell'intervento di consolidamento strutturale. L'obiettivo è quello di restituire a Perugia uno dei suoi monumenti più significativi, declinandone un nuovo potenziale funzionale che definisca uno spazio sociale e culturale a servizio della città. Il progetto per il recupero di San Francesco al Prato coniuga la cura dello studio architettonico con l'approfondimento degli aspetti tecnologici ed acustici, al fine di trasformare un prezioso "non luogo" ereditato dalla Perugia medievale in un auditorium e centro congressi. Massimizzandone la flessibilità prestazionale, si intende confezionare una "scatola musicale" che si presti di fatto ad ospitare eventi legati non solo alla musica, ma anche al teatro, allo spettacolo ed ai congressi, consentendo all'antico complesso di tornare, seppur toccando note diverse, ad emozionare i suoi fruitori.
Il nuovo auditorium è progettato per offrire la massima flessibilità. Gli unici arredi fissi sono i 400 posti della navata principale; tutto il resto è adattabile alle diverse configurazioni richieste dall’Amministrazione. L’opera mantiene il suo carattere monumentale, garantendo la godibilità anche al di fuori degli eventi in programmazione. La scelta di preservare la sacralità del manufatto, convertendolo però in una macchina efficiente per la musica, ha comportato uno studio interdisciplinare volto all'adozione di accorgimenti all'uopo deputati, ma reversibili e non invasivi.
Il piano di calpestio dell’auditorium verrà realizzato con una struttura basale lignea, completamente staccata dalle pareti dell’edificio storico, creando un’asola perimetrale attrezzata con luci led. La luce svolge un ruolo fondamentale; il suo uso non uniforme è studiato come strumento scenografico narrativo e declinato per temi.
Lo studio dei dettagli tecnologici ha richiesto un approfondimento particolare in materia di acustica, trattandosi della rifunzionalizzazione di un "non luogo" in auditorium, centro congressi e convegni. Le correzioni acustiche vengono risolte mediante elementi sospesi, movimentati con sistemi digitalizzati in grado di adattarsi alle differenti configurazioni di spettacolo.Le operazioni di scavo connesse al ricollocamento del piano fondale della navata centrale e agli interventi di consolidamento strutturale hanno permesso di ricavare un ambiente seminterrato. Esso ospiterà sia i servizi a corredo del piano superiore sia nuovi ambienti destinati ad attività di convegno o espositive, con accesso dalla corte inferiore attigua all’Accademia delle Belle Arti. Tale corte sarà opportunamente restaurata ed attrezzata per ospitare eventi all’aperto.