Riqualificazione Del Mausoleo Di Augusto E Di Piazza Augusto Imperatore
CRITERI GUIDA DELLE SCELTE PROGETTUALI E DI INSERIMENTO
OBIETTIVI
Le seguenze e le prospettive che caratterizzano gli spazi di Roma sono sempre con sapienza interrotte da elementi monumentali (fontane, obelisci, colonne ecc.), formando richiami ottici, che hanno lo scopo di tenere uniti spazi a volte molto distanti tra loro. Questa strategia consolidata, è giunta fino ai nostri giorni con forza e chiarezza.
Questo principio urbanistico che inizia allepoca di Sisto V con il suo Architetto Carlo Fontana, lo troviamo con evidenza anche in Campo Marzio. La Piazza di Augusto Imperatore, invece, sembra uno spazio isolato ai margini, e non influenzato da questa strategia urbanistica.
Risulta, quindi, assolutamente necessario trovare un integrazione con il tessuto urbano antico.
Ci è parso fondamentale intrecciare questa marginalità con gli accessi e con gli assi visivi trasversali che partono da Piazza Spagna e che giungono fino al lungotevere.
Idea, questa, già contenuta nel Piano Regolatore del 1909 e nella successiva variante del 1925-26, antecedente, quindi, alla costruzione della Piazza.
Lattuale spazio manca di unità con il Musoleo, che resta isolato e difficilmente accessibile.
La proposta, di conseguenza, vorrà conferire la massima fluibilità di passaggio tra i due livelli della Piazza, intendendo entrambi gli ambiti parte di un unico spazio urbano.
Si vuole rendere compatibili, i previsti scavi archeologici, con lutilità urbana dello spazio, evitando al massimo le interferenze, in modo da far convivere la costruzione della nuova Piazza con lesecuzione degli scavi.
Il progetto è predisposto in modo tale che, in futuro, gli scavi stessi possano essere visitati ed inglobati nei percorsi complessivi, arricchendoli ulteriormente.
DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI DI ACCESSIBILITA
Risulta fondamentale sostituire lattuale sistema di scale, e relazionare i nuovi percorsi (scale e rampe) con Via del Corso e Piazza di Spagna .
Affichè questa relazione possa innescarsi, consideriamo fondamentale, rivedere ,in particolare, la posizione, e di conseguenza, lorientamento dellattuale scala principale che contraddice ed impedisce questa volontà.
Lattuale Piazza ,inoltre, ci risulta come uno spazio enfatico a cui manca carattere e scala, e soprattutto relazioni gerarchiche, con il ricco tessuto urbano circostante.
Si vuole legare e relazionare con forza il progetto con gli edifici del Morpurgo che ora non riescono a proiettare la propria indubbia qualità Architettonica.
Si vogliono recupere, con il nuovo intervento: la scala ed il carattere presente nel consolidato tessuto urbano romano.
E sufficiente analizzare la storia costruttiva delle Piazze romane per individuare con chiarezza che questi spazi sono il risultato di un processo dilatato nel tempo, che rispondono ad un principio comune, una sorta di decisione generatrice: a volte è stato sufficiente lo spostamento di una Fontana, di un Obelisco o di una preesistenza; che si metteva in movimento un processo che si cristallizzava e si condesava in una Piazza. Gli elementi, attraverso il controllo dellocchio univano e rimandavano trasformando lo stato dei luoghi.
Così successe, per esempio, con la costruzione della Piazza del Popolo. Nellattuale Piazza Augusto Imperatore mancano questi elementi .In fase di esecuzione della Piazza, vengono messi in atto accorgimenti tecnici affinchè questa strategia possa essere messa in atto.
DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI PREVISTE PER RIQUALIFICAZIONE DEL MONUMENTO E DEL SUO CONTESTO STORICO
Si considera la presenza del Mausoleo elemento eccezionale della nuova Piazza. La prosposta è tesa a considerare questa eccezionalità unitamente a tutti gli elementi del progetto.
