Riseria Inverni
L’intervento di ricostruzione, ampliamento e recupero riguarda il complesso della Ex-Riseria Inverni di Cassino Scanasio, insediamento emergente tra il Naviglio Pavese e la Strada Statale dei Giovi e riconoscibile per il manufatto a torre dalla forma di ziggurat e per gli edifici industriali a esso collegati.
Il complesso, per tutto il suo sviluppo in fregio al Naviglio, ricade all’interno di un ambito paesistico di rilevante interesse tutelato in quanto contenente “manufatti idraulici di valore storico” e di “archeologia industriale” per i quali è richiesto espressamente di salvaguardare e valorizzare il sistema di relazioni e di rapporti visuali con il corso d’acqua e il contesto paesistico circostante. Gli edifici sono identificati come “di rilevante valore architettonico” con obbligo di mantenimento della volumetria e della sagoma, nonché degli elementi morfologici originari relativi agli aspetti compositivi dei fronti, alla partitura, alla dimensione delle aperture, all’ordine, il mantenimento degli aspetti materici, di finitura e decorazione. Parte degli edifici di valore storico architettonico si presentavano integri in ogni loro parte, ma in condizioni di evidente degrado e necessitavano di interventi radicali di risanamento e di ricostruzione. Il loro aspetto esterno, in particolar modo quello della torre, appariva snaturato negli elementi caratterizzanti la funzione originaria di silos per il riso. Sono state apportate, negli ultimi anni, alcune modifiche quali l’apertura di finestre, evidentemente incompatibili con l’uso e l’immagine del silos, e la copertura delle murature in cemento armato con rasante color giallo intenso. E’ da tener presente che il valore architettonico della torre risiede in particolar modo nel suo ruolo simbolico di elemento di riferimento lungo il corso del Naviglio grazie alla sua dimensione e alla sua particolare forma a gradoni. Per chi entra a Rozzano lungo il Naviglio il granaio è divenuto negli anni punto evidente di riconoscibilità. Nella provincia di Milano sono presenti altri manufatti simili, se non identici, costruiti intorno agli anni cinquanta su analogo progetto, ma nessuno ha acquistato un ruolo di tale importanza simbolica.
Gli altri edifici esistenti in fregio alla torre conservano il loro carattere industriale originario mescolato a elementi architettonici eclettici dalle forme vagamente orientaleggianti, probabilmente legate a un’interpretazione ardita della destinazione a riseria.
Torre del riso
L’intervento ha previsto la sostituzione della struttura portante della torre in cemento armato, in precarie condizioni e dal fitto passo incompatibile con qualsivoglia uso civile.
Il disegno e la composizione della facciata, caratterizzato da un ordine gigante di paraste poggiato su un massiccio basamento, è mantenuto come il carattere distintivo intervenendo solo sulle partizioni. Anche il passaggio a livello del terreno, una volta adibito a scarico delle tramogge sui camion, è stato mantenuto nelle sue caratteristiche. La forma e gli allineamenti del tetto e delle pareti perimetrali esistenti, dal filo di gronda a quello di colmo, come la dimensione e l’altezza del torrazzo superiore, hanno mantenuto inalterata, salvo impercettibili riallineamenti, la loro forma originaria.
Il carattere originario del manufatto è stato mantenuto intervenendo attraverso un procedimento compositivo mirato a differenziare e valorizzare le parti strutturali in cemento armato e muratura esistenti da quelle più leggere di nuovo intervento. Le aperture, i parapetti e i balconi sono stati realizzati in profili di metallo in modo da apparire come elementi di carattere funzionale sovrapposti alla costruzione massiccia esistente.
Per non alterare gli elementi simbolici originari relativi agli aspetti morfologici e compositivi, che donano il reale valore ai manufatti, si è evitato di conferire, per quanto possibile, carattere domestico all’intervento mascherando in edificio per appartamenti suburbano il manufatto industriale.
Il basamento mantiene il suo carattere originale enfatizzato da un rivestimento massiccio in pietra arenaria grigia. Le lesene sono finite con rasante incolore, i tamponamenti rivestiti in piastrelle di clinker dal colore neutro in modo da distinguersi dagli intonaci del complesso, i serramenti in legno mordenzato, gli oscuranti sono avvolgibili a scomparsa di alluminio naturale. I parapetti e i balconi sono realizzati in profili di metallo in modo da apparire come elementi di carattere funzionale sovrapposti alla costruzione massiccia esistente.
Opificio industriale esistente
E stato mantenuto in ogni sua parte l’aspetto e la forma originale delle facciate esistenti intervenendo solo puntualmente per ottimizzare il rapporto con gli spazi interni, senza tuttavia snaturare proporzioni e ritmo dei prospetti. Sono stati aggiunti alcuni balconi leggeri in aggetto ancorati tramite strutture metalliche alla facciata in muratura. I balconi portano il carattere di manufatto industriale in relazione di continuità morfologica e compositiva con le opere alla contigua torre. I serramenti originali, in leggeri profili metallici, sono stati restaurati e accoppiati, al loro interno, a nuovi di legno a garanzia di prestazioni termiche elevate. Sulla copertura in tegole vengono appoggiati tre abbaini in metallo, anche essi seguendo lo stesso approccio metodologico degli sporti.
Recupero e trasformazione di uno stabilimento per la trasformazione del riso
Numero alloggi: 24
Data progetto: 2009