Settimo Milanese
NEBBIA IN VAL PADANA, «campi di pannocchie e girasoli, grandi corti isolate nella campagna, boschi fitti rimasti a margine delle strade, laghi di cava che nascondono misteri orrendi, zanzare e lepidotteri, Carlo Emilio Gadda e i suoi panni stesi sulle ringhiere, rane che attraversano l’asfalto bollente, le seicento con il baule aperto, orti e baracche a margine delle ferrovie, feste dell’Unità e nanetti in giardino, lambrette che ronzano, torpedoni arancioni pieni di volti colorati, rogge avvelenate e fontanili ribollenti, una nebbia che si taglia con il coltello, freddo e afa, polenta e cous-cous, la saltafoss, lo skate e il califfo truccato».
È l’occidente milanese. Suggestioni di un luogo indefinibile, surreale, di una sconfinata terra interrotta, violentata, contaminata e offesa, ma ancora incredibilmente bella e ricca di fascino. Qui c’è il sapore agrodolce di un’Italia che si è costruita troppo in fretta. Una forte identità che permea il progetto in ogni più suo intimo anfratto.
Il Villaggio Cavour l’è vegnuu su come i fong, spontaneo e disordinato, ai margini dell’antica strada tra Baggio e Seguro che attraversa zigzagando i campi tra villette e capannoni, senza seguire apparentemente rotta alcuna.
La stessa strada maestra attraversa il comparto 2SI6, dividendolo in due quartieri con caratteristiche molto diverse, analoghe al luogo ove si insediano.
Da un lato, a confine con il villaggio Cavour la nuova edificazione si fonde con la vecchia. Il tipo edilizio è conseguente a questa scelta sommessa: corpi di fabbrica bassi, isolati, dal volume non articolato, con giardini privati. A ridosso degli stessi è prevista una piazza e un portico coperto, entrambi da adibirsi al mercato settimanale.
Dall’altro lato, sulla riva del lago di cava l’atteggiamento è opposto. Nel prato lasciato libero un compatto elemento si definisce come un oggetto a sé stante: un titanico volume sulla sponda di un tenebroso lago di cava, orfano di un temerario passato di grandi opere.
La corte loggiata, corrispondente alle Unità Minime 5A e 5B del Comparto, è aperta verso il lago e articolata in quattro corpi di fabbrica, differenti nelle dimensioni, ma dallo stesso disegno architettonico.
Il progetto è interamente costruito sul modulo costante, in orizzontale e in verticale, di 310 centimetri. I corpi di fabbrica lasciano tra loro, agli angoli e sull’asse centrale della corte, varchi dalla larghezza regolata dal ritmo dei pilastri e sono attraversati da passaggi dall’altezza di due piani che permettono una maggiore permeabilità tra il parco esterno e il giardino interno.
Il loggiato costituito da pilastri in cemento, dalle proporzioni giganti, accoglie al suo balconi e terrazze.
Case economiche a Settimo Milanese.
Edificio residenziale economico popolare
COMPARTO 2SI6, Unità Minime 5A e 5B
Superficie lorda totale: 12.500mq
Costo: 15.000.000 Euro
Numero alloggi: 132
Data progetto: 2002
Data fine lavori: novembre 2012