Con questo importante presupposto si è resa possibile la leggibilità sia del frammento che della rovina romantica. Per questo motivo, ed in relazione alla Piazza, il Monumento non dovrà essere alieno al carattere dellintorno, prendendo come riferimento la seguenza di trasformazioni di monumenti analoghi, come per esempio il vicino Mausoleo di Adriano.
Lintervento allinterno nel Mausoleo potrebbe comunque realizzarsi in una fase successiva o durante la realizzazione della Piazza, senza che la fruibilità della piazza antistante ne venga penalizzata. Urgono alcune premesse che sono alla base degli obiettivi che il nuovo intervento si pone in merito al Mausoleo:
In primo luogo considerare irreversibili i processi iniziati negli anni trenta che permisero, con la distruzione delle realizzazioni medievali e moderne, leliminazione della storia accumulata, cercando di rivalutare e di riconoscere il primitivo stato. Questo ha portato alla riscoperta, tra le altre cose, del livello originario, ma ci ha lascianto una rovina informe, carente di utilità e di legibilità.
Si considera, per tanto, che il Mausoleo, non può convertirsi in uno spazio ludico come lo era al tempo del Correa o dellAugusteo dal momento che ciò comporterebbe il disfacimento del processo intrapreso. Inoltre lattuale normativa riferita allaccessilità ai luoghi pubblici, obbligherebbe ad una tale quantità di aperture e trasformazioni, che sarebbero incompatibili con gli elementari principi di conservazione archeologica. Roma, inoltre, conta oggi e potrà contare nel prossimo futuro, in spazi adeguati per questo tipo di attività. Tanto meno pare opportuno restaurare il Giardino Soderini.
Nonostante ciò risulta necessario, al contempo, evidenziare i differenti strati storici presenti nel Monumento, recuperando la sua legibilità. In questa maniera si intende estrapolare i resti del Giardino Soderini, a Nord e quelli dellAugusteo e allinterno dellintercapedine.
I resti lapidei verranno opportunamente esposti allinterno di questi schema di leggibilità.
Tutte le parti aggiunte o sostituite,si dovranno chiaramente distinguere dalle parti originali, senza un forzato contrasto, ma con delicatezza ed armonia.
Il contrasto produce un effetto immediato, la somiglianza ci soddisfa solo col tempo. Il contrasto è un elemento di varietà ma disperde latenzione; la somiglianza nasce invece da una tendenza allunità Igor Strawinsky - La poetica della Musica .
Si sceglieranno materiali la cui apparenza e textura ci aiuteranno a perseguire questo obiettivo.
Allinterno di questo sentimento si proporranno interventi di restauro tesi a rafforzare la geometria e la chiarezza architettonica delledificio ,superando lattuale condizione di rovina romantica.
Per quanto riguarda la fruizione del Mausoleo , si è deciso di portare il visitatore da quota +2.65 a quota +6.52 con una rampa con pendenza del 9% e con una scala gradonata. Giunti a quota +6.52 si utilizza litercapedine per raggiungere quota +13.00 attraverso una rampa e con il ripristino della scala a chiocciola esistente.
Questo fluido sistema di collegamenti vuole legare il sistema di percorsi delle Piazze esterne con quelli del Mausoleo.
La quota +13.00 , quella più alta, corre continua su tutto il piano , da questo livello è possibile apprezzare le parti sottostanti già scavate e lesterno.
Questo livello è collegato ,con una nuova scala di sicurezza ed ad un ascensore, al piano dingresso. Questi piccoli interventi permettono di usare il Mausoleo in modo diversificato, anche se ci sembra che una destinazione allestitiva sia la più appropriata, anche perché si legherebbe con facilità con gli spazi esterni e con un possibile lapidarium sotterraneo nelle parti ancora da scavare.
LA CELLA
Il nucleo centrale del Mausoleo è lunico spazio che evoca lorigine del monumento.
Anche se lattuale forma rispecchia quella originale, ciò che ci è giunto è frutto di una ricostruzione moderna ,tranne una parte basamentale in travertino ed il nucleo centrale.
Il nuovo progetto desidera, attarverso luso della stessa forma, il cilindro , e la conservazione dei frammenti basamentali e ciò che rimane del nucleo centrale , mettere in atto nuove strategie.
La nuova Cella , assume, sui frammenti sostruttivi ed intorno al nucleo centrale, un carettere fortemente verticale.
Viene finalizzata con estremo rigore la volontà di comporre su di un asse verticale e, su di esso ,
catturare gli agenti atmosferici.
Questasse unisce il cielo e la terra attraverso un foro quadrato praticato nel solaio di copertura a cui corrisponde una grande cisterna sotterranea scavata nel terreno, atta a raccogliere lacqua piovana.
Crediamo non casuale che nel diritto Romano per definire la proprietà si usasse il termine
Usque ad infera usque ad coelum . Questa definizione la troviamopietrificata nelluso domestico dellimpluvium della casa pompeiana , come nella divina sfera del Pantheon.
Ci è sembrato opportuno raccogliere il messaggio di G. Ungaretti, ..non ci resta che innalzare alla luce equilibrati edifici.
Il senso che accomuna la casa pompeiana alla magnifica rotonda , abbiamo pensato che potesse essere esteso per evocare la tomba di Augusto e sostenere un cambio duso.
Un procedimento classico : trasferire relazioni strutturali e funzionali in forma.
Il nuovo spazio, diverrà un lapidario , si disporranno frammenti lapidei , ricomposti in una nuova fissità , messi in tensione da un nuovo modo dell accedere.
Il nuovo ingresso, leggermente ribbassato e decentrato, ruota intorno al perno centrale ,il cui interno viene inizialmente solo percepito, e raggiunto, attraverso lantica apertura, solo dopo aver percorso lintera circonferenza.
Un sistema di accesso analogo lo si ritrova a San Pietro in montorio, con le stretta scala che porta al piano interrato.
Questo spazio è regolato da una geometria semplice e rigorosa, il sole è catturato matemeticamente nella sua amplacabile ciclicità.
Per la costruzione si useranno mattoni nuovi uniti a quelli antichi con malta come legante ma affiorante.
La parte basamentale interna sarà caratterizzata da grandi lastre di travertino con forte slancio verticale.
Laltezza del basamento si relaziona con le misure umane ,a contrastare uno spazio quasi mistico.
DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI ARCHITETTONICHE PRESCELTE
LA RELAZIONE CERCHIO-QUADRATO E LA RELAZIONE MAUSOLEO-PIAZZA
Un punto fondamentale per tutta la proposta è la scelta geometria in cui si inscrivono i differenti elementi del progetto. Il problema acquista particolare importanza, nel nostro caso, in quanto alla geometria del Mausoleo,estremamente forte, necessitava contrapporsi con altrettanta chiarezza ma con simplicità. Per non disattendere a tale richiesta bisogna arrivare in fondo al problema, affinchè il nuovo spazio non restasse superficiale o un semplice grafismo.
La novità, che tante volte si sceglie sin dalle prime fasi progettuali, deve essere il risultato dellespressione formale della singolarietà e non frutto di una mancanza.
Dobbiamo, per questo motivo, riflettere sopra la forma originale del Mausoleo.
Questa caratteristica, è presente in molti edifici antichi, ma lesempio del vicino Mausoleo di Adriano, ove il basamento quadrato si inscrive il cilindro, ci sembra particolarmente eloquente.
Tra le due figure si crea una tensione scatenata dalla prossimità, generando però unità e accentuando la scala del Monumento.
Tanti esempi di questo tipo si possono citare, ma ciò che troviamo stupefacente, è che queste forme hanno generato come una sorta di mamma numerosi progetti fino ai nostri giorni.
Un esempio moderno, sicuramente emblematico, è rappresentato dalla famosa Bibblioteca di Asplund a Stoccolma, ma lo stesso principio ha animano i disegni di A. Libera per il progetto per la ristrutturazione del Mausoleo Augusto.
Nella nostra proposta si vuole recuperare questidea ed immettersi su una catena millenarea di sforzi progettuali. Il pieno (Mausoleo) il vuoto (Piazza). Un esempio riuscito, sotto questo punto di vista, è sicuramente Castel SantAngelo ed il Mausoleo di Adriano. Qui la tensione dentro il quadrato (recinto interno) ed il cerchio (lattiguo Mausoleo) rinforza la continuità dei percorsi facendoci sentire la prossimità imponente della fabbrica romana.
Qualcosa di simile si verifica intorno al Pantheon, ove si percepisce, con forza, lautentica scala delledificio attraverso la lettura della textura strutturale dei prospetti laterali.
Nella Piazza di Ballio-Morpurgo, anchessa disegnata in base alla relazione geometrica quadrato-cerchio, la distanza è eccessiva tra gli edifici ed il Mausoleo, e la differenza di livello annulla la tensione, isolando di conseguenza il Mausoleo.
Solo quando ci si trova al livello basso, si recupera la scala di riferimento e si percepisce la potenza e la bellezza delle murature. Per questo motivo è necessario introdurre elementi di transizione tra il grande spazio superiore ,caratterizzato dai Portici, ed il Mausoleo.
IL DOPPIO MURO E GLI SPAZI INTERSTIZIALI
Il problema di integrare il Mausoleo con la Piazza è stato risolto cercando di accedere in maniera continua e fluida dal livello attuale della Piazza al livello di accesso originale del Mausoleo, creando una scala adeguata con lintorno, in modo da rinforzare la sua monumentalità.
Il primo luogo si organizzerà un buon sistema di accessi dellattuale Piazza con lantico assetto urbano che inevitabilmente si devono sovrapporre.
La seconda questione è introdotta dalla relazione tra una adeguata geometria e la forma del monumento, da noi risolta con la composizione cerchio-quadrato.
Entrambi i problemi hanno avuto soluzione mediate luso della struttura del doppio muro nella cui intercapedine si inseriranno le rampe e le scale gradonate.
IL DOPPIO MURO
Il doppio muro è un tipo di costruzione tipicamente tardoromano. Appare con chiarezza nel Pantheon e in particolare in opere di grande importanza costruttiva come teatri ed anfiteatri. In un primo momento il vuoto interno fu solo parziale, in seguito il vuoto fu utilizzato per inservi elementi di servizi, scale o passaggi.
Nel Rinascimento è frequente lutilizzazione del doppio muro per inserire allinterno scale ad unica rampa, come succede nei Palazzi Capitolini.
K.F. Schinkel, H.Labrouste o Döllgast, hanno usato il doppio muro per inserire scale, nellAltes Museum, nella Biblioteca di Ste Géneviève o nellAlte Pinakotek.
L.Kahn porterà la teoria del doppio muro, nelle sue realizzazioni, alle più alte e radicali conseguenze, svuotando gli spazi di interstizio ed animandoli con servizi, scale, ma anche per impianti o per catturare la luce solare.
Possiamo quindi affermare che il doppio muro, in prima istanza, è da considerarsi come una invenzione prettamente costruttiva (alleggirimento delle membrature), ma con il tempo conquista forma architettonica propria. Nel nostro caso con il doppio muro si risolve, mediante loccupazione dello spazio interstiziale, la fluida connessione dei due livelli della Piazza e allo stesso temposi stabilisce una relazione geometrica e spaziale del Mausoleo con il complesso e con se stesso.
Il doppio muro introduce nella nuova Piazza, anche una scala intermedia tra la monumentalità del Mausoleo e la forza degli edifici di Ballio-Morpurgo, recuperando la complessità spaziale della Città storica caratterizzata dalle seguenze: Piazza-strade-strettoie-Piazza, (distensione-compressione-distensione).
Abbiamo fatto uso, in sostanza, di un elemento architettonico dellepoca della costruzione del Mausoleo in un contesto contemporaneo
LE SOLUZIONI PREVISTE PER LE SISTEMAZIONI ESTERNE
LO SPAZIO PUBBLICO AL LIVELLO DEL MAUSOLEO
Lintorno del Mausoleo non resta limitato agli spazi che generano la sua contrapposizione al doppio muro, fino a che, a Sud, davanti allentrata, si sviluppa un ampio spazio che andrà a costituire il nucleo della nuova Piazza .
Questo nuova Piazza si genera per due ragioni:
in primo luogo la costruzione la nuova scala culmina gli assi ed i percorsi che provengono da Piazza di Spagna e che continuano fino al lungotevere, unendo i livelli diversi delle Piazze conferendo continuità e fluidità ai percorsi;
davanti allingresso del Mausoleo si crea una nuova centralità spaziale, generando, con gli elementi preesistenti, nuove gerarchie.
Attualmente lunico spazio pubblico si trova al livello superiore, ed a generato, anche se in maniera frammentata, dai porticati degli edifici di Ballio-Morpurgo.
Il Mausoleo e labside della chiesa di San Carlo non entrano mai in gioco.
Il nuovo spazio cambia profandamente lo stato delle cose, facendo divenire prottagonisti il Mausoleo e labside della chiesa di San Carlo, che diviene il fondale della nuova scala.
Stesso ruolo assolto dalla chiesa della Trinità dei Monti rispetto alla Piazza di Spagna o a Santa Maria Maggiore.
In questo modo gli edifici del Morpurgo, ci appiano meno dominanti, e maggiormente partecipi alla composizione complessiva.
GLI SPAZI DELLA PICCOLA SCALA
Il problema fondamentale del progetto della Piazza di Ballio-Molpurgo pensiamo che sia nella mancanza di una scala di riferimento con il contesto urbanistico.
La vegetazione interposta tra gli edifici ed il Mausoleo amplifica ulteriormente questo problema.
Il nuovo progetto, attraverso lo studio dei piccoli spazi, cerca di trovare un nuovo sistema di lettura che dovrebbe innescare e tenere vive le relazioni.
Nello spazio vuoto tra le Chiese di S. Rocco e di San Girolamo si è deciso di posizonare una fontana e due che attualmente si trova di fronte al palazzo Marescalchi.
Questa fontana come pure le colonne anticamente , era sistemata sulla sommità della scalinata del Porto di Ripetta, le colonne in particolare, avevano la funsione di contrassegnare il livelo delle piene fluviali.
La sistemazione attuale ci sembra inadeguata (sopra un parcheggio). Il nuovo posizionamento qualificherebbe molto lo spazio e la fontana stessa. La piccola Piazza, in questo modo , assume un importante ruolo di connessione tra lo spazio centrale e la scala della nuova sistemazione dellAra Pacis e da continuità allasse Est-Ovest.
Attualmente vi è poca relazione tra labside di S. Carlo e la Piazza, ed il muretto esistente antistante contribuisce ancora di più a questa separazione.
Nella nuova proposta si è previsto leliminazione del suddetto muretto risolvendo la differenza di quota con dei gradini ed una piccola rampa.
Questa soluzione dona continuità con la Piazza sottostante trasformando uno spazio irrisolto in una vera e propria Piazzetta avente come limiti gli edifici ed aprendosi, a Owest, attraverso la costruzione della nuova scala, verso lingresso sottostante del Mausoleo,.
Questi gradini verrano letti in continuità con la grande scala di nuova progettazione.
- Nella parte bassa, sul disimpegno allinterno del doppio muro, ove si incontrano le scale gradonate, sul lato Est e Nord, vengono incastonate due fontane di acqua potabile.
Dalla ralazione geometrica tra il quadrato e la circonferenza, nascono, negli angoli a Nord-Est e Nord-Ovest , ampi spazi di sosta caratterizzati dalla presenza del Mausoleo e del doppio muro.
Questi particolari spazi vengono ulteriormente arricchiti con il posizionamento di panche e fontane di acqua potabile e di alberi di ulivi, dimorati puntualmente.
La pedonalizzazione della Piazza superiore permette di valorizzare alcuni elementi degli edifici degli anni Trenta, come per esempio la fontana in porfido sul lato Nord.
Su Largo degli Schiavoni il nuovo progetto prevede un piccolo elemento di sosta composto da una panca ed una piccola fontana cilindrica di acqua potabile.
Questi elementi , nuovi ed esistenti, danno una scala umana allintervento, e sono di grande utilità compositiva. Posizionati adeguatamente creano rimandi visivi , ed aiutano a tenere unito la complessità e lampiezza dellintervento .
LA REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE PIOVANE
Nel progettare una Piazza la prima necessità da assecondare è quella di reggimentare e far defluire adeguatamente e velocemente le acque piovane.
Questa necessità verà da noi trasformata in un vera e propria architettura del suolo.
Illuminante ci sembrano le osservazioni di C.Norberg-Schulz sul carattere di Roma abbiamo poi affermato che il territorio naturale della città appartiene soprattutto allambiente ctonio e che le strade e le Piazze di Roma si modellanno sulle forre dellEtruria . Le forre , gole profonde nella campagna romana , generate , nel volgere dei secoli, dallerosione di corsi dacqua. Lanalisi del paesaggio laziale, permette lintelligibilità delle svariate componeti delgenius loci di Roma. Mentre il paesaggio delle forre sta al di sotto della superficie, i colli Albani si elevano al di sopra. Roma è situata tra due universi differenti.
A Campo Marzio le strade anziché ambienti costruiti sembrano spesso spazi scavati nelle rupi
tufacee, e questa impressione è rafforzata dai basamenti degli edifici . Serlio definiva il muro bugnato opera di natura.
Sempre riprendendo C.Norberg-Schulz Le scale a Roma non vengono impiegate per creare delle distanze ma per riassumere larticolazione del terreno. Le grandi scale romane riavvicinano alla terra e accrescono il senso di apparteneza al luogo.
Nel progetto si vuole mettere in atto questa metafora . La nuova Piazza al livello dellingresso del Mausoleo, si presenta come uno scavo che mette in luce le parti basamentali .
Il grande elemento lapideo ricomposto sul nuovo paramento murario raccoglie le acque meteoriche della Piazza superiore, trasformando linvaso in una fontana pluviale , metafora dellerosione sotterranea.
Nella Piazza superiore ,seguendo le pendenze naturali, vengono predisposte, nelle lastre di pietre, canali di raccolta che convoglieranno lacqua al grande doccione.
I MATERIALI
Nella costruzione della nuova Piazza , si useranno quasi esclusivamente la pietra naturale ed il calcestruzzo.
La pietra ed il calcestruzzo , in quanto, questi materiali si caratterizzano sia per la forza e durevolezza si per la loro naturalezza.
Per il doppio muro che collega i due livelli della Piazza si è pensato di usare:
per la parte interna grandi lastre di travertino a piano sega , in modo che la relazione con leccezionale forza del paramento murario del Mausoleo, non fosse con il trattamento superficiale, ma con la dimensione gigante delle lastre;
nellintercapedine si è usato un calcestruzzo con granulometria e colorazione diversa e successivamente lavato. Questo trattamento del materiale per facilitare la comprensione delloscavo;
per il fondo delle fontane incastrate, lastre giganti di travertino , un travertino molto scabro. scorza;
La pratica del riutilizzo dei materiali e di elementi, verrà ampiamente utilizzata , fino al riutilizzo di un grande elemento in travertino di epoca romana che sarà incorporato nel nuovo muro. Questo elemento raccoglierà le acque piovane della Piazza superiore per versarle in una vasca sottostante.Lelemento speciale sarà, posato su un muro di calcestruzzo lavato. Loperazione disvela ironicamente la costruzione del muro stesso, costruito in calcestruzzo foderato con lastre giganti e di considerevole spessore.
Per quanto riguarda la pavimentazione della Piazza , si useranno sostanzialmente due materiali:
Il Travertino romano a piano di sega;
Lastre di basalto bocciardate di tre dimensioni montate a correre
Lo spessore delle lastre sarenno di 8/10 cm